Torno a scrivere su Pol dopo molto tempo. Lo faccio perché le dita mi bruciano e non posso più restare in silenzio. Chi mi conosce non si stupirà di queste righe. Forse mi troverà ancor più radicale, ma garantisco: non è sfoggio di gratuito oltranzismo. Sono curioso di conoscere piuttosto le reazioni dei nuovi forumisti.
Arrivo al punto. Dove vanno i conservatori? Mi riferisco soprattutto - se non esclusivamente - al movimento americano, l'unica vera stella polare per chi abbia in uggia il progressismo militante. Lo spunto me lo forniscono le vicende irachene. Ho aspettato a lungo prima di dare un giudizio su Baghdad e dintorni, adesso è arrivata l'ora di parlare.
Riassumo: al momento dell'attacco, mi sono dichiarato "sostanzialmente favorevole". Perché risparmiarsi una "guerra lampo" che avrebbe tolto di mezzo nel giro di poco un gasatore come Saddam? Evidentemente non contesto l'unilateralismo o il guerrafondaismo di Washington. Il punto è un altro: le pistole fumanti mi garbano parecchio e vorrei che il palazzo di vetro crollasse non più tardi di oggi.
Ma la guerra continua e di sangue americano - oltre a quello italiano ahinoi - ne è stato versato fin troppo. Argomenti da pacifisti di cartone e girotondini baldanzosi? No cari amici, apriamo gli occhi. Non facciamoci fregare pure su questo dai furbastri del campo avverso. Sono i NOSTRI argomenti!
Destra e Tradizione non significano "Esportazione della democrazia" e folle messianismo ideologico. Conservatorismo non significa NEO-conservatorismo. Già questi dettano l'intera agenda internazionale dell'amministrazione Bush, non gli facciamo sconvolgere anche i connotati del Vero Conservatorismo. Questi signori erano marxisti e trotzkisti, vivaddio si sono pentiti e si sono costruiti la loro "destra", meravigliosamente aggressiva ma beceramente ideologica. Va bene accoglierli nella casa del padre, ma lasciare che lo accoltellino per fregargli la seggiola è francamente troppo.
Allora che ci si intenda: i conservatori ora sono quelli addetti all'esportazione della democrazia? Perfetto, che si proceda all'IMMEDIATO bombardamento di Cuba, Iran e Corea del Nord. Ma visto che nelle nostre vene scorre il sangue del Realismo e non già dell'utopismo da baracca come vorrebbero i neocon, è chiaro che una mossa del genere sarebbe semplicemente suicida.
Perché sono argomenti nostri? Beh, non credo di dover sprecare molto inchiostro. Non è sufficientemente di Destra pensare che i nostri soldati debbano morire per l'onore e la gloria dell'Italia, e quelli americani per l'America, piuttosto che per quattro mezzalunati pronti a farci saltare sul metrò?
Ripeto, sarebbe andato tutto bene se le operazioni militari fossero durate poco, ma ora la situazione è diventata intollerabile. E poi non reggono comunque le "finissime" teorie neocon che vanno a finire in vacca, per cui lo sfigato Saddam sì, e il superfolle iraniano - evidentemente - no. E' questa allora la presunta Dottrina? Serve solo per giustificare l'attacco a un bamba come Saddam?
Hanno seppellito il lucido realismo politico di Russell Kirk. Hanno insozzato la memoria del Grande Padre. Secondo Kirk siamo gli eredi della Tradizione greca, romana e cristiana, non mangiamo quattrini e privilegiamo la dimensione dello Spirito. Seguendo lorsignori siamo diventati esportatori di non si sa che, e soddisfatti inquinatori turbocapitalisti. Tolkien, un Conservatore fin nel midollo, dopo essersi fatto una grassa risata si sarebbe incazzato parecchio. Il problema non è il presidente di per se, non sono mica un trombone antibushista; è solo che nello Studio Ovale manca un pezzo importante della Destra Usa. Il pezzo della Tradizione.
Da dove ripartire? Dalla cara vecchia politica isolazionista (ragionata e non pregiudizialmente ostile a qualsiasi intervento*) e dalla difesa di Israele. Punto. Che i conservatori tornino a fare i Conservatori.
Non mi piace affatto TUTTO quello che dice, ma per ora, in mancanza d'altro VIVA BUCHANAN!
*precisazione dovuta