Originariamente Scritto da
danny78
Il regista, al clarinetto, si è esibito con la sua New Orleans Jazz Band
suscitando stupore tra i presenti, quando ha intonato l'inno partigiano
Cannes, al gran galà della Rai
Woody Allen suona "Bella Ciao"
Woody Allen
CANNES -
Qualcuno, probabilmente, sapeva che la versione jazz di Bella ciao è nel repertorio di Woody Allen e della sua New Orleans Jazz Band. Ma la sorpresa è stata la sensazione più diffusa, nella Rotonde Lerins del Palazzo dei festival di Cannes, quando il regista e i suoi musicisti hanno iniziato a suonare il brano, davanti allo stato maggiore della Rai al gran completo - compresi il presidente Claudio Petruccioli e il direttore generale, fresco di nomina, Claudia Cappon - e ad una platea folta di sponsor della Sipra (la concessionatia pubblicitaria di Viale Mazzini).
L'occasione è stata, ieri sera, la serata spettacolo che tradizionalmente precede, ogni
anno, la presentazione dei palinsesti autunnali della tv pubblica agli inserzionisti. L'insolita e applauditissima performance - entusiasta, in prima fila, il consigliere di amministrazione Carlo Rognoni - ha chiuso l'esibizione di Allen. In una serata aperta da Fiorella Mannoia, capace di scaldare il pubblico in sala con due brani molto amati, Che sarà che sarà e I Cieli d'Irlanda.
Poi è toccato a Lucio Dalla divertirsi al clarinetto, accompagnato dai virtuosismi di Stefano Di Battista e del suo quartetto. Lo stesso Di Battista ha incantato il pubblico al sassofono, sulle note di Charlie Parker, poi Dalla si è concesso un classico come Over the Raimbow, tutto al clarinetto. "A questo punto - ha annunciato poi il cantautore - voglio impunemente espiare con una canzone taroccata, invitando accanto a me il mio nemico e amico adorato Gianni Morandi", anche lui a Cannes. Insieme, i due amici hanno cantato Piazza Grande e Caruso, con tanto di applausi a scena aperta.
Dalla ha poi chiuso con Disperato erotico stomp, prima di lasciare il palco a Woody Allen. Il grande regista, giunto con la sua brava valigetta nera, si è seduto in mezzo alla sua band e ha suonato in modo scanzonato. Alla fine, standing ovation.
(24 giugno 2006)
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Eccoli i bolscevichi, appena arrivati hanno anche l'arroganza di cantare le loro canzoni. "Emergenza Democratica" non c'è che dire....
....forse questa canzone rischia di essere l'unica cosa "di Sinistra" della nuova Rai Unionista