(AGI) - Dubai, 30 giu . - Osama bin Laden e' tornato a farsi sentire con il quarto messaggio diffuso quest'anno in cui definisce Abu Musab al-Zarqawi un "martire" ed esorta a combattere "ovunque" le forze Usa e i loro alleati, dall'Iraq alla Somalia. "Il leone della jihad, al-Zarqawi, e' morto e speriamo che Dio lo accetti come martire", si sente dire a una voce molto simile a quella dei precedenti nastri attribuiti al numero uno di Al Qaeda. Poi, rivolto a George W. Bush, bin Laden lo ammonisce: "Non essere troppo felice, la bandiera di Al Qaeda in Iraq non e' stata ammainata ma solo passata da un leone dell'Islam ad un altro". "Continueremo, se Dio vorra', a combattere voi e i vostri alleati ovunque - proseguito bin Laden sempre rivolto al presidente americano - in Iraq e in Afghanistan come in Somalia e in Sudan, finche' non avremo consumato tutti i vostri soldi e ucciso i vostri uomini e tornerete nel vostro Paese sconfitti come vi avevamo gia' sconfitti ti in Somalia". Fonti dell'intelligence americana hanno riferito che si sta verificando l'autenticita' del nastro, diffuso via Internet, ma hanno spiegato che "non vi sono motivi di dubitarne". Bin Laden ha anche chiesto ai militari americani di consegnare alla famiglia il corpo di al-Zarqawi, ucciso a inizio giugno in Iraq, e ha esortato il re di Giordania, Abdallah II, a permettere lo svolgimento dei funerali nella sua citta' natale. "Tu - ha detto rivolgendosi al sovrano hascemita - hai impedito ad Abu Musab di tornare vivo nel suo Paese, ora cio' che ti spaventa dopo la sua morte e' che il suo funerale sara' affollato e mostrera' la solidarieta' dei musulmani con i mujaheddin".