Sodale salta il battesimo di "famiglia" per andare al bingo con una "puttanella"... - Tusciaweb.eu
Viterbo – Pericolosi per gli stessi sodali. Una volta entrati a far parte dell’organizzazione criminale di stampo mafioso smantellata con i tredici arresti dello scorso 25 gennaio, bisognava ubbidire agli ordini. Anche partecipando alle feste di famiglia, dove “famiglia”, per gli investigatori, non è da intendere come vincolo di parentela, ma come associazione.
E’ il caso di Gazmir “Gas” Gurguri, il falegname e bracciante agricolo albanese 35enne residente da anni a Canepina, “colpevole” di avere sgarrato, saltando per andare al bingo con una “puttanella”, il ricevimento di battesimo della figlia di Sokol “Codino” Dervishi.
Dervishi è l’abanese 33enne residente nel capoluogo, considerato il braccio destro di Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi, gli imprenditori ai vertici del sodalizio. Il primo è il calabrese 43enne, originario di Lamezia Terme, gestore in città di tre compro oro. Il secondo, albanese di 36 anni, era nel settore dei locali da ballo e aveva una rivendita di auto.
“E’ un guaglione d’oro, se serve, un guaglione attivo”, dicono di lui Rebeshi e Trovato in una conversazione intercettata, alludendo alla partecipazione di Gurguri all’attentato incendiario del 27 luglio 2017 in cui la banda ha dato fuoco alla macchina dell’avvocato Roberto Alabiso.
I “capi” stanno pensando di arruolarlo per il gesto intimidatorio ai danni della discoteca Theatrò e nel frattempo lo criticano, dicendo che, trattandosi di “una cosa di famiglia”, Gurguri ha fatto un grave errore a non partecipare alla festa organizzata da Dervishi per il battesimo della figlia.
Era l’8 ottobre 2017. “Però pure Gas è furbicello”, commentano. “Oggi poteva venire, no? Oggi ha sbagliato, oggi per me ha chiuso, ha chiuso al 50%”, dice Trovato. “Viene a tutte le cene, tutte le cazzate. Quando pagano gli altri, non viene. E’ una cosa di famiglia”, prosegue Rebeshi. “Oggi ho avuto una conferma che Gas è pure furbo, perché se aveva le palle veniva, però per andare al bingo con quella puttanella che tiene… che è una puttanella che gli mangia i soldi… là però ci va, alle due della mattina che poi alle otto si deve alzare… per un amico non è voluto andare”, conclude Trovato.
Bisogna fargliela pagare. Significativa la conversazione in cui Trovato comunica a Spartak Patozi che Rebeshi lo ha messo a conoscenza, per averne l’avallo, della sua intenzione di dare una “lezione” a Gurguri.
“Dopo vediamo cosa è capace a fare, se non ci siamo noi. Il Biondo (Rebeshi, ndr) se dice che lo picchia, lo picchia. Non è come il Nero (Dervishi, ndr), lui lo mena. Ha detto ‘con il permesso vostro, lo prendo e lo meno’, ha detto così, ‘dopo non vi incazzate, lo meno’. Di no, non gli ho detto. Lo pui menare che a me mi ha sgarrato pure, ti posso pure aiutare”, spiega Trovato a Patozi.