NO
Ogni processo di riforma costituzionale, tanto più quando cambia radicalmente l'impostazione dello Stato, deve partire dal popolo, che, stando alle regole della "democrazia" detiene la sovranità.
Quindi nessuno è legittimato a fare una riforma dall'alto e calarla al basso.
Visto che la Costituzione del 1948 (che da un punto di vista di filosofia politica è uno dei peggiori compromessi fra le due anime della società italiana post occupazione, quella comunista e quella cattolico-liberale, con gli azionisti ai margini) necessita cambiamenti, si proponga l'elezione di una nuova Assemblea Costituente col sistema proporzionale dove tutti abbiano eguali diritti di tribuna e si proceda alla stesura integrale di un nuovo testo.
La Costituzione del 1948, già dipersè un arlecchinata, non può essere emendata a toppe ma solo cambiata.
Raffaele