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Discussione: 40 - L'opinione !

  1. #1
    Monarchico da sempre !
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    Angry Lettera al Sig. Azeglio Ciampi

    Per il 60à anniversario della Liberazione, la provincia in cui risiedo, ha promosso un programma di manifestazioni in "memoria"..... non essendo in pieno accordo, scrissi a suo tempo, sia in Consiglio comunale, sia in Provincia, e sia ai Gurù dell'ANPI, ottenendo una sola risposta, quasi sdegnata dalla sede cittadina dell'ANPI, senza peraltro dare u8na spiegazione plausibile....

    Siccome sono stato dotato di una durezza di testa, non trascurabile... presi carta e penna, e scrissi al Sig. Ciampi....
    Per l'occasione, ho utilizzato, tutta l'etichetta dovuta alla personalità che andavo a disturbare... scrivendo :

    "13.01.20005

    Scrivo a Voi Sig. Presidente,
    perché da cittadino Italiano ritengo di subire un torto !

    Con l’inizio di quest’anno, ricorrerà il 60° Anniversario della Liberazione, come Voi stesso avete ricordato più volte. Non stà a me giudicare l’importanza del fatto storico in se, il mio motivo di disappunto si riferisce al calendario delle manifestazioni programmate per le celebrazioni indetto dal Comitato promotore della mia Provincia (Biella).

    Posso comprendere e partecipare con rispetto, al giorno della memoria (27 gennaio), concordo con il giorno del ricordo sulle Foibe (10 febbraio), mi sento partecipe il 24 e 25 aprile (nonostante l’ANPI faccia di tutto per escludere partecipanti di diversa estrazione politica), ma per la data del 2 giugno, devo sentirmi contrario, e quale sia il collegamento con la celebrazione per il 60° Anniversario della Liberazione lo ignoro !

    Se è intenzione “politica” rimarcare anche in questa occasione una “frattura” siamo tutti concordi …. Ma, se come Voi affermate, voler fare di questa data (Liberazione) il principio della nuova Unione di tutti gli Italiani sui valori di Libertà e Democrazia, la data del 2 giugno è superflua e fuorviante.
    Per essa io protesto formalmente !

    Ho già chiesto cortesi spiegazioni ai diretti interessati con due diversi scritti il 25 di ottobre ed il 5 di novembre 2004, ma attendo ancora una risposta.
    E’ forse escludendo coloro che hanno una diversa bandiera ed opinione che vogliamo costruire l’Italia Libera e Democratica di tutti ?

    Io desidero chiedere a Voi Sig. Presidente, con profondo rispetto verso chi riconosco rappresentare tutti i Cittadini Italiani, di ogni colore politico, repubblicani e non, di fare in modo che i fatti storici del 1945 non vengano confusi con quelli del 1946, “costruendo” una verità strumentale con il solo scopo di presentare all’opinione pubblica la formula :
    Libertà + Democrazia = Repubblica.
    Penso di non esagerare, dichiarando, che ciò non corrisponde a verità ed è sbagliato aver la possibilità di divulgare arbitrariamente alle generazioni presenti e future simili argomentazioni !

    Mi scuso fin da subito con Voi per il mio sfogo, restando in attesa di una Vostra gentile risposta

    Distinti Saluti"

    La risposta si è fatta attendere, e quando quasi non ci speravo più, è giunta, ...ma non dal Sig. Ciampi, che forse era troppo impeganto in viaggi in Cina India e Gran Bretagna, ma dal Sig. Prefetto della mia città, che mi ha scritto quanto segue :

    " Prefettura di Biella
    Ufficio Territoriale del Governo
    Prot. n. 243.22-26 Gab.

    Biella, 16 marzo 2005

    Oggetto : Programma delle manifestazioni volte a celebrare il 60° anniversario della Liberazione. Lettera al Capo dello Stato

    La Presidenza della Repubblica ha interessato lo scrivente in merito a quanto da Lei rappresentato in una lettera al Capo dello Stato nella quale lamentava l’inclusione delle cerimonie del 2 giugno nel programma locale delle manifestazioni per la celebrazione del 60° anniversario della Liberazione.

    Al riguardo, per aderire ad analogo invito della stessa Presidenza della Repubblica, si rappresenta quanto segue.
    Come noto, l’Amministrazione Provinciale e il Comune di Biella – unitamente all’ANPI, all’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Biella e Vercelli, al Centro di Documentazione della Camera del Lavoro ed al Centro Servizi Amministrativi del MIUR – hanno deciso di dar vita ad un Comitato promotore e di rappresentanza per sostenere idee e progetti legati alla ricorrenza del 60° anniversario della Liberazione.

