leggo dalle tante dichiarazioni dei vari esponenti del PL/PDL che "se avranno una buona affermazione alle prossime elezioni vorrà dire che avranno avuto ragione e che sono nel giusto".
Ora, se analizziamo i voti che prenderanno:
- una ventina di secessionisti
- i vari seguaci di estrema destra che ruotano attorno a Gio'
- la loro ferrea organizzazione = invio di posts a centinaia di forumisti occasionali che si presume siano di area di centrodestra e non, organizzazione che conosco per aver fatto parte del PDL
- il loro giro di amici che verrano prontamente contingentati in occasione delle elezioni per poi sparire fino alle prossime
Le elezioni per il PL/PDL non possono andare male ed anche se dovessero ricevere qualche decina di voti essi non potranno dimostrare nulla a nessuno.
Tutto cio' per non affrontare i loro veri problemi:
1)Culto del capo che si sente superiore a tutto e a tutti e non discutibile pena la cacciata dei ribelli e sua totale dittatura sui due partiti (inutile nominarlo)
2)mancanza totale di scrupoli per cui oggi "viva il secessionismo" e "viva l'estrema destra" (come le due cose siano compatibili poi non lo so...)
3)mancanza di un programma serio e condiviso
4)drammatica anarchia nel PDL che si prolunga da quando Draven ha assunto altri impegni e si protrae per la totale assenza dei dirigenti del PDL su PIR durante la campagna elettorale, a parte Gio' che non ha cariche
Ribadisco, che un voto a queste condizioni non è la soluzione miracolo per spazzare via una crisi, che è strutturale e di contenuti, sono questi che ci interessano, non l'affermazione alle elezioni grazie ai secessionisti e all'estrema destra