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  1. #11
    figlio di Zeus e Danae...
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    Mah ?

    Ma secondo voi, perchè gli USA avrebbero inventato la questione dell'aereo ?

  2. #12
    Il Patriota
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    Citazione Originariamente Scritto da bastet
    Ma secondo voi, perchè gli USA avrebbero inventato la questione dell'aereo ?

    perchè l'attentato è stato fatto con un missile da parte dei servizi usa ...caso strano: al pentagono (la zona più sorvegliata del mondo) nessuna telecamere ha ripreso nulla...

  3. #13
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    Ho visto anch'io la trasmissione che mi è sembrata(incredibilmente) abbastanza equilibrata. Panella........ridicolo. L'unica cosa che bisognerebbe scoprire ed indagare è sui passeggeri dei 4 aerei. Chi erano? Dico 4 perchè sul pentagono comunque hanno tirato in ballo un volo con una lista di passeggeri che non può essere scomparso nel nulla.E' l'unica cosa che mi appare difficile da spiegare. Per il resto....la verità la scopriremo fra molti anni, o forse la sappiamo, ma nessuno la renderà ufficiale.

  4. #14
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    alla fine davanti alle palese inconsistenza della versione ufficiale il panella si e' uscito con due domande interessanti
    1)se l'aereo non si e fuso nel pentagono dove e' andato ? dove sono le 47 persone ufficialmente fuse con l' aereo?
    2) come potrebbe una cosi grossolana messainscena resistere alla verifica delle dichiarazioni e delle versioni di migliaia di persone presenti al pentagono ?

    la risposta banale sta nel metodo " sherlock Holms " che cioe' la verita' deriva sempre e solo dall' esclusione di ogni cosa che sia verificata falsa .

    Ora di sicuro e' falsa la versione dell' aereo "fusosi" nel pentagono , tutte le altre possibili falsita' potrebbero essere state eliminate da una inchiesta seria che non e' un caso non e stata svolta da chi ( il governo usa ) ci ha grossalanamente mentito .
    e a lui al mentitore che doveva indagare che panella dovrebbe fare le sue domande e non ha chi ha smascherato la menzogna..
    "dammi i soldi, e al diavolo tutto il resto "
    Marx


    (graucho..:-))

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da larth

    alla fine davanti alle palese inconsistenza della versione ufficiale il panella si e' uscito con due domande interessanti
    1)se l'aereo non si e fuso nel pentagono dove e' andato ? dove sono le 47 persone ufficialmente fuse con l' aereo?
    2) come potrebbe una cosi grossolana messainscena resistere alla verifica delle dichiarazioni e delle versioni di migliaia di persone presenti al pentagono ?

    la risposta banale sta nel metodo " sherlock Holms " che cioe' la verita' deriva sempre e solo dall' esclusione di ogni cosa che sia verificata falsa .

    Ora di sicuro e' falsa la versione dell' aereo "fusosi" nel pentagono , tutte le altre possibili falsita' potrebbero essere state eliminate da una inchiesta seria che non e' un caso non e stata svolta da chi ( il governo usa ) ci ha grossalanamente mentito .
    e a lui al mentitore che doveva indagare che panella dovrebbe fare le sue domande e non ha chi ha smascherato la menzogna..


    questa mi sembra la versione più plausibile di come si potrebbero essersi svolti i fatti.............





    Posted by Der Wehrwolf on 09-01-2004 15:42:
    Che cosa è effettivamente accaduto l'11 Settembre


    da www.serendipity.li

    Una dettagliata descrizione di come si potrebbero essere svolti i fatti dell'11 Settembre. "Naturalmente, alcuni dettagli di questo resoconto potranno rivelarsi sbagliati, ma complessivamente esso appare come la più probabile spiegazione degli eventi dell'11 Settembre e, (al contrario della storia ufficiale), è in accordo con tutte le evidenze e non sembra avere contraddizioni."


