Spataro e Forleo prossimi capi del SISMI ??

[tolomeo]

c'e' comunque bisogno di una copertura legale.
altrimenti con questo pretesto si potrebbe fare ogni genere di operazione con il pretesto della lotta al terrorismo.

il fine, dici, era consegnare alla giustizia? piuttosto lo si e' sottratto alla giustizia, quindi si e' ostacolata la giustizia.
a quel giustizia poi andava consegnato?
giustizia di altri paesi? su richiesta di chi?
c'era richiesta di estradizione, per caso?

antonio, lo vuoi capire che non stiamo parlando di un ladro di automobili ?

certe azioni sono legalmente previste nell'ambito della sicurezza dello stato.

sono i magistrati a violare le disposizioni di legge e trattare il caso come se si trattasse di un caso di delinquenza comune.

o ergendo un terrorista ad eroe per la libertà

[Eremita (POL)]

certe azioni sono legalmente previste nell'ambito della sicurezza dello stato.

Tanto per non restare nella chiacchiera da bar, o nella disinformazione alla "Libero", mi citi i riferimenti giuridici di questa tua affermazione?

P.S.: Cossiga NON rientra tra i riferimenti giuridici...

[tolomeo]

Tanto per non restare nella chiacchiera da bar, o nella disinformazione alla "Libero", mi citi i riferimenti giuridici di questa tua affermazione?

P.S.: Cossiga NON rientra tra i riferimenti giuridici...

li ho già scritti su un altro 3d. e sono pubblici come tutte le leggi.
vatteli a cercare, coglione provocatore del cazzo.
se non hai niente da dire, sparisci.

[Metapapero]

Quanto alla baggianata sulle intercettazioni quale capo del servizio segreto non e' a rischio di intercettazione da parte dei nemici/avversari?

bene, prendiamo atto che i nemici/avversari di un dirigente dei servizi (italiani, mica di chissà dove) sono i magistrati di milano.
giusto, ci voleva tanto a dirlo??
ben fatto metapapero!!

Se il dirigente dei servizi compie atti di tradimento: chesso' liquidare il capo dell'opposizione democratica o incastrarlo con false foto compromettenti credo che si': i magistrati onesti sarebbero suoi avversari...

I Renato Farina di turno invece li difenderebbero a spada tratta...

[bianconero (POL)]

non regge all'evidenza dei fatti e, ancor prima, a quella logica.

Ma qual'è l'evidenza dei fatti? A me pare che il terrorista sia stato consegnato al Paese dal quale era ricercato, e questo Paese ha permesso che questo terrorista venisse interrogato anche dai servizi occidentali.

La procura di Milano non lasciava alcuna garanzia sull'arresto di questo terrorista seguendo la prassi 'legale', basta infatti vedere cosa è successo con il caso Forleo, per cui hanno deciso di bypassarla. Fra l'altro che quel rapimento venne fatto con il consenso del nostro Paese è stata la scoperta dell'acqua calda.La verità è che a Milano i magistrati si vogliono vendicare del fatto che sono stati bypassati, solo che con i loro comportamenti mettono a repentaglio la sicurezza dello Stato ed il futuro della nostra intelligence (già il fatto che i capi struttura dei servizi segreti possano essere intercettati come dei normali cittadini è inammissibile, voglio vedere chi tratterà più con noi!)

E poi ti farei notare anche che un tempo i magistrati ricevevano minacce di morte da mafiosi, terroristi e criminali mettendo a repentaglio la loro vita per il loro lavoro, questi qua invece ricevono i complimenti dai terroristi...

[bianconero (POL)]

PRODI HA DECISO COME MODIFICARE I SERVIZI SEGRETI: RESTERANNO DUE MA SARANNO PROFONDAMENTE DIVERSI DA QUELLI DI OGGI - I NUOVI AGENTI SEGRETI DIPENDERANNO ESCLUSIVAMENTE DA PALAZZO CHIGI - AMATO: RIFORMA DEI SERVIZI? L'HO LETTO SU 'LA STAMPA'…

Francesco Grignetti per La Stampa

Il terremoto tra gli 007 è alle porte. Il governo ha deciso che è giunta l’ora di battere un colpo e che bisogna mettere mano ai servizi segreti. Al più presto. Perché non è il caso che la politica vada troppo a rimorchio dei giudici milanesi. E perché non si può lasciare che marcisca una struttura, quella dell’intelligence, che di questi tempi è di vitale importanza. E dunque quanto prima arriveranno nuovi personaggi a sostituire gli attuali direttori Nicolò Pollari e Mario Mori. Insieme verrà anche una riforma radicale del settore. Le idee tra i ministri si vanno chiarendo: bocciata l’idea di una riunificazione che non piace quasi a nessuno, i servizi segreti resteranno due, ma saranno profondamente diversi da quelli di oggi.

Resta da capire come si divideranno il lavoro. Oggi c’è una troppo meccanica suddivisione fra territorio nazionale e Paesi esteri. In teoria, il primo compete al Sisde e il secondo al Sismi. Ma in pratica non è così. Tanto è vero che il Sismi ha i suoi centri di controspionaggio in quasi ogni città italiana. E il Sisde, di converso, ha i suoi centri esteri.

C’è quasi totale sovrapposizione, peraltro, anche nei compiti: entrambi si occupano di terrorismo, criminalità organizzate e spionaggio. L’idea del governo Prodi è di cambiare nome e pelle a Sisde e Sismi. Viene spiegato: «L’attuale ordinamento è del tutto superato. Risale al 1977 quando c’era il terrorismo politico e non quello islamico. C’era ancora il Muro di Berlino, ma non Osama bin Laden».

