dall'Arena di VR
Tosi: il progetto resta la Grande Padania
L’assessore: «Io sono un semplice soldatino, a decidere sarà Umberto. Lo seguirò»
E la Lega Nord veronese che dice dell’ipotesi Lombardo-Veneto? Il leader scaligero Flavio Tosi, assessore regionale alla Sanità, non pare molto convinto. «Se si trattasse di una più stretta collaborazione a livello amministrativo tra due Regioni entrambe guidate dalla Casa delle libertà, non ci sarebbe alcun problema», dice, «tanto più che proseguirebbe una tendenza in atto già da tempo. Io stesso con il mio assessorato ho rapporti continui con il mio collega lombardo, che è pure lui della Lega, per una maggiore efficienza. Così si proseguirebbe la battaglia a Roma e contro Roma. Tuttavia», prosegue il suo ragionamento Tosi, «secondo me il progetto da perseguire resta la grande Padania, questa area socio-economica omogenea. Sarebbe deleterio spaccare il fronte con le altre regioni del Nord, soprattutto con il Piemonte, dove è vero che abbiamo perso il referendum, ma solo per Torino, perché in quasi tutte le altre province abbiamo vinto. In ogni caso», conclude Tosi, «io sono un “soldatino” della Lega e se quella del Lombardo-Veneto divenisse la linea politica, io la seguirò».
L’ex sottosegretario Federico Bricolo puntualizza che non c’è ancora una proposta, ma si e semplicemente aperto un dibattito dopo l’esito del voto referendario. «Il Lombardo-Veneto è già stata realtà che è ricordata fra le nostre genti come un periodo di ordine, comunanza di intenti e certamente non oscura. Nell’immaginario collettivo è qualcosa di cui non c’è paura, ma anzi simpatia», sostiene. «Ciò premesso, il referendum non è stata una sconfitta, ma ha posto con più forza la questione settentrionale. Abbiamo infatti vinto anche in molte province del Piemonte e del Friuli, e se si fosse votato con il sistema adottato in Catalogna, dove hanno votato solo i catalani e non tutta la Spagna, oggi noi saremmo liberi. Questa è un’area che crede nelle riforme, le vuole e con il voto ha alzato la voce con voto e vuole soddisfazione».
«Non vogliamo più uno Stato centralista e assistenzialista», continua, «non vogliamo più mantenerlo. E guardando qui vicino il Trentino Alto Adige, che si tiene tutti i soldi che produce la sua ricchezza e sembra un paese straniero, ci chiediamo perchè noi no? È una palese ingiustizia»
Ma chi spetterà la decisione sul Lombrado-Veneto? «La decisione le prenderà solo Umberto Bossi», dice sicuro Bricolo, «sta valutando la situazione e poi darà la linea che tutti noi porteremo avanti con forza».