Ti vorrei far notare che in Polonia gli operai prendono di stipendio poche centinaia di € e in Romania anche meno!!! Quindi non è affatto vero che l'Europa nel suo complesso è una economia integrata, gli stessi stipendi in Germania sono nettamente superiori a quelli Italiani ma l'Italia in quanto competitività non è mai arrivata ai livelli teutonici e nemmeno la Polonia o la Romania.
La stessa cosa si potrebbe dire tra i vini Toscani e quelli della Romagna, semplicemente il mercato si ingrandisce e c'è più concorrenza, il Francese può vendere in Italia e l'Italiano può vendere in Francia.I vini del Midi. Quando ero giovane ricordo benissimo le sommosse degli agricoltori francesi contro il vino italiano, i blocchi stradali, le cisterne svuotate...
Ma ci fu lo stesso problema quando la Gallia Narbonense divenne provincia romana e i produttori di vino italici riuscirono a far vietare l'importazione dei vini gallici. Il Senato ebbe le sue belle gatte da pelare per integrare le due economie
TUTTI i prodotti che escono dalla produzione subiscono severi controlli di qualità per legge o perchè imposto da associazioni come la ISO, questo perché il cliente esige delle specifiche da rispettare.Se non vogliamo usare i dazi si può usare ancor meglio lo strumento della qualità, come ad esempio nelle automobili che non superano i crash-test e non possono essere omologate per l'europa, o gli aerei non manutenzionati secondo gli standard ICAO e non la possono sorvolare.
Quindi? qual'è il problema se i Cinesi riescono a vendere nei mercati emergenti merce scadente ma con il prezzo dovuto? In fondo è il cliente che decide la soluzione adeguata alle proprie tasche.La Cina che tu dici ci importa poco in realtà ci sta macellando.
Nel settore delle due ruote che seguo per passione sono passati in dieci anni da 0,5 a 11 milioni di pezzi l'anno (i giapponesi stanno a 9, erano i primi, noi a 0,5 milioni ed eravamo i secondi). Tutta la produzione è fatta da copie identiche di modelli italiani e giapponesi venduti a 1/3 dei nostri prezzi sui mercati mondiali ma fatti con materiali talmente scadenti che in europa ancora non possono circolare.
Tu dici che nel caso possano circolare grazie al "libero mercato", quindi ammetti che attualmente non esiste assolutamente alcun regime di libero mercato.hefico:Quando grazie al "libero mercato" (ci pensa la mano invisibile) potranno circolare manderanno ramengo il nostro settore, 150.000 addetti compreso l'indotto, prima nel mondo per le parti staccate, in netto positivo sulla bilancia commerciale...
E come fai a fare previsioni del genere se ciò di cui parli non esiste?
Chi lo dice che avranno successo commerciale? Magari la stragrande maggioranza della gente che tiene alla sicurezza è disposta a spendere di più come aveva fatto il mio zio che girava con una FIAT Punto, ha fatto un incidente e ha deciso di prendere una macchina più costosa per ragioni di sicurezza.
Quindi perché non lasciamo decidere ai clienti chi venderà e chi non?
Quindi alla fine tu ammetti che è solo una questione di integrazione tra le economie? Qual'è il migliore modo per integrare le economie?Si capisce o non si capisce?
Se io produco scarpe perchè devo chiudere per la concorrenza di uno che poi a te consumatore ti fa venire il tumore?
Perchè se per integrare le economie europee ci sono voluti sessanta anni, per integrare quella giapponese trenta, ora con questi si deve lasciare spazio libero e consentirgli di danneggiarci?
Qual'è il recondito motivo se non le fisime ideologiche?
Come abbiamo fatto ad integrare l'economia Europea se non con l'abbattimento delle barriere commerciali? (mi ricordo quando ci furono preoccupazioni per l'entrata della Spagna, si dicevano le stesse cose)
L'UE, la più grande integrazione di economie nazionali diversissime tra loro, per stipendi, tasse ecc. ecc. ha abbattuto proprio i dazi e le limitazioni al commercio tra gli Stati membri dell'Unione per realizzare questa integrazione.
