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marocchesi
Dietro lo scontro, secondo analisti vicini al governo, non ci sono solo i timori di instabilità cinesi e la necessità americana di riaffermare la leadership della libertà. Pechino è convinta che l'affondo della Casa Bianca sulla censura del web sia "una ritorsione". "E' partita - dice Sun Zhe, docente di scienza delle finanze all'università Tsinghua - dopo che la Cina ha deciso di resistere alle pressioni per apprezzare lo yuan e per non ridurre gli acquisti del debito americano. Ma non si vede perché dovremmo continuare a saldare i conti scoperti di chi cerca di frenare la nostra crescita". La Cina resta il primo cliente dei bond Usa. All'inizio dell'anno il governo ha comunicato però l'intenzione di "differenziare" le riserve in valuta estera. Nel 2010 solo il 4,6% dei titoli di stato statunitensi dovrebbero finire nelle casse cinesi, contro il 20,2 del 2008 e il 47,4 del 2006.