"Mafia in finale". Così accusa il giornale tedesco "Die Zeit" che in un articolo firmato da Adrian Pohr scarica durissime accuse sul calcio italiano.
"Il campionato di serie A è crollato sotto i colpi della corruzione", e ancora "in una disgrazia senza fine, i club più importanti sono minacciati e 13 calciatori della Nazionale potrebbero giocare nella prossima stagione in seconda o terza divisione".
Il giornale tedesco vede una "macchinazione italiana di contorni mafiosi" con l'eliminazione della Germania e la squalifica di Torsten Frings.
Il fine sarebbe che "gli azzurri vogliono a tutti i costi il titolo" anche usando mezzi illeciti come la corruzione. Si fanno paralleli tra il Mondiale e il processo a "Calciopoli", che in base alla "catena delle tante prove, non puo' che trattarsi di qualcosa di prestabilito".
Nella foto che correda l'articolo, le immagini di Zambrotta, Gattuso e Blasi (riprese da una pubblicità di Dolce e Gabbana) sono ritoccate con l'aggiunta di slip con i colori della bandiera tedeschi e la didascalia: "Dopo lo scandalo azzurri in Bundesliga?".
Le polemiche di Die Zeit fanno il paio con quelle di un ancora furioso Torsten Frings, il giocatore estromesso da Italia-Germania per aver tirato un pugno all'argentino Cruz in Germania-Argentina.
"La Fifa ha messo fine ai miei sogni - dichiara Frings - è stata tutta una questione politica, la Fifa voleva dimostrare che la Germania non era agevolata nel proprio paese, per questo sono stato sospeso". Frings proclama anche la sua innocenza.
"Sono stato punito per essermi difeso, sono stato aggredito due volte e maltrattato". E a Blatter, che si è indirettamente scusato per quanto accaduto, dice: "dovrebbe chiedermi scusa prima che io giochi la prossima partita".