Tu stesso sembra che giudichi positivamente il fatto che esista il commercio intraeuropeo anche se tra la Romania e la Germania ci sono stridenti differenze negli stipendi dei lavoratori.
Quindi tu giudichi positiva la integrazione dell'economia Europea attraverso la liberalizzazione del commercio tra i vari stati mentre allo stesso tempo rifiuti il liberismo.
Questa è chiaramente una contraddizione dovuta al fatto che non sei ancora capace di spiegarmi sopratutto attraverso un esempio tangibile come i dazi e la limitazione del commercio possa realmente aiutare un sistema economico nazionale.
Questa difficoltà è dovuta al fatto che non accetti il liberismo ma allo stesso tempo le altre soluzioni consistono semplicemente nel tornare indietro; ma il tornare indietro vuol dire ripercorrere il socialismo nelle varie forme il quale si è manifestato e che la storia ha decretato inevitabilmente fallimentari.
Invece andare avanti significa semplicemente liberare ancora di più l'energia e la volontà dell'uomo di migliorare, la storia ha dimostrato che l'uomo ha migliorato le sue condizioni grazie all'ampliamento delle libertà in campo economico.
Chi ci perderà dalla liberalizzazione del commercio? L'inefficiente e il protetto dalla politica.
Chi ci guadagnerà? Colui che semplicemente produce ciò che il cliente chiede.
Il Cinese non produce secondo gli standard qualitativi? Verissimo.
Infatti nazioni come la Germania dominano ancora l'export proprio perchè la maggioranza dei clienti al mondo che puntano alla qualità di certo non comprano cinese.
Ultima modifica di Alexandri Magni; 27-01-10 alle 03:11
E che ci sarebbe di disonesto ? Se l'operaio cinese accetta 70 euro al mese, vuol dire che quello e' il valore del suo lavoro: accettare di guadagnare meno e' l'essenza della concorrenza. Anche tra italiani, il commerciante che accetta di guadagnare meno e' piu' competitivo... ed e' proprio queso che avvantaggia i consumatori. Non ci vedo nulla di disonesto...
Le regole sono quelle di mercato... metterne altre e' solo una scusa per non subire la concorrenza altrui, e si configura come "cartello".
A ben guardare, se c'e' disonesta', questa e' proprio nelle regole della repubblica... regole che mettono molti lavoratori fuori mercato.
Ti faccio notare che sei tu a voler mantenere i cinesi nella loro povertà e a bandirli dal commercio internazionale con la scusa che sanno fare meglio e a minor costo quello che sanno fare altri
Sei tu cioè a voler la schiavitu' di qualcuno o qualcosa di molto simile
Io chiedo solo di lasciare le prsone scegliere, cioè chiedo per loro quello che a uno schiavo non è affatto consentito
Ultima modifica di Phileas; 27-01-10 alle 12:23
Anch'io ho uno spaventoso deficit commerciale con il mio macellaio e l'idraulico. Quindi?
Non è vero perchè quegli euro sono scambiati contro dollari e quindi in qualche modo devono tornare in Europa
Semmai dovresti chiederti perchè non necessariamente in Italia. E la speigazione è proprio perchè le tue politiche (e altre del medesimo stampo) favoriscono le nostre inefficienze
PS
C'è qualche verità rispetto ai rapporti USA-Cina ma qui è l'errore delle autorità cinesi di non permettere la rivalutazione della loro valuta e quindi da una parte sussidiare la spaventosa crescita monetaria degli USA e dall'altra abbassare lo standard di vita dei cinesi.
Ultima modifica di Phileas; 27-01-10 alle 12:29
Ma cosa può "considerare" blondet?
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P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
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Presidente di Progetto Liberale