    A tal fine è stato predisposto un articolato programma di manifestazioni da promuovere in provincia nel corrente anno 2005 ; programma che – nell’intento di sottolineare il riconoscimento dei valori della Resistenza quale patrimonio fondante della Repubblica – mira a collegare in un calendario unitario le giornate dedicate alla Memoria ed al Ricordo, le commemorazioni delle più significative e sentite pagine di lotta partigiana nel Biellese e le cerimonie tradizionalmente previste in occasione delle principali festività civili, ivi incluse quelle del 2 giugno, così da ripercorrere il filo della successione storica degli eventi da cui a partire dalla Resistenza, si è originata la Costituzione Repubblicana.

    In tale prospettiva, l’inclusione del 2 giugno nel programma anzidetto è intesa a sottolineare il contributo offerto dalla comunità biellese all’affermazione dello spirito repubblicano.

    Firmato il Prefetto (di Tota)"

    Che dire ???

    nulla di fatto, l'equazione da me supposta, è esattamente ciò che si vuole dimostrare e propinare alla povera gente d'Italia !!!

    Che schifo !!!!

    saluti

  2. #2
    Monarchico da sempre !
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    Ma i Savoia morti ....fanno paura ?

    Non si spiegheebbe in altro modo, il comportamento repubblicano !!!

    La fine dell'esilio dei Savoia non ha beneficiato il Re Umberto II, deceduto nel 1983, che continua ad essere perseguitato ben oltre la morte.
    I Savoia morti fanno più paura dei vivi.
    Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che questa repubblica sia l'unica al mondo a non consentire la sepoltura in Patria delle spoglie mortali del Re Vittorio Emanuele III, della Regina Elena, del Re Umberto II e della Regina Maria Josè.
    La classe politica italiana ha troppo da litigare e non può trovare i minuti che servirebbero per risolvere l'annosa questione. Del resto questa è l'unica repubblica capace di litigare su tutto, anche sui luoghi di sepoltura.
    Ma sull'esilio di Umberto II vogliamo ricordare quanto è tenacemente taciuto e nascosto: la inumana e antidemocratica sanzione contro il Re Umberto II fu inserita nella vigente Costituzione , alla vigilia di Natale 1947, per volontà di una minoranza di membri dell'Assemblea Costituente.
    Su 556 deputati parteciparono alla votazione in 359; i favorevoli all'esilio furono 214 (il 38%) e i contrari 145.
    In 197 preferirono ipocritamente non esprimersi. Questa fu la crudele conseguenza dei brogli del 2 giugno e del "gesto rivoluzionario" del 12 giugno, a monte dei quali ci sono delle cifre, mai smentite, che certificano la colossale truffa.
    Infatti, secondo l'Ufficio Centrale di Statistica, gli aventi diritto al voto dovevano essere circa 23 milioni. I numeri diffusi dal Romita diedero un totale di quasi 25 milioni di schede inserite nelle urne! Oltre 2 milioni e 200 mila italiani furono esclusi dal voto: tra questi i prigionieri di guerra non ancora rientrati e le popolazioni dell'Alto Adige e della Venezia Giulia, nonostante che ciò fosse espressamente previsto dall'art. 2 del DLL n. 99 del 16 marzo 1946.
    E' a tutti noto che la sera del 4 giugno, a 18 milioni di schede scrutinate, la Monarchia si avviava a vincere con il 54%.
    Il Romita, nelle sue addomesticate memorie del 1959, scrive di "ore spaventose".
    Sappiamo come placarono la loro angoscia lui e gli altri che, sotto lo slogan antidemocratico e intimidatorio "o la repubblica o il caos", stravolsero la volontà del popolo italiano passando sopra anche al sangue degli undici giovani monarchici uccisi a Napoli in quei terribili giorni.
    Indro Montanelli ha tante volte affermato che bisogna ritrovare "il coraggio della verità, fondamento e condizione di tutti gli altri coraggi".
    Enzo Biagi, sul "Corriere della Sera" del 19 luglio 2002, rievocando Montanelli, ha scritto che era monarchico perchè la Monarchia per Lui, come per Giovannino Guareschi,

    "rappresentava il ricordo di una Italia ordinata, un'Italia dove si rispettavano le istituzioni, un'Italia che riteneva migliore".

