Dove sono finiti, ora, tutti quelli che difendevano il sig. Savoia?

[Il Condor]

Per te non rappresenteranno reati, ma per il codice penale si...
Indovina chi conta di più???

Come diceva un antico Greco, "il diritto e' la giustizia del piu' forte", quindi e' chiaro che il codice penale conta di piu' del mio senso di Giustizia... almeno finche' evrete la forza per imporre le vostre leggi...

[Il Condor]

Da http://www.repubblica.it/2006/06/sez...segnalato.html

CRONACA InviaStampaIl procuratore di Potenza prende le distanze dal pm
"Ha lavorato con serietà, ma formalmente ha sbagliato"
Savoia, Woodcock segnalato al Csm
Il capo dell'ufficio scrive al Consiglio
Giuseppe Galante: ha chiesto gli arresti senza la mia firma

DAI nostri inviati FRANCESCO VIVIANO e CRISTINA ZAGARIA


Il procuratore della Repubblica di Potenza Giuseppe Galante
POTENZA - Da accusatore ad accusato. John Henry Woodcock, il pubblico ministero di Potenza che ha condotto l'inchiesta che ha portato all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia, Salvo Sottile (portavoce dell'ex vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini) ed altri imprenditori e faccendieri che gestivano video-poker truccati, finisce sul banco degli imputati. Il suo capo, il procuratore di Potenza Giuseppe Galante, che pure ha più volte sostenuto ed elogiato il lavoro del pm, ha investito il Consiglio Superiore della Magistratura sul "comportamento" di John Woodcock. Un fulmine a ciel sereno. Galante ha segnalato al Csm una "violazione formale" compiuta - accusa il procuratore capo - dal suo sostituto. L'addebito a Woodcock è di "mancata sottoscrizione della richiesta di ordinanza di custodia cautelare da parte del capo dell'ufficio". Woodcock, insomma, avrebbe fatto "da solo". A conclusione dell'inchiesta il pubblico ministero, secondo Galante, non gli ha portato alla firma le richieste di custodia cautelare in carcere per gli imputati della vicenda. La richiesta di custodia cautelare emessa da Woodcock è stata infatti inviata soltanto al giudice delle indagini preliminare, Alberto Iannuzzi, che l'ha poi accolta, disponendo 13 arresti (sei ai domiciliari) su 66 indagati.

In quell'ordinanza non c'era la firma del procuratore Giuseppe Galante. Ma lo stesso procuratore, nella segnalazione, sembra voler temperare la sua accusa. Nel documento, che sarà esaminato dalla commissione disciplinare dell'organo di autogoverno della magistratura, il capo della procura afferma infatti di avere "dato atto della assoluta serietà e importanza del lavoro svolto dal suo sostituto e soprattutto della circostanza di essere sempre stato tenuto al corrente dal dottor Woodcock del progressivo svolgimento delle indagini". In sostanza al Consiglio superiore della magistratura arriva un messaggio contraddittorio, che stride anche con le dichiarazioni dei giorni scorsi di Galante, il quale ha difeso l'inchiesta "sostenuta da un ampio quadro probatorio" e il suo sostituto, da lui stesso definito "un fine segugio".

L'inchiesta delle intercettazioni, d'altra parte, ha avuto vita difficile sin dall'inizio. Prima c'è stato il tentativo del legale di Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione di Italia, di ricusare il giudice. Tentativo finito con un buco nell'acqua, perché ritenuto "inammissibile". Ora la parola passa al tribunale del riesame. Il 29 giugno, a Potenza, esaminerà il ricorso di alcuni indagati. É la prossima data significativa dell'inchiesta in cui è coinvolto Vittorio Emanuele di Savoia, che però la scorsa settimana ha rinunciato al ricorso al riesame: una "tattica processuale" messa in atto nell'interrogatorio di garanzia. Il principe così ha ottenuto gli arresti domiciliari e l'ordinanza del gip - con le accuse formulate dal pm - è stata messa al sicuro dall'ipotesi che i giudici del riesame potessero annullarla. Anche il trasferimento ad altre Procure (in Lombardia e a Roma) delle indagini sull'associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione (i "pacchetti completi" per alcuni clienti del casinò di Campione d'Italia) e sulla "concussione sessuale" che sarebbe stata commessa da Salvatore Sottile, è stato interpretato come un inevitabile fatto naturale, non una sconfitta per l'accusa.

Il ricorso al Tribunale della libertà annunciato dai difensori del faccendiere Achille De Luca e del sindaco Salmoiraghi (tuttora detenuti in carcere), e di altri indagati, infatti, è importante ma non decisivo per l'inchiesta. Anche l'ipotesi che il collegio si pronunci sull'incompetenza territoriale della Procura potentina, poiché i reati sarebbero stati commessi altrove, avrà un impatto minimo sull'opera (e anche sull'immagine) del pubblico ministero e del gip. Alcuni fatti sono stati ormai acquisiti, certi pagamenti di denaro sono avvenuti: ammissioni, dice l'accusa, mentre la difesa parla di collaborazione all'accertamento della verità.

[beppe2]

continuo a difenderlo,non è una persona malvagia e a prostitute ci và mezza Italia.

Guarda che non è accusato di "andare a prostitute"...

[Raperonzolo]

La firma del procuratore generale è richiesta dalla riforma castelli, la cui entrata in vigore è però successiva all'invio della richiesta al GIP.
Quindi non capisco la segnalazione.

A riguardo che il procuratore generale debba controfirmare tutti gli ordini di custodia non mi piace per niente.
Troppi passaggi, troppe possibili influenze della politica o di altri ambienti.
E' giusto che se il giudice sbaglia per dolo o incuria paghi, ma visto il ruolo che ha deve potere agire assumendosi le sue responsabilità.

[alessandro74 (POL)]

questo significa una sola cosa; essendo impossibile che wood... non conosca l'iter legislativo per arrivare a degli arresti, pur di procedere nel suo processo mediatico sul quale lavorava da due anni e pur di far scoppiare il caso nella maniera più eclatante e televisiva possibile ha evitato di seguire l'iter previsto dalla legge nel caso di custodia cautelare; questa cosa è di una gravità tale che il Wood.... dovrebbe essere espulso dalla magistratura.

concordo,il PM ha agito in modo aggressivo e personale,questo era chiaro cercando qualsiasi appiglio al fine di far passare gli errori del Savoia come più gravi del reale.
Sicuramente il principe avrà sbagliato ma non penso meriti il carcere,quel pm non è la prima volta che abusa del potere e in passato fu già richiamato dalla magistratura.

[lauralaura]

concordo,il PM ha agito in modo aggressivo e personale,questo era chiaro cercando qualsiasi appiglio al fine di far passare gli errori del Savoia come più gravi del reale.
Sicuramente il principe avrà sbagliato ma non penso meriti il carcere,quel pm non è la prima volta che abusa del potere e in passato fu già richiamato dalla magistratura.

Che bello il diritto penale fai da te!
Mi fate accapponare la pelle!

[azerty]

concordo,il PM ha agito in modo aggressivo e personale,questo era chiaro cercando qualsiasi appiglio al fine di far passare gli errori del Savoia come più gravi del reale.
Sicuramente il principe avrà sbagliato ma non penso meriti il carcere,quel pm non è la prima volta che abusa del potere e in passato fu già richiamato dalla magistratura.

Più gravi del reale?
Nah... ha solo favorito la prostituzione e corrotto un po' a caso...