    Nell'Ottobre 2001 comparvero su Internet due articoli che fornivano versioni di ciò che realmente accadde.
    Uno, di Carol Valentine, era intitolato "Operazione 911: NESSUN PILOTA SUICIDA", e poneva l'attenzione sulla possibilità che un grosso aereo jet potesse essere guidato in modo remoto. Che questa tecnologia esista è di pubblica conoscenza. Fu sviluppata da Northrop Grumman per essere impiegata nel Global Hawk, un jet militare americano automatico con l'apertura alare di un Boeing 737. (Per ulteriori dettagli sul Global Hawk vedi Operazione 911: NESSUN PILOTA SUICIDA.)

    Poiché è possibile controllare in modo remoto un Boeing 757 o 767, non potrebbe essere che gli aerei che urtarono le Twin Towers e il Pentagono siano stati controllati in questa maniera? In questo caso non ci sarebbe più necessità di mantenere l'improbabile ipotesi che i 4 aerei fossero simultaneamente dirottati da 19 terroristi Arabi.
    L'altro articolo che discute la possibilità di un controllo remoto del Boeing è "Colpo eccezionale: L'aereo che ha attaccato il World Trade Center è stato dirottato elettronicamente" di Joe Vialls.

    Negli anni settanta ... due multinazionali Americane collaboravano con il DARPA (Defense Advanced Projects Agency) su un progetto che aveva lo scopo di facilitare il recupero remoto di aerei dirottati. [Questa tecnologia] ... permetteva a controllori di volo specializzati ... di riprendere l'assoluto controllo di un sistema di volo computerizzato [di un aereo dirottato] con strumenti di controllo remoti.

    Da questo momento in poi, senza possibilità di interferenza da parte dei dirottatori o dei piloti, l'aereo dirottato poteva essere recuperato e guidato ad atterrare automaticamente in un aeroporto prescelto, in modo facile come si può guidare un modellino di aereo radio-comandato. ... [Questo] è stato il sistema usato per il controllo da terra dei quattro aerei impiegati negli attacchi su New York e Washington l'11 Settembre 2001.

    Joe Vialls: Home Run: Electronically Hijacking the World Trade Center Attack Aircraft
    Ma c'è un piccolo problema con questa ipotesi. Sebbene esista la tecnologia capace di rendere possibile il controllo remoto di un jet di linea Boeing, e che questa potesse essere stata installata (se non già presente in modo standard) sui quattro Boeing, la conduzione dell'operazione, avvenuta in tempi ristretti, non appare semplice e avrebbe richiesto un discreto numero di persone a conoscenza degli avvenimenti (più persone coinvolte, maggiore probabilità di errori o di fuga di notizie).

    Non solo sarebbe stato necessario che personale delle United Airlines e American Airlines fosse a conoscenza dei piani di volo, ma anche che quattro differenti gruppi di controllori remoti fossero in opera, uno per ogni aereo dirittato.

    Se si considerano i rischi di una operazione nella quale avrebbero perso la vita migliaia di cittadini americani, si capisce anche come non era ammissibile alcuna possibilità di errore. Quello che era necessario era l'attuazione di un piano infallibile, mentre il controllo remoto di quattro aerei apriva una scenario con troppe possibilità che qualcosa andasse storto.



    --------------------------------------------------------------------------------


    Il piano vero che è stato organizzato è sorprendentemente semplice quando pienamente capito, ed esso fu portato a termine quasi (ma non completamente) senza intoppi. Esso fu rivelato a Carol Valentine da un informatore (come raccontato in 9-11: The Flight of the Bumble Planes).