    Questa è l'Italia che vorrei poter tramandare ai miei Figli !!!

    Saluti

    P.S. Argomento postato anche su Principale

  3. #3
    Zarskoeselo
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    I Savoia morti NON FANNO PIU' PAURA DEI VIVI. I Savoia FANNO PAURA alla Repubblica, e questo è assodato dalle falsità che ha propinato al popolo da più di mezzo secolo, falsità ai danni di vivi e morti, alle quali, purtroppo, anche alcuni monarchici hanno finito per credere. Uno Stato che si fonda sulla menzogna, sul ricatto e sull'imbroglio, non può che temere chi testimonia con la propria persona la sua antitesi.

  4. #4
    Lampo
    Ospite

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    In Origine postato da Zarskoeselo
    I Savoia morti NON FANNO PIU' PAURA DEI VIVI. I Savoia FANNO PAURA alla Repubblica, e questo è assodato dalle falsità che ha propinato al popolo da più di mezzo secolo, falsità ai danni di vivi e morti, alle quali, purtroppo, anche alcuni monarchici hanno finito per credere. Uno Stato che si fonda sulla menzogna, sul ricatto e sull'imbroglio, non può che temere chi testimonia con la propria persona la sua antitesi.
    I Savoia fanno paura perchè si teme che la loro debolezza faccia rispristinare dittature.....

  5. #5
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    In Origine postato da Lampo
    I Savoia fanno paura perchè si teme che la loro debolezza faccia rispristinare dittature.....

    caro Lampo,

    e che dire allora delle debolezze repubblicane.........


    saluti
    rexit

  6. #6
    Monarchico da sempre !
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    In Origine postato da Lampo
    I Savoia fanno paura perchè si teme che la loro debolezza faccia rispristinare dittature.....
    Ma dai Lampo...

    Non sarà perchè dopo non sarà più possibile fare il porco comodo che si fà ora ???

  7. #7
    Lampo
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    In Origine postato da Conterio
    Ma dai Lampo...

    Non sarà perchè dopo non sarà più possibile fare il porco comodo che si fà ora ???
    Scusa ma vorresti insinuare che il Re (reatolo come lo chiamava mio padre) non ha colpe sulla dittatura da lui accetta ?

  8. #8
    Lampo
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    Predefinito

    In Origine postato da Conterio
    Ma dai Lampo...

    Non sarà perchè dopo non sarà più possibile fare il porco comodo che si fà ora ???
    Sulla partitocrazia sono contrario e il popolo dovrebbe dire la sua in merito...

  9. #9
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    Predefinito Re: Lettera al Sig. Azeglio Ciampi


    caro conterio,

    purtroppo la resistenza non è studiata e vista come un passaggio storico che permise la liberazione dell'Italia

    Invece del suo vero significato, purtroppo la Liberazione è diventata il modo subdole per glorificare la repubblica, per farla diventare più grande di quello che è.

    Insomma, la resistenza è ormai la propaganda del regime repubblicano.

    W la Vera Liberazione dell'Italia!

    e cioè si deve ringraziare la Monarchia, i Savoia, i soldati fedeli al Re, e tutti gli italiani che, in silenzio e senza tessere di partiti, vissero un difficile periodo e salvarono la Patria.

    saluti
    rexit


  10. #10
    Lampo
    Ospite

    Predefinito Re: Re: Lettera al Sig. Azeglio Ciampi

    In Origine postato da rexit

    caro conterio,

    purtroppo la resistenza non è studiata e vista come un passaggio storico che permise la liberazione dell'Italia

    Invece del suo vero significato, purtroppo la Liberazione è diventata il modo subdole per glorificare la repubblica, per farla diventare più grande di quello che è.

    Insomma, la resistenza è ormai la propaganda del regime repubblicano.

    W la Vera Liberazione dell'Italia!

    e cioè si deve ringraziare la Monarchia, i Savoia, i soldati fedeli al Re, e tutti gli italiani che, in silenzio e senza tessere di partiti, vissero un difficile periodo e salvarono la Patria.

    saluti
    rexit

    Scusa ma ti ricordi che il Re ha ceduto alla dittatura ?
    Per questo si festeggia il 2 giugno per ricordare la liberazione della Repubblica dalla Dittatura....

 

 
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