Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    SMF
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    134,921
     Likes dati
    20,856
     Like avuti
    32,327
    Mentioned
    1061 Post(s)
    Tagged
    25 Thread(s)

    Predefinito "Prodi è la Sinistra della svolta liberale!" di Pino Rauti

    Prodi è la Sinistra
    della "svolta liberale"!
    Sorpresa: Prodi il cui governo è tutto a sinistra; con Bertinotti presidente del Senato, attua la "svolta liberale" piu' marcata che si sia mai avuta in Italia da molti decenni. Ne torneremo a scrivere ovviamente ma intanto è urgente prendere atto delle veementi proteste delle categorie piu' direttamente colpite dai provvedimenti. A cominciare dai tassisti ma, come vedremo in questa nostra prima nota, non soltanto da loro. Prima di entrare nel merito, pero' - per completezza informativa, è bene precisare che è del tutto inesatta la tesi sostenuta dal ministro Bersani che nelle città Italiane occorre "liberalizzare" perchè i taxi sono pochissimi. E' vero, è esatto, che ci situiamo in posizione media; ed anzi un po piu' in alto, come risulta dalle statistiche ufficiali sulle "vetture pubbliche nelle grandi città" che precisano il numero dei taxi e la loro percentuali ogni 1.000 abitanti.

    Abbiamo dunque, dopo Londra , 21.000 taxi - percentuale, 3 ogni mille abitanti;

    Dublino - 6.257 : 5,21; Stoccolma - 5.337 : 3,99; Auckland - 3.329 : n.d.; Parigi - 14.900 : 2,19; Roma - 5.900 : 2,19; Copenaghen - 2.513 : 1,80; Berlino - 6.924 : 2,08; Milano - 4.585 : 3,58; Bruxelles - 1.283 : 1,34; Amsterdam - 3.418 : n.d.;

    Stiamo esattamente come Parigi.

    E allora come fanno Prodi e Bersani a ignorare questa situazione ed anzi a mentire su questo aspetto del problema? Da notare che i taxisti sono "divisi" in ben 19 gruppi, associazioni e sindacati: ma tutti i 19 sono scesi in campo, compatti, contro le decisioni di Prodi e Bersani. E' sintomatico quanto accaduto nel primo incontro al Ministero di Bersani fra governo e categoria. Bersani non era presente ma ha fatto sapere che un "confronto" era possibile solo se l'agitazione fosse cessata. Furibondi, Loreno Bittarelli - pressidente di Radio Taxi- e Maurizio Longo - portavoce di "Taxi Italiano" - hanno "risposto per le rime" a questa nuova prova di "arroganza di potere".

    Fioccano, sui giornali, le interviste ai tassisti; che espongono - spesso con riferimento a cifre e statistiche non contestabili - i motivi della loro "rivolta". Leggiamo - Cronaca di Roma- "Messaggero" del 4 luglio - quello che dice attorniato da un folto gruppo di colleghi. Marco Avati, 44 anni:..."Quello che so è che con questo decreto, che ci hanno imposto, senza neppure ascoltarci, senza concertazione, è come se ci togliessero il terreno sotto i piedi, è come se dall'oggi al domani scomparsisse la nostra liquidazione. Sa quanto prendiamo noi di pensione? Meno di 500 euro. La buonuscita per licenza, per molti di noi, è una sorta di liquidazione, con questo decreto svanisce". - E ancora :..." noi tiriamo avanti a panini; se vuoi mangiare a casa, ti devi adattare a orari strani...Vediamo di fare due conti - prosegue Avati -. In media si fanno 120 euro al giorno, tolte le spese ci si mette in tasca circa duemila euro al mese. Quando va bene. Ma non è che finisce li'; io ho una pensione integrativa, verso 200 euro al mese. E poi c'e' la manutenzione dell'automobile, l'ammortamento. Per fortuna la mia Punto va bene..." E la vita privata? " Tenendo conto che tutti i giorni vengo da Palestrina, siggnifica che sto alla guida dieci ore al giorno. Mia moglie è contenta, perchè sa che è un lavoro che mi piace. Ma tutto cio' che fai viene influenzato dai ritmi del tuo lavoro, in un mese posso riposarmi solo due week-end, solo per incontrare gli amici devo fare i salti mortali. Volete che parliamo delle malattie? Questo è un mestiere usurante. Molti colleghi hanno problemi di vescica, prostata, ipertensione..."

