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tigersuite
«E¹ svanito un sogno, inutile accanirsi. Il verdetto delle urne va
rispettato, la Lega dovrebbe sciogliersi». Sono parole di fuoco quelle
pronunciate dai quattro ex del Carroccio: Fabrizio Fenoglio, consigliere
comunale a san Damiano dal 2004 e segretario provinciale della Lega dal 2001
al 2003, Erik Bodda, responsabile dei giovani padani di Asti e capogruppo di
minoranza al comune di Cisterna, Mario Ferraris, segretario cittadino, e del responsabile delle manifestazioni
Marcello Delmastro.
Nei commenti dei ²fuggitivi² come qualcuno li chiama, c¹è amarezza, ma anche
lucidità e soprattutto poca voglia di rispondere ai piani alti delle proprie
decisioni: «Personalmente ho informato il partito dell¹intenzione di
lasciare, ma il mio futuro lo decideranno i miei sostenitori, quelli che con
i loro voti hanno fatto sì che mi sedessi in Consiglio» - fa sapere
Fenoglio.
A San Damiano è stata convocata una riunione per stasera, a Cisterna, dove
Bodda siede sui banchi dell¹opposizione, se ne parlerà nel corso del
prossimo consiglio comunale.
Sfiducia nel quadro dirigente, voglia di progetti nuovi senza i presupposti
politici per andare avanti. «E¹ finito un ciclo - concordano - e occorre
rinnovarsi ma il partito va avanti ingessato». Il riferimento è al mancato
ricambio dei quadri dirigenziali.
Qualche esempio? Il segretario regionale Roberto Cota è in carica da 5 anni
anche se lo statuto prevede un mandato triennale - sottolinea Fenoglio.
«Personalmente - continua - sento ormai sempre più lontana quell¹idea di
efficienza ed equità che mi aveva convinto ad aderire al partito nel 1995».
Fin qui gli aspetti tecnici e politici. Poi c¹è l¹aspetto morale della
vicenda, con le conseguenze del fallimento della banca Credieuronord, legata
al Carroccio. «In molti avevano investito - fa sapere Fenoglio - tra cui
anche una decina di astigiani. Tutto questo mina la credibilità del
partito».
>>articolo scritto da Claudia Saracco de la nuova provincia<<