Originariamente Scritto da
metapolis
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AVVOLTOI CHE PORTANO JELLA
I nuovi ministri cercano in tutti i modi di strappare i riflettori agli azzurri approfittando delle loro gesta calcistiche
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Non se ne può più. Un governo che, non appena installatosi ha portato alle poltrone un numero record di politicanti, ha ribadito la più totale sottomissione agli americani che in teoria criticava, ha aumentato i prezzi, annunciato l’aumento delle tasse e rilanciato le privatizzazioni, ora fa passerella parassitaria profittando delle glorie altrui. Ché di sue non se ne vedono né prevedono di certo.
Il ministro dello sport, la se non altro piacente Meandri, ce la propinano in tutte le salse ad accompagnare l’ascesa azzurra in Germania, quasi che ne fosse in qualche modo corresponsabile. Il che non avrebbe senso neppure se fosse stata in carica durante il biennio che ci ha aperto la strada verso Berlino, figurarsi essendo entrata in carica solo ora. Neanche chiedersi cosa si sarebbero inventati e quale chiasso avrebbero fatto questi profittatori se un governo Berlusconi avesse provato a mettere in evidenza un suo ministro sfruttando da pidocchio, da zecca, da piattola, le prodezze di Pirlo, Grosso, Totti, Gattuso.
Non è finita. Ieri, tubando untuosamente con la triste e grigia collega Merkel, ha provato a rubare la scena a Buffon, Cannavaro e Toni addirittura il nostro premier Mortà-della delle Banche Rotte. Lo ha fatto cercando di copiare un suo illustre predecessore, quel Sandro Pertini che tutti ricordano, sguaiato e semirimbambito, in tribuna al Bernabeu 24 anni fa per la finale mondiale. Fatto sta che Pertini era uno iettatore notorio e, infatti, riuscì con il suo influsso negativo a far sbagliare un importante rigore a Cabrini. Ma gli azzurri furono allora più forti dello sfruttatore e della sua aurea negativa.
Lo sono stati anche ieri quando la presenza dei due avvoltoi politicanti ha coinciso con un palo secco di Gilardino e una clamorosa traversa di Zambrotta. I nostri ce l’hanno fatta lo stesso malgrado quei portatori di tasse e di sventure. Ma sarebbe meglio che quei signori la smettessero di abusare!