    Altra "categoria" mobilitata contro è quella dei farmacisti.

    FEDERFARMA, l'associazione che riunisce i titolari di farmacia, ha proclamato lo stato di agitazione delle farmacie contro le misure contenuie nel decreto-legge Bersani che stravolgono l'assetto del servizio farmaceutico. Il Consiglio di presidenza, convocato in riunione permanente, ha deciso una serie di iniziative di protesta, tra le quali una giornata di chiusura delle farmacie di tutta Italia, in una data che sarà decisa dall'Assemblea nazionale nei prossimi giorni. Federfarma stigmatizza duramente il fatto che le misure siano state varate, dopo un blitz notturno, senza la concertazione preannunciata più volte dallo stesso premier e senza tenere minimamente conto delle proposte formulate dai farmacisti per migliorare il servizio e ridurre i costi a carico dei cittadini. Tali proposte avevano ricevuto, già in campagna elettorale, l'apprezzamento di Prodi, del ministro della Salute e del ministro per l'Attuazione del programma che oggi da atto del positivo confronto avviato in campagna elettorale. Il governo «preferisce stare dalla parte dei più forti». È il commento del presidente della Federfarma, Giorgio Siri. Da Siri anche un duro giudizio rispetto al metodo utilizzato dal governo: «Il metodo - ha detto - smentisce di fatto la volontà più volte ribadita in queste settimane dal ministro della salute Turco di voler operare all'insegna della massima condivisione degli obiettivi da parte delle istituzioni e degli operatori». Federfarma denuncia, inoltre, che la decisione « è stata presa senza tener conto che era stato preannunciato un tavolo di concertazione con gli operatori». Secondo Siri, dunque, «le prime decisioni del governo in materia di farmaci sembrano orientate più a pagare una cambiale a grandi gruppi economici che a tutelare la salute dei cittadini, dimenticando che in ballo non ci sono tanto prerogative delle farmacie». Le decisioni, infatti, ha aggiunto, «accolgono le richieste della Coop di poter vendere i farmaci nei propri supermercati e delle multinazionali che operano nel settore farmaceutico di creare catene commerciali di farmacie».

    Sul sentiero di guerra, anche gli Avvocati. Informano le agenzie di stampa.

    "L'avvocatura si prepara a una durissima protesta contro il decreto Bersani sulla competitivita':ì legali sciopereranno per 12 giorni consecutivi, dal 10 al 21 luglio prossimo. E nell'ultimo giorno previsto di astensione dalle udienze, ci sara' una manifestazione a Roma. La protesta e' stata proclamata a conclusione di una seduta straordinaria del Consiglio nazionale forense alla quale hanno partecipato gli Ordini e le Associazioni rappresentative dell'Avvocatura."

    E il consiglio Nazionale Forense - attraverso pagine intere pubblicate ( a pagamento) sui quotidiani piu' diffusi, così precisa i motivi del "rigetto" del provvedimento che riguarda, l'Avvocatura. Perche' è messa a grave rischio la qualità della prestazione dell'avvocato, con labolizione delle tariffe minime; è rimosso il divieto di patto di quota lite, e dunque l'avvocato avrà un interesse pecuniario personale all'esito della causa, senza la necessaria distanza dagli interessi coinvolti nel giudizio; è invasala sfera di autonomia deontologica, con la rimozione dei limiti alla pubblicità commerciale, posti a tutela dell'affidamento del pubblico e si sollecità l'accaparrramento di clientela che la deontologia professionale ha sempre considerato non solo disdicevole, ma anche dannoso per il consumatore e per l'immagine dell'avvocato; sono introdotte altre disposizioni in contrasto con la disciplina attuale della professione forense, che la Corte costituzionale, anche in sentenze recentissime, ha considerato non solo conforme al dettato della Carta repubblicana ma anche presidio del diritto di difesa dei cittadini.