    In sintesi, un complotto fu organizzato, non dagli Arabi, ma da "cosiddetti" Americani (agenti dei servizi segreti e della sicurezza nazionale, quali la CIA, e personaggi di alto livello delle Forze Aeree e dell'Amministrazione Americana), forse con il coinvolgimento di Israele, allo scopo di:

    prendere il controllo di quattro aerei di linea
    attaccare le Twin Towers e il Pentagono, determinando un pesante numero di perdite
    far credere che gli aerei erano stati usati per compiere gli attacchi
    eliminare i passeggeri, non coinvolti nelle operazioni, se non come inconsapevoli testimoni
    far ricadere la responsabilità degli attacchi su "terroristi Arabi" e usare tutto questo come pretesto per lanciare una campagna militare contro i "nemici dell'America" in Medio Oriente e in Asia, con lo scopo reale di controllare il loro petrolio e le loro riserve minerarie.

    Questo complotto naturalmente non è stato progettato in un giorno. Nel Settembte 2002, un rapporto del Congresso citava non meno di 12 esempi di informazione dei servizi segreti sul possibile impiego di aerei di linea come armi, esempi che spaziavano dal 1994 all'Agosto del 2001, quando giunse la voce di un complotto di Osama bin Laden teso a impiegare un aereo contro l'Ambasciata Americana a Nairobi, Kenia. L'America aveva avuto 12 avvertimenti di attacchi aerei

    Durante gli ultimi anni 90, le agenzie di sicurezza americane erano consapevoli delle intenzioni di certi terroristi stranieri tese a dirottare aerei e a farli schiantare contro edifici significativi (naturalmente le Twin Towers sarebbero dovute venire a mente per prime). E tali agenzie potrebbe aver reclutato tali presunti terroristi. In ogni caso, esse li aiutarono a lungo (in modo nascosto, naturalmente), fornendo denaro (tramite i Servizi ISI Pakistani), visti americani, iscrizione a scuole di volo americane e utili suggerimenti.

    Il piano non era quello di permettere a questi presunti terroristi di fare il lavoro ma piuttosto di utilizzarli come "utili idioti" da incolpare con facilità (così come Timothy McVeigh fu l'"utile idiota" accusato per la bomba di Oklahoma City.).
    Si è trattato di una operazione di gran lunga più elaborata di quanto i presunti dirottatori avrebbero potuto mettere in atto; un'operazione che richiedeva un equipaggiamento di cui non erano in possesso e la possibilità di precedenti accessi alle Twin Towers che a loro non erano possibili.

    Ciò che accadde l'11 Settembre è con molta probabilità qualcosa di simile a questo (con alcune possibili varianti, come sottolineato più avanti):


    Tre aerei erano stati preparati da personale militare americano (probabilmente il NORAD), aerei capaci di essere controllati in modo remoto, con nessuno a bordo.

    Un jet militare caricato con esplosivo o con missili o con entrambi.
    Un caccia F-16 armato con un missile.
    Un Boeing 767, "truccato" in modo da apparire come un jet delle United Airlines (chiamiamo questo"Pseudo Volo 175").


    Nella teoria alternativa, l'F-16 può essere rimpiazzato da un missile cruise AGM-86C sparato da un B-52 e fatto volare verso il suo bersaglio sotto guida GPS e capace all'impatto di generare calore ad oltre 2000°C.


    La mattina dell'11 settembre, Mohammad Atta e altri Arabi salgono a bordo degli aerei dell'American Airlines e dell'United Airlines seguendo le istruzioni di uomini della CIA o dell'FBI. Atta e gli altri, alcuni di loro registrati dalle telecamere di sicurezza dell'aeroporto, verranno più tardi indicati come "i dirottatori".

    I quattro aerei di linea civili decollano:

    AA Flight 11, un Boeing 767, decolla dall'Aeroporto Logan, Boston, alle 7:09, diretto a Los Angeles, con un numero di passeggeri compreso tra 76 e 81 (circa il 39% della sua capacità) e 11 membri dell'equipaggio. (Questo è l'aereo che, secondo la storia ufficiale, urta la Torre Nord).

