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LEGA/ ALESSANDRI: BERLUSCONI RESTA NOSTRO PRIMO INTERLOCUTORE
27-06-2006 18.22
"Alleanza nata in 2001 con Cdl è finita, ora via al dialogo"
Milano, 27 giu. (Apcom) - "L'alleanza stipulata nel 2001 con la Cdl e Berlusconi è finita ieri, alla chiusura delle urne per il referendum. Ma Silvio Berlusconi, che ha mantenuto tutti gli impegni, resta il nostro primo interlocutore". Così il presidente federale della Lega Nord, Angelo Alessandri, chiarisce la situazione delle alleanze politiche del centrodestra nel dopo-referendum, precisando che con il voto del 25 e 26 giugno, che ha visto la bocciatura della riforma costituzionale voluta dalla Lega e dalla Cdl, si esauriscono i termini dell'accordo stipulato nel 2001.
In linea, però, con quanto detto ieri da Bossi e Calderoli, Alessandri spiega ad Apcom che, in vista di nuove trattative, sarà comunque Berlusconi "il primo al quale Umberto Bossi sottoporrà le decisioni prese dalla Lega, che si darà nuovi traguardi, delle scadenze, degli obiettivi concreti, mantenendo comunque come orizzonte di medio periodo il federalismo".
Quanto agli altri alleati della Cdl, An e Udc, Alessandri profila una sorta di 'nocciolo duro' costituito da Lega e Forza Italia, da cui "ripartire, rilanciando l'asse forte Bossi-Berlusconi. Poi la palla spetterà agli alleati, poi saranno loro a decidere se vogliono stare con noi, anche in considerazione del fatto che bisogna fare opposizione a questo Governo". Il dubbio è, però, quello che "gli alleati possano volere smarcarsi dalla Cdl. Non temo che Berlusconi non sia in grado di essere ancora garante di questa unità - precisa Alessandri - ma che la Cdl, nella forma che conosciamo, possa non essere disposta a sostenere lui".
Circa le possibilità che la Cdl possa cambiare leadership e che la Lega possa affidare le proprie ragioni a qualcuno diverso da Berlusconi Alessandri è netto: "Faremmo molta fatica. Si dovrebbe ricominciare daccapo a costruire la fiducia e non credo sia facile".