Lega sotto choc/ Ferrari (ex direttore TelePadania) ad Affari: a dicembre si scioglierà. Calderoli in FI, Maroni con la sinistra
"La Lega è finita. A dicembre si scioglierà e chiuderà i battenti. Speriamo di riuscire a raccogliere i frutti di questa giusta scomparsa". Parola di Max Ferrari, portavoce del Fronte Indipendentista, ex direttore di TelePadania espulso recentemente dal movimento, intervistato da Affari. "Ormai sono sommersi dai debiti e dalle ipoteche. Di sicuro Via Bellerio (la sede del partito, ndr) è ipotecata, come tutti i beni mobili e immobili della Lega. D'altronde, a furia di perdere le elezioni non entrano più soldi in cassa. A quanto mi risulta hanno anche spostato la sede legale del gruppo da Via bellerio alla Camera dei Deputati".
Secondo Ferrari "una parte consistente di senatori e onorevoli del Carroccio sono già in parola per passare in Forza Italia. Il primo è Calderoli, che da due anni è l'uomo di Berlusconi all'interno della Lega. E' già inquadrato e finirà nel partito del Nord di Tremonti. Con lui anche Castelli, Bricolo, Gibelli, Speroni, Dario Galli e Stefano Stefani. Che sono a un passo da Forza Italia".
E Maroni? "Una fetta minoritaria ma importante di persone garantiranno il loro sostegno al governo. Cosa che la Lega sta già facendo, perché Calderoli non è diventato vicepresidente del Senato a caso. Il movimento sta già dando un aiuto sottobanco al Senato all'Unione. Maroni aprirà un tavolo di trattativa con la sinistra, lo vedo già molto attivo con Bassanini e Bersani. Con lui non ci saranno nomi grossi, ma una serie di amministratori locali e consiglieri regionali".
"Giorgetti invece rimarrà fedele al mandato, non andrà né con Forza Italia né con la sinistra. Un terzo gruppo resterà come partitino piccolo che non conterà più nulla e che verrà a rompere le scatole a noi".
L'analisi dell'ex direttore di TelePadania è implacabile. "Hanno riconfermato Pontida per domenica prossima. Siccome sono degli attori buoni per tutte le stagioni, sicuramente torneranno a chiedere l'indipendenza e a urlare secessione. Individueranno due o tre personaggi disposti a 'rimbambire' ancora il popolino. Ma ormai non sono più credibili, non hanno portato a termine il loro compito e non hanno portato avanti il verbo secessionista quando c'era un grosso consenso popolare. Figuriamoci ora".
Ferrari annuncia: "Andremo a Pontida e chiederemo spiegazioni, siamo fortemente incazzati con la Lega. Fin da subito abbiamo detto che volevamo l'indipendenza della Lombardia e del Veneto e ci eravamo staccati dal discorso della Padania. Adesso loro rubano il nostro programma, è uno scippo bello e buono. Andremo a chiederne conto. Da un giorno all'altro il progetto Padania sembra abortito e parlano di lombardo-veneto. Non sono più credibili".