Alla maniera inglese, uno dei futuri servizi segreti dovrebbe dedicarsi alle informazioni e l’altro alla sicurezza. In soldoni: se c’è da conoscere i piani di un governo straniero, o di una multinazionale troppo spregiudicata, o di un trafficante di armi, o di un misterioso raider della finanza, quelle sono informazioni; se c’è da contrastare una cellula terroristica o una rete spionistica, quella è sicurezza.

Ed è di tutta evidenza che nell’era della globalizzazione la frontiera sarebbe un parametro anacronistico. Ma la divisione dei compiti è argomento ostico e ci si sta ragionando. Le parole d’ordine sono facili: modernizzare e razionalizzare. Difficile è metterle in pratica. Nel grande rimescolamento, comunque, il terzo servizio segreto, il Cesis, che nasce come segreteria di coordinamento, è considerato di troppo e sarà eliminato.

Cambierà anche la linea di comando: superata la divisione rigida tra servizio segreto militare (il Sismi) e civile (il Sisde), sparirà anche la dipendenza funzionale dal ministro dell’Interno e della Difesa. Ci sarà però un board ristretto tra i ministri degli Esteri, dell’Economia, della Difesa e dell’Interno per concordare con il presidente del Consiglio le direttive politiche. I nuovi agenti segreti, insomma, dipenderanno solo ed esclusivamente da Palazzo Chigi.

Il premier avrà tutti i poteri. Anche autorizzare le spie a violare il codice penale (in gergo le chiamano le garanzie funzionali: stabilito che gli 007 italiani non avranno mai licenza di uccidere o di usare violenza, gli sarà concesso d’intercettare, di corrompere, di violare la corrispondenza o d’introdursi in un appartamento senza rischiare di essere arrestati dalla magistratura).

Ma sarà poi la presidenza del Consiglio a rispondere allo speciale comitato presso il Parlamento. Quest’ultimo a sua volta potrebbe cambiare in composizione, magari restringendosi un po’, e guadagnando in riservatezza e autorevolezza, aumentando però i suoi poteri. Intanto oggi s’insediano gli otto parlamentari per il controllo sui servizi come prevede la legge attuale: sono Giampiero D’Alia (Udc), Emanuele Fiano, Massimo Brutti e Andrea Papini (Ulivo), Claudio Scajola e Guido Possa (Fi), Milziade Caprili (Prc) e Alfredo Mantovano (An).

Inutile dire che nei servizi segreti salteranno molte teste. D’altra parte l’esplodere dello scandalo ha segnato il destino del generale Pollari e dell’attuale gruppo di comando. Ma c’è anche un effetto collaterale dell’inchiesta che va considerato. Nomi, organigrammi, telefoni, sedi, società di copertura: tutti i misteri del Sismi sono stati squadernati nelle carte della magistratura. Addirittura sono in un atto pubblico quale l’ordinanza del gip milanese Enrico Manzi.

Per un servizio segreto degno di questo nome, a prescindere dagli esiti del processo penale, bisognerà ripartire da zero. La rifondazione sarà prevedibilmente anche l’occasione per un ricambio del personale. Con l’occasione dovrebbe cambiare anche la legislazione sul segreto di Stato che non sarà più eterno. Ci dovrà essere una decadenza. Magari a lunghissimo termine, ma a un certo punto la documentazione dei servizi segreti dovrà essere pubblica. Come accade negli Stati Uniti. Secondo Enzo Bianco, che è uno che se ne intende, un buon limite sono quindici anni.

[Eremita (POL)]

li ho già scritti su un altro 3d. e sono pubblici come tutte le leggi.
vatteli a cercare, coglione provocatore del cazzo.
se non hai niente da dire, sparisci.

Sparisci tu, faccia di me**a! Sei proprio il prototipo del bananas... sembri la caricatura politica del tuo padrone-nano...

[Guido Di Tacco]

coglione, c'è un dibattito.
se vuoi insultare esponendo le tue idee in quel modo, vai in un cesso sociale.
sparisci, e non permetterti di insultare la gente.

suicidati, pezzente.

[Eremita (POL)]

Con l’occasione dovrebbe cambiare anche la legislazione sul segreto di Stato che non sarà più eterno. Ci dovrà essere una decadenza. Magari a lunghissimo termine, ma a un certo punto la documentazione dei servizi segreti dovrà essere pubblica. Come accade negli Stati Uniti. Secondo Enzo Bianco, che è uno che se ne intende, un buon limite sono quindici anni.

E se siamo un Paese civile, il termine di decadenza del Segreto di Stato sarà retroattivo, ossia si applicherà immediatamente a tutti quei documenti / dossier / indagini a cui fu applicato più di 15 anni fa.

Così magari inizieremo a sapere la verità su Ustica, l'Italicus, il Rapido 904, la Stazione di Bologna, Piazza Fontana, il rapimento Moro... e tutti gli altri veleni con cui hanno intossicato i primi 60 anni della Repubblica...

[Silvissimo]

Assurdo, assurdo, assurdo!!! Hanno rapito un terrorista, un tagliatore di teste... HANNO FATTO BENISSIMO Maledette toghe rosse... Metterebbero in libertà anche il demonio pur di far fuori qualcuno vicino a Berlusconi... Poi qualche cojones ha il coraggio di dire che le toghe rosse sono un invenzione, è una baggianata come quella che dice ahmadinejad sull'olocausto, cioè che non è mai avvenuto!!!