Originariamente Scritto da
Der Wehrwolf
Dobbiamo ammettere che la scarsa affluenza al voto al sud
(il che dimostra che la cosiddetta riforma "federale" non era affatto temuta dai meridionali, anzi)
ci ha fatto tremare.
Abbiamo temuto che la corazzata Berlusconi-Fini-Calderoli, dopo aver fatto il lavaggio del cervello alla gente attraverso le tv raccontando una marea di inesattezze, potesse prevalere grazie ad un aiutino meridionale, ma la REAZIONE del NORD è stata chiara e il NO alla finta riforma (in verità una scandalosa controriforma centralista) è stato chiarissimo.
Una sconfitta epocale (l'ennesima) per i generali ingrassati e carichi d'oro di via Bellerio (i quali comunque rimarranno allegramente al comando) e una piccola/grande vittoria per i poveri e laceri militanti del FRONTE INDIPENDENTISTA.
E' inutile nasconderci che il nostro voto NON è stato determinante, come qualche entusiasta frontista sostiene,ma è stato un voto di coscienza ed è stato determinante sommato ad altri che, in coscienza e libertà, in tutta la Gallia Cisalpina si sono ribellati alla riforma truffa.
Coi nostri volantinaggi, i nostri comizi, i pochi spazi sui media, abbiamo spostato qualche centinaio di voti, forse qualche migliaio, chi lo sa, ma quel che importa è che se non siamo stati determinanti per la vittoria del NO, siamo certo determinanti per tenere aperta la via delle autonomie e dell'indipendentismo.
Quando Roma dirà che con il NO ha vinto la voglia di unità e centralismo NOI potremo dire che non è vero. Potremo dire che il NO è anche patrimonio degli indipendentisti e potremo dire, da co-vincitori, che adesso è tempo di applicare quella riforma della sinistra che il centrodestra al potrere in Lombardia e Veneto non ha mai applicato (come ammesso dallo stesso Castelli a Casatenovo).
Il nostro NO tiene aperta la possibilità di federare le regioni del Nord, il nostro NO tiene alla larga la censura dell'interesse nazionale dalle decisioni prese dalle nostre regioni, il nostro NO respinge Roma Capitale, il nostro NO mantiene in regione una serie di competenze che Calderoli aveva ceduto a Roma.
Il nostro NO permette di dire che non è vero che tutti i federalisti, autonomisti, indipendentisti padani si sono riuniti e sono stati battuti.
Noi teniamo aperta la strada che porta verso la MittelEuropa.
Se ci fossimo intruppati dietro ai vari venditori di fumo e pifferai raccoglifirme, oggi saremmo tutti sconfitti. Non è così. Viva il Fronte.