Non so quanti l'hanno colto, ma per me la vera tragedia del voto non è stata il successo dei no (prevedibile per il voto meridionale e l'inquadramento degli elettori di sinistra) quanto l'indifferenza di quanti hanno preferito starsene a casa o andare al mare. Non parlo dei vari FIP (la cui astensione in ogni caso non è stata determinante in quanto nelle regioni in cui erano presenti ha comunque prevalso il sì), quanto di coloro che hanno la pancia piena e sono completamente indifferenti, apatici a quanto li circonda, incapaci di vedere al di là del proprio naso e di sperare un futuro diverso per sè ed i propri figli, fosse pure un futuro in uno shato italiano "meglio funzionante".
Questa grande massa grigia non certifica la morte della Lega Nord (dato politico assodato da tempo) ma la morte del Nord tout court, di un certo modo di intendere l'impegno civico. Il trionfo dell'abulia e della rassegnazione.
Cerea!