Istat.Originariamente Scritto da tolomeo
Istat.Originariamente Scritto da tolomeo
"Sulle consumazioni facoltative nei locali viene applicata l'Iva al 10 per cento, mentre i biglietti di ingresso al 20 per cento. Con il sistema della "bibita obbligatoria" i gestori eludevano l'aliquota del 20 per cento, che avrebbero dovuto far pagare per il biglietto, di fatto vendendo a un prezzo maggiorato la consumazione."Originariamente Scritto da Malik
Direi che qui più che di lotta all'evasione si deve parlare di lotta all'elusione. Sono due cose diverse. L'elusione è una pratica lecita, a differenza dell'evasione, perché si fonda su un uso ottimale della norma. In questo caso a questa si somma una tecnica di marketing per attirare le persone più facilmente in un locale piuttosto che in un altro. Questo però ha due conseguenze negative per il consumatore, a parte quella per l'erario:
1 - gli si fa pagare di più la bibita obbligatoria, ma anche quelle successive, perché si spalmano su quelle tutti i costi generali che non vengono fatti pagare con il biglietto d'ingresso. Questo si pagherebbe una sola volta, mentre le bibite sono molte, alla fine il loro maggior costo supera quello di un ingresso: il cliente ha pagato di più, ma non se ne è accorto.
2 - la discoteca incoraggia il consumo di bevande, perché è solo su quelle che c'è il guadagno e, ovviamente, quelle alcoliche sono più costose e quindi più "promosse". Le conseguenze sono ovvie.
Concludendo, a parte i vantaggi per l'erario, qui c'è un vantaggio per i consumatori, che pagano di più gli ingressi (fino a 2 euro in più), ma il gerente ha meno vantaggio a pompare sul consumo di bevande. Alla fine il costo per il consumatore è minore (anche se la percezione può essere diversa) o perlomeno non maggiore, e magari c'è qualche sbronzo (e qualche incidente) in meno.
Non so se ci abbiano pensato quelli che hanno scritto il provvedimento, non credo che lo abbiano fatto subito, almeno, ma queste a mio avviso sono alcune delle conseguenze positive di contorno.