    AA Flight 77, un Boeing 757, parte dall'aeroporto di Dulles, nel Nord della Virginia, alle 8:10, diretto a Los Angeles, con un numero di passeggeri tra 50 e 58 (circa il 27% della sua capacità) e 6 membri d'equipaggio. (Questo è l'aereo che è ritenuto aver colpito il Pentagono).

    UA Flight 175, un Boeing 767, decolla dall'Aeroporto Logan, Boston, alle 8:13, diretto a Los Angeles con 47-56 passeggeri (circa il 26% della sua capacità) e 9 membri d'equipaggio. (Questo è l'aereo che si ritiene aver urtato la Torre Sud).

    UA Flight 93, un Boeing 757, con decollo previsto dall'aeroporto Newark Airport alle 8:01 per San Francisco, è in ritardo e decolla alle 8:41, con un numero di passeggeri compreso tra 26 e 38 (circa il 16% della sua capacità) e 7 membri d'equipaggio (Questo è l'aereo che si schiantava in Pennsylvania.)

    Lo Pseudo Volo 175 decolla dalla sua base militare, sotto controllo remoto, e viaggia fino ad intercettare la rotta dell'UA Flight 175. Gli operatori radar che seguono la traccia dell'UA Flight 175 vedono comparire due punti.

    Una mezz'ora dopo la partenza, i piloti dei 4 aerei civili sono informati via radio che gli Stati Uniti sono sotto attacco e vengono invitati a chiudere i loro trasmettitori e ad atterrare in una base militare in qualche Stato del Nord-Est.

    I piloti obbediscono e cambiano la rotta secondo le direttive ricevute.

    Lo Pseudo Volo 175 cambia rotta e si dirige verso New York. Gli operatori radar si convincono che l'UA Flight 175 stia ora volando verso Manhattan.

    I passeggeri sul volo UA Flight 93 sono portati a credere di essere stati dirottati, e vengono invitati ad usare i loro cellulari per avvertire i famigliari (costruendo così quella falsa prova che sarà usata per sostenere la versione ufficiale).

    I jet militari decollano sotto controllo remoto e (forse, dopo aver intercettato la rotta dell'AA Flight 11 per confondere gli operatori radar) si avvicinano alla Torre Nord alle 8:45, sparano missili verso la Torre, per poi schiantarsi contro di essa, facendo detonare gli esplosivi in precedenza posti nell'edificio.
    (George W. Bush osserva l'impatto sulla televisione a circuito chiuso mentre si trova alla Scuola in Florida.)

    Lo Pseudo Volo 175 si avvicina a Manhattan sotto controllo remoto e si schianta nella Torre Sud alla 90. I suoi controllori, non abituati a guidare in modo remoto aerei di 100 tonnellate come il Boeing 767, sbagliano quasi il bersaglio, riuscendo comunque a colpire la Torre d'angolo. La maggior parte del carburante dell'aereo passa attraverso l'angolo dell'edificio ed esplode in una palla di fuoco al di fuori dello stesso. (L'avvicinarsi del Boeing 767, l'impatto e la palla di fuoco vengono ripresi da molte telecamere.)

    George W. Bush annuncia alla nazione di aver fatto alcune telefonate e quindi va a nascondersi per otto ore. Egli non è capace di organizzare un'azione difensiva, ad esempio ordinando ai jet delle Forze Aeree Americane posti nelle basi vicino a Washington di decollare per andare ad intercettare gli altri due aerei (creduti dirottati) ancora in volo.

    Nessun altro ufficiale delle Forze Aeree ordinò ai caccia di intercettare gli aerei. Intercettatori sono finalmente in volo un'ora dopo che il primo aereo commerciale aveva abbandonato la propria rotta e 45 minuti dopo l'impatto contro la Torre Nord.

