Roma, 22 gennaio 2010 - Rimozione dall'ordine giudiziario. È la durissima sanzione inflitta dalla sezione disciplinare del Csm al giudice di Camerino, Luigi Tosti, per il suo rifiuto di tenere udienze nelle aule giudiziarie in cui è esposto il crocifisso.
Il magistrato, noto alle cronache come il ‘giudice anti- crocifisso', era già stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal 2006, ed ora, dopo il verdetto di stamattina, non potrà più vestire la toga. Tosti era accusato di aver violato «i doveri istituzionali e professionali di diligenza e di laboriosità, con grave e reiterata inosservanza delle disposizioni relative alla prestazione del servizio giudiziario», si legge nel capo di incolpazione redatto dalla Procura generale della Cassazione, poichè si era «sottratto ingiustificatamente ed abitualmente dalle relative funzioni a lui conferite», astenendosi dal trattare 15 udienze tra il maggio e il luglio del 2005, e ancora fino al momento della sua sospensione, nonostante fosse stato promosso l’azione disciplinare nei suoi confronti, «con dichiarazione di rifiuto di tenere l’udienza manifestata nello stesso giorno o nell’immediata prossimità», così determinando, si sottolinea ancora nel capo d’accusa, «la necessità delle relatove sostituzioni, grave perturbamento dell’attività d’ufficio ed estrema difficoltà del proseguio dell’attività giurisdizionale per i procedimenti a lui affidati».
In tal modo, spiega la Procura generale della Cassazione nell’incolpazione, rilevando che «tale condotta era persistita nonostante la messa a disposizione da parte del Presidente del Tribunale di un’aula priva di simboli religiosi», Tosti «è venuto meno al dovere fondamentale di svolgimento della funzione» ed ha «compromesso la credibilità personale ed il prestigio dell’istituzione giudiziaria».
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