Più concorrenza nelle professioni. Libera vendita dei farmaci da banco nei supermarket e abolizione delle tariffe minime per i liberi professionisti. Il decreto Bersani piace all'Unione Europea. Nel giorno in cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto legge che ha «rivoluzionato» alcuni settori - tra cui taxi, trasporti e vendita dei farmaci - a vantaggio del consumatore, la Commissione Europea potrebbe cancellare tre procedure d'infrazione affibbiate all'Italia. Ad annunciarlo è stata Emma Bonino, ministro degli Affari Europei, alla prima riunione del dipartimento delle politiche comunitarie Ciace. «Con l'attuazione del decreto Bersani - si legge nel comunicato del ministero - tre procedure d'infrazione contro l'Italia potrebbero essere automaticamente archiviate dall'Unione Europea».
La prima e la seconda procedura d'infrazione riguardano l'abolizione delle tariffe minime per i liberi professionisti - tariffe che si sono attirate ben due «cartellini gialli» da Bruxelles - mentre la terza riguarda la vendita dei farmarci da banco, che in Italia potevano essere venduti soltanto nelle farmacie prima del via libera alla vendita nei supermercati decisa dal governo. Con il decreto Bersani, adesso, secondo Emma Bonino ci sono gli «estremi» agli articoli 2 e 5 del nuovo testo affinché la Commissione europea faccia marcia indietro e ritiri la minaccia di sanzioni. E anche da Bruxelles, arrivano segnali di condivisione alla politica di liberalizzazioni varata dall'esecutivo di Romano Prodi. Il portavoce, Jonathan Todd, del commissario Ue alla concorrenza Neelie Kroes, ha spiegato che «il decreto legge sembra essere un passo nella direzione giusta: gli Stati membri devono sforzarsi di introdurre più concorrenza nel settore delle professioni».