Aggiornamenti.


Gli ultimi giorni,per il Fronte Indipendentista, sono stati altalenanti.
Da una parte abbiamo avuto i primi seri contatti dalla provincia di Bergamo e la conferma dell'adesione al nostro movimento di vecchi amici di Como che garantiscono fedeltà ventennale all'idea, onestà e serietà e che presto daranno il via al Fronte nella città lariana.
Dall'altra, chi è di Varese, ha dovuto constatare, per l'ennesima volta, come la città si trasformi sempre più spesso in una piccola "repubblica delle banane" prealpina.
La sera della partita italia-Ucraina infatti, per la quarta volta nel giro di un mese, il centro cittadino è stato invaso da orde di invasati che hanno bloccato il traffico e scorrazzato senza limiti e senza controlli fino a notte fonda.
Tutto ciò, nella Vares che mi ricordo io e nella Vares degli anni '90 (quelli della Lega vera) non era nè possibile, nè immaginabile, nè desiderato da alcuno.
Allora i giovani correvano a frotte nella sede legista di Piazza Podestà e chiedevano bandiere della Lombardia e adesivi con l'Alberto da Giussano.
Oggi vedi tanti ragazzi,anche insubri, ubriachi di nazionale itagliana e di tricolore.
Cosa è successo in questi utlimi 10 anni?
Ma in città non ha governato la Lega?
Ma non c'era Fumagalli sindaco?
Ma non c'era e non c'è Leo Tarantino alla guida della lega provinciale?
Ecco, appunto.
Si sono fatte le aiuole col sole delle Alpi (chi le ha fatte?), si sono fatte le piazzette Padania, si è abusato del termine Padania, ma di concreto, non si è visto nulla.
Nè sul piano della buona amministrazione (si è visto come è finita) nè sul piano della salvaguardia del territorio, nè sul piano culturale.
Tanto, tantissimo fumo che alla fine ha intossicato anche chi ci credeva e che, per reazione, ormai, allontana da ogni discorso autonomista (anche serio) una marea di persone che si sono sentite tradite e usate.
Tra coloro che strombazzano col tricolore ci sono quindi quelli che lo fanno per reazione di fronte all'overdose di leghismo da 4 soldi e altri che invece, durante gli ultimi 10 anni hanno avuto modo, grazie all'amministrazione verdeazzurra, di rinforzare il loro credo,per l'appunto, azzurro.
Una via, quella imboccata da Varese, che pare essere senza ritorno.
La nuova amministrazione infatti ha dato incarico al dott. Paragone (direttore de "La Padania") di organizzare i primi appuntamenti culturali prealpini e Paragone si è lanciato.
Invitati sono: Costanzo, Mentana, Feltri, Allam e un giornalista che scrive di calcio.
E poi ci si stupisce delle fieste azzurre fino alle 2 di notte?
Ma in campagna elettorale non si erano chiesti voti promettendo il rilancio della cultura insubre?
Ora Paragone si esalta, parla di grande cultura a Varese e i giornali scrivono che Costanzo e gli altri verranno grazie alla personale amicizia che li lega Paragone.
Dunque, se non sbagliamo, la catena degli avvenimenti è la seguente: un'amministrazione che trasforma il direttore di un giornale di partito amico in consulente culturale e quest'ultimo che invita giornalisti amici.
Ci fa piacere per Paragone e per i suoi amici che spesso lo ospitano nelle loro trasmissioni, ma tutto ciò cosa c'entra con Vares e con l'Insubria?
Vares patisce da settimane un'incredibile siccità (pur essendo circondata da laghi e Prealpi).
Anzichè far venire i personaggi dello spettacolo TV non si poteva organizzare una tre giorni di dibattito-spiegazione con esperti, associazioni, giornalisti sul problema dell'acqua, degli sconvolgmenti climatici, della distruzione del nostro ambiente? A quanto pare no.
Ma noi non ci stiamo e mercoledì sera saremo lì, pacificamente, ad esprimere il nostro dissenso.

Ultima nota: Apprendo ora dall'amico Massimo Coluccini, ex vicesegretario della Lega Nord Emilia, che è nato il Fronte Indipendentista Emilia. Complimenti.
Complimenti anche ai patrioti piemontesi di Asti che hanno lasciato i loro incarichi in lega per costruire un nuovo soggetto indipendentista.