    L'Avvocatura segnala al Paese, alle forze politiche e ai consumatori che le misure in oggetto, a fronte di un dibattito piu' che decennale, vengono adottate con decreto legge in totale spregio della Costituzione, essendo evidente la assoluta carenza dei presupposti costituzionali di necessità di urgenza. L'Avvocatura, corpo sociale coessenziale all'amministrazione della giustizia, reclama il proprio ruolo di interlucazione necessaria per le riforme che la riguardano, in ossequio al principio di partecipazione (art.3 Cost.) e al principio democratico (art. 1 Cost.), e segnala al Paese la violazione manifesta del metodo della concertazione, che il Governo Prodi ha sempre dichiarato di porre alla base dei propri lavori e della propria visione della società e dei problemi del Paese. L'annunciato decreto-legge si pone in contrasto con l'art. 24 della Costituzione che protegge il fondamentale diritto alla difesa, e con l'art. 15 della Carta dei diritti fondamentali dell' Unione europea, che protegge la libertà professionale. L'Avvocatura segnala, infatti ai consumatori italiani che la soppressione delle tariffe forensi avrà l'effetto di aumentare i costi di accesso ai tribunali e di favorire le disuguaglianze. L'esperienz dei Paesi privi dei riferimenti tariffari, quali il Regno Unito, dimostra inequivocabilmente che l'assenza di tariffe aumenta sensibilmente i costi dei servizi legali, e rende la giustizia un affare di pochi ricchi. L'Avvocatura italiana, inoltre, segnala ai consumatori che si è rimosso ogni ragionevole limite alla pubblicità commerciale dei professionisti, con danno enorme per l'affidamento del pubblico. I servizi legali non possono essere pubblicizzati come qualsiasi prodotto commerciale, senza ingenerare negli utenti false aspettative, o improprie rappresentazione della realtà. Con cio' si vìola anche l'autonomia deontologica dell'Ordine, formazione sociale protetta dall'art. 2 della Costituzione, e si invade un "ordinamento particolare", che la Corte costituzionale e la Corte suprema di Cassazione hanno sempre ritenuto essere riservato alla libera autodeterminazione della categoria: è addirittura previsto un termine entro il quale il codice deontologico dovrà essere adeguato alla imposizione governativa.

    L'Avvocatura, unica libera professione espressamente menzionata dalla Costituzione, intende mantenere la propria condizione di libertà, e reclama una disciplina specifica, in ragione delle sue peculiari caratteristiche, irriducibili alle logiche mercatorie. L'Ordine degli avvocati vigila sul rispetto della legge e del codice deontologico e sanziona i contegni illeciti, proprio nell'interesse dell'intera comunità nazionale, e a protezione dei cittadini che si affidano all'avvocato. La remunerazione adeguata degli operatori della giustizia, e dunque il minimo tariffario, proteggono la qualità della prestazione, l'indipendenza e la dignità del ceto forense allo stesso modo in cui il ragguardevole trattamento economico erogato ai magistrati della Repubblica serve a proteggerne l'autonomia e il decoro.

    Da ultimo, l'Avvocatura italiana segnala ai consumatori che non sono stati rispettati i programmi elettorali:
    - a pagina 134 del programma dell'Unione (settore Economia), è espressamente inclusa, tra le misure opportune di liberizzazione, quella di "abolire le tariffe minime, tranne casi limitati alle attività riservate", quale è, indubbiamente, il patrocinio in giudizio;

    - a pagina 53 del programma dell'Unione (settore Giustizia) è scritto che il nuovo ordinamento delle professione di avvocato di avvocato dovrà, tra l'altro, prevedere un sistema di tariffe che siano ad un tempo garanzia per il cittadino, tutela della dignità della professione, incentivi alla soluzione rapida (giudiziale e stragiudiziale) del contenzioso e disincentivi all'ingiustificato differimento delle udienze.


    Pino Rauti


    fonte: http://www.misconrauti.it/reader.php?id_articolo=2114

  2. #2
    LEGIO INSUBRICA
    Data Registrazione
    05 Jul 2006
    Località
    Varés l'è un gran Varés
    Messaggi
    463
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    a parte che Bertinotti è presidente della camera... :-)

    ...comunque non sono d'accordo più di tanto... adesso Rauti vuole dirmi che quelle di farmacisti e avvocati non sono due lobbies potenti? ma per favore...
    non è che se la sinistra fa una cosa giusta,. va contestata solo perchè non l'qabbiamo fatto noi...

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 07-01-09, 16:10
  2. Risposte: 42
    Ultimo Messaggio: 29-06-08, 10:29
  3. Dpef e tesoretto: via libera all'unanimità. Prodi: "E' il giorno della svolta"
    Di Myrddin-Merlino nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 22
    Ultimo Messaggio: 01-07-07, 00:43
  4. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 29-06-07, 10:59
  5. "Ma quando capiranno: siamo sempre più vecchi!" di Pino Rauti
    Di Giò nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 15-06-07, 09:14

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito