Originariamente Scritto da
repubricanu
Se qualcuno vuole prendere il discorso, le osservazioni da fare non mancano.
La coesione sociale di un popolo e la sua autocoscienza la si ha quando nel tempo si riesce a rinstillare in essa alcuni capisaldi: Lingua, cultura, più tutto quel mare di metodica comunicativa che oggi sta alla base dei più moderni partiti politici, l'unico sistema per esibire una qualche alternativa credibile ai modelli italiani.
Senza manovre politiche, come potremmo mai giungere al conseguimento di quei capisaldi che ci garantiscono lo sviluppo di quella medesima autocoscienza nel popolo?
Inoltre, è corretto guardare al concetto di autonomismo unicamente basandosi sulla formula erronea che per anni ad esempio ne ha fornito il Sardismo azionista? Autonomismo può essere uno strumento valido e serio,così come il federalismo per giungere passo passo (i famosi capisaldi) alla piena indipendenza.
Ma chi la deve rappresentare questa formula politica? Unionisti? Finti indipendentisti? Autonomisti non indipendentisti? Io dico veri indipendentisti.
Una seria politica indipendentista oggi deve poter tenere conto che un serio percorso graduale non deve necessariamente essere bollato come la replica dei modelli sardisti.