    Il caccia F-16 (vedi 1. sopra), sotto controllo remoto, vola ad alta velocità verso Washington (forse dopo aver attraversato la rotta dell'AA Flight 77), discende quasi al suolo, mettendosi in orizzontale verso il Pentagono, spara un missile che produce una grande esplosione sulla parete esterna del Pentagono, quindi si schianta nella costruzione (alle 98), e il suo motore penetra parecchi anelli all'interno del Pentagono.

    Nella teoria alternativa il Pentagono viene colpito da un missile cruise AGM-86C.

    Esso attraversò parecchi anelli del Pentagono, creando in ciascuna parete che attraversava un buco progressivamente più grande. ….Quando attraversò il primo anello del Pentagono, l'oggetto sprigionò un incendio improvviso e gigantesco. Chi c'era dietro gli attacchi dell'11 Settembre?


    Nel frattempo (all'incirca fra le 9:15 e le 9:45) tutti gli aerei dell'American e dell'United Airlines erano atterrati alla base militare verso cui erano stati diretti. I 199 (cifra fornita successivamente) passeggeri e gli equipaggi dei voli AA Flight 77, AA Flight 11 e UA Flight 175 vengono trasferiti sull'UA Flight 93, dove si uniscono agli altri 33 passeggeri e equipaggio, presenti sull'UA Flight 93, per un totale di 232 persone. Esplosivi vengono caricati a bordo dell'aereo.

    La Torre Sud collassa (alle 99) mediante una demolizione controllata, 56 minuti dopo l'impatto.

    Tra le 10:00 e le 10:15 l'UA Flight 93 decolla dalla base militare (o sotto controllo remoto o sotto il controllo di un pilota ignaro del suo destino) e vola verso Washington simulando un "attacco terroristico".

    La Torre Nord collassa (alle 10:29) sotto demolizione controllata, 1 ora e 44 minuti dopo l'impatto.

    Vengono fatti detonare gli esplosivi a bordo dell'UA Flight 93 o l'aereo è abbattuto da un missile sparato da un caccia F-16, sopra la Pennsylvania (alle 107, circa 2 ore dopo il suo decollo dall'Aeroporto di Newark).

    Membri della polizia di stato della Pennsylvania hanno affermato che i detriti dell'aereo erano stati rinvenuti fino a otto miglia lontano dal punto dello schianto in una comunità residenziale [Indian Lake] dove i giornali locali avevano riportato testimonianze di cittadini che avevano affermato di aver visto sia un secondo aereo nella zona [l'F-16] che detriti in fiamme che cadevano dal cielo. Reuters, 13 Settembre, come riportato in Domande preoccupanti in tempi preoccupanti

    Tutti i passeggeri e gli equipaggi dei quattro aerei "dirottati" compresi forse quei 34 (non nella lista) passeggeri (tra cui Mohammad Atta) che presero parte all'operazione, vengono in questo modo eliminati.


    La parete esterna del Pentagono, dove è avvenuto l'impatto, viene indotta al collasso (così da non rendere più visibile la piccola apertura nella parete causata dall'impatto dell'oggetto contro il Pentagono).

    Intorno a mezzogiorno, i media cominciano a far circolare la storia che questo "attacco terroristico" era stato organizzato da Usama bin Laden.

    Intorno alle 17 l'edificio noto come WTC 7 collassa in modo controllato.

    Ingannato dai media, il pubblico Americano, offeso e sotto shock, chiede vendetta contro gli organizzatori, che ritiene siano fondamentalisti Musulmani Arabi.

    George W. Bush annuncia la sua "Guerra al Terrorismo" e il Pentagono dà il via ai suoi già preparati piani di attacco all'Afghanistan (sotto l'egida degli interessi Americani per il petrolio).
    Naturalmente, alcuni dettagli di questo resoconto potranno rivelarsi sbagliati, ma complessivamente esso appare come la più probabile spiegazione degli eventi dell'11 Settembre e (al contrario della storia ufficiale) è in accordo con tutte le evidenze e non sembra avere contraddizioni.

