Camerati, questa poesia scritta da Brecht nel 1935 ci da l'esatta misura di quanto siamo stupidi, ci facciamo un culo grosso come una casa e poi gloria fama e soldi se li prendono gli altri. Si parla della Fiat e si parla di Agnelli ma non si parla mai delle centinaia di migliaia di operai che essa ha avuto alle sue dipendenze, eppure senza queste centinaia di migliaia di persone la Fiat non sarebbe esistita e la famiglia Agnelli sarebbe una delle tante famiglie, qualunque, che ci sono in Italia. Ci facciamo un culo grosso come una casa per portare il frutto delle nostre fatiche nelle tasche del signor BANKENSTEIN.....
BERTOLT BRECHT
Domande di un operaio che legge
(1935)
Chi costruì Tebe dalle sette porte?
Nei libri ci sono i nomi dei re.
Sono stati i re a trascinarli i blocchi di pietra?
E Babilonia piu' volte distrutta -
Chi la ricostrui' tutte le volte? In quali case
della Lima scintillante d'oro abitavano i costruttori?
Dove andarono la sera che fu finita la Grande Muraglia
i muratori? La grande Roma
e' piena di archi di trionfo. Chi li innalzo'? Su chi
trionfarono i Cesari? La tanto celebrata Bisanzio
aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Persino nella favolosa Atlantide
la notte che il mare la inghiotti', mentre affogavano
urlavano aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquisto' l'India.
Lui solo?
Cesare batte' i Galli.
Non aveva neanche un cuoco, con se'?
Filippo di Spagna pianse quando la sua flotta
affondo'. Ma non pianse nessun altro?
Federico Secondo vinse nella guerra dei Sette anni. Chi
vinse oltre a lui?
Ogni pagina una vittoria.
Chi cucino' il banchetto della vittoria?
Ogni dieci anni un grande uomo.
Chi pago' le spese?
Quanti resoconti.
Quante domande.