Originariamente Scritto da
stuart mill
Ecco un commento su un verso della gità, a cura di prabhupada, che mi era sfuggito, e che ho trovato raggelante, spece da chi a parole, sostiene l'infinitesimità dell'uomo, e la necessità di accetttare per fede.
canto 3, vers. 29 (posto solo il versetto, e la parte finale del commento).
Sviati dalle 3 influenze della natura materiale (cioè i tre guna: virtù, passione e ignoranza, N.D. Stuart Mill), gli ignoranti si impegnano a fondo in attività materiali e vi si attaccano,
ma il saggio non dovrebbe mai distoglierli, anche se questi doveri sono inferiori, data la mancanza di conoscenza di chi li compie.
ecco il commento:
[...] gli uomini ignoranti non possono apprezzare le attività della coscienza di krishna, perciò krishna consiglia di non turbarli e di non perdere così tempo prezioso.
Ma i devoti del signore sono più benevoli del Signore stesso perchè comprendono i suoi piani. Perciò essi affrontano[il resto dice che è necessario il proselitismo].
cioè vi rendete conto di che assurdità? proclami che Dio è assoluto e infinito in tutto (bontà saggezza), poi, pur di giustificare l'attività di proselitismo, vai esplicitamentre contro una chiara indicazione, uscendotene con l'assurda idea, che il fedele è più buono di Dio, cioè a questo punto, dovresti proclamare la conseguenza logica, cioè che tale dwevoti sono superiori a Dio, ma invece nulla. Poi la seconda parte è incredibile: sono più benevoli, perchè conoscono i suoi piani, dal che si deduce che invece Dio non li conosce! quindi per giustificare il proselitismo, fanno:
1)a pezzi l'idea di Dio come assoluta perfezione
2)innalzano l'ultimo dei fedeli a un livello superiore a Dio quanto ad amore
3)sanciscono l'ignoranza di Dio, e innalzano l'ultimo dei fedeli a un rango superiore, quanto a conoscenza dei piani di Dio
4)a pezzi, la logica, dato che la persona come la concepiscono gli hare è una semi nullità che non è nemmeno cosciente di non essere il suo corpo, e che è una briciola di Dio, e però addirittura, a differenza di Dio, conosce i suoi piani!
porca miseria, questo darebbe ragione a evola, quando sosteneva la 'femminilità' (nel senso di irrazionalità) di certi culti e devozioni: pur di giustificare l'esistenza di istituti ecclesistici come l'iskon e un apparato fra l'evangelico e il cattolico, massacrano la gità e tutta la dottrina in essa contenuta,nonchè la logica e l'umiltà stessa!
che ne pensate di questo commento degli hare sul verso della gità?