    Solo un'inchiesta indipendente e completa su ciò che accadde l'11 Settembre potrà rivelare la verità, ma l'amministrazione di Bush (impaurita delle conseguenze che deriverebbero da una opinione pubblica americana consapevole di ciò che è accaduto e di chi vi era dietro) ha fatto di tutto per impedire lo svolgimento dell'inchiesta.

    --------------------------------------------------------------------------------
    La CIA ha sempre sostenuto di non aver mai assassinato un cittadino Americano sul suolo Americano. Se l'ostinazione di Eric Olson, nel cercare di scoprire ciò che realmente accadde al padre [Dr Frank Olson, uno scienziato dell'Esercito Americano], e le capacità investigative del pubblico ministero, Saracco, dimostreranno che si tratta di una bugia, questo rappresenterà l'inizio della fine dell'Agenzia.
    THE OLSON FILE: Un segreto che potrebbe distruggere la CIA

    Così, se si dimostrerà che la CIA è coinvolta nell'assassinio di circa 200 passeggeri (per lo più cittadini Americani) dei quattro aerei Boeing, che sono morti quando l'UA Flight 93 è esploso nei cieli della Pennsylvania, allora l'Agenzia avrà chiuso.






    --------------------------------------------------------------------------------

    D'altra parte, i cospiratori comprarono "put option" (=opzioni di vendita di azioni) di compagnie le cui azioni sarebbero state influenzate negativamente dagli eventi, come le compagnie delle linee aeree di cui si pensava sarebbero stati dirottati gli aerei.
    La loro intenzione era di mettere a segno un colpo in Borsa, acquisendo il diritto a vendere le azioni di queste compagnie ad un prezzo che essi conoscevano essere molto più alto del prezzo che avrebbero avuto a mercato aperto (dopo l'attacco dell'11 Settembre i prezzi crollarono).


    6-7 Settembre 2001: 4.744 "put option" (una speculazione di chi scommette che il mercato crollerà) sono acquisite sulle azioni dell'United Air Lines in confronto alle sole 296 "call option" (=opzioni di acquisto; speculazione che il mercato salirà). Questo rappresenta un drammatico e abnorme incremento nelle vendite di put option.

    Molte delle opzioni di vendita sulle United Air Lines sono state comprate attraverso la Deutschebank/AB Brown, un'impresa diretta fino al 1998 dall'attuale Direttore della CIA, A.B. "Buzzy" Krongard. I dettagli nascosti del Commercio Interno Criminale portano direttamente agli alti gradi della CIA
    Nonostante un'inchiesta della SEC (Commissione di controllo sui titoli e la borsa), le identità di coloro che comprarono le "put option" non sono state ancora rivelate.

  6. #16
    kalashnikov47
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    Credo che queste spiegazioni siano più che plausibili.

  7. #17
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    Veramente, se io fossi una persona che non sospetta niente (cioè appartenente al piattume borghesoide mangiaTG), dopo la trasmissione sarei ancora più convinto che un aereo si è abbattuto realmente sul pentagono (naturalmente so che è un autoattentato e sono con Blondet).

    Era (come molti di voi sanno) una trasmissione-farsa, impostata in modo da screditare Blondet, ma non dando risalto a Panella, bensì limitando lo stesso Blondet.

    1: orario di inizio della trasmissione "Enigma"(di cui tra l'altro ricordo frequenti prime serate) adatto a sofferenti d'insonnia (24, anche se era prevista per le 23.45).

    2: tempi ristrettissimi (40 minuti di trasmissione!) e taglio netto di ogni intervento di Blondet (a cui posso far notare la mancanza di incisività negli interventi e un'oratoria approssimativa), con un susseguirsi di arrampicate sugli specchi del presentatore alla media di una ogni due minuti e mezzo (per non parlare di Padella).
    3: presentazione dei libri dei due autori completamente "di parte": inquadratura da lontano del libro di Blondet, senza citazione del titolo ("Colpo di stato in usa", troppo esplicativo ovviamente), sottolineatura dell'opera di Padella con citazione del titolo da parte del presentatore.

    4: verità scomode dette da Blondet continuamente attaccate, come se riguardassero personalmente gli interlocutori (e in effetti...).

    Morale: ascolto approssimativo: 5.000 persone in tutta itaglia (di cui 3.500 insonni e 1.500 già al corrente di tutto).

    Ma soprattutto: è stato consentito a Blondet di apparire in tv (benchè trattato come una chiromante di napoli in onda alle 3 di notte) e quindi si è zittita in modo "democraticissimo" ogni sua pretesa di libertà espressiva.

    Se qualcuno ancora non era convinto, ora si può dire: siamo in un regime.

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da KriegerfurPDN

    Se qualcuno ancora non era convinto, ora si può dire: siamo in un regime.
    Analisi ineccepibile

  9. #19
    stellarossa1959
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    Citazione Originariamente Scritto da KriegerfurPDN
    Veramente, se io fossi una persona che non sospetta niente (cioè appartenente al piattume borghesoide mangiaTG), dopo la trasmissione sarei ancora più convinto che un aereo si è abbattuto realmente sul pentagono (naturalmente so che è un autoattentato e sono con Blondet).

    Era (come molti di voi sanno) una trasmissione-farsa, impostata in modo da screditare Blondet, ma non dando risalto a Panella, bensì limitando lo stesso Blondet.

    1: orario di inizio della trasmissione "Enigma"(di cui tra l'altro ricordo frequenti prime serate) adatto a sofferenti d'insonnia (24, anche se era prevista per le 23.45).

    2: tempi ristrettissimi (40 minuti di trasmissione!) e taglio netto di ogni intervento di Blondet (a cui posso far notare la mancanza di incisività negli interventi e un'oratoria approssimativa), con un susseguirsi di arrampicate sugli specchi del presentatore alla media di una ogni due minuti e mezzo (per non parlare di Padella).
    3: presentazione dei libri dei due autori completamente "di parte": inquadratura da lontano del libro di Blondet, senza citazione del titolo ("Colpo di stato in usa", troppo esplicativo ovviamente), sottolineatura dell'opera di Padella con citazione del titolo da parte del presentatore.

    4: verità scomode dette da Blondet continuamente attaccate, come se riguardassero personalmente gli interlocutori (e in effetti...).

    Morale: ascolto approssimativo: 5.000 persone in tutta itaglia (di cui 3.500 insonni e 1.500 già al corrente di tutto).

    Ma soprattutto: è stato consentito a Blondet di apparire in tv (benchè trattato come una chiromante di napoli in onda alle 3 di notte) e quindi si è zittita in modo "democraticissimo" ogni sua pretesa di libertà espressiva.

    Se qualcuno ancora non era convinto, ora si può dire: siamo in un regime.
    A me è parso che Augias parteggiasse per le tesi di Blondet. Che poi Blondet o Giulietto Chiesa siano ospiti indesiderati nelle TV, è un altro discorso.

  10. #20
    kalashnikov47
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    «Enigma», il cappello e il coniglio
    Maurizio Blondet
    14/07/2006
    Uno dei pochi resti metallici trovati sul prato antistante il Pentagono.Molti lettori mi hanno scritto a proposito della mia comparsata ad «Enigma»: chi congratulandosi, chi esprimendo disagio, chi facendo domande.
    Ringrazio tutti.
    So di essere andato così così.
    Non sono tanto bravo né pronto a ribattere: mancanza di esercizio.
    Si tenga presente che la trasmissione era «prefabbricata» per i tre quarti dei suoi 55 minuti; per il dibattito ne sono rimasti una decina da dividere fra me a Paolo Panella, giornalista de Il Foglio.
    Infine, ero ben cosciente che la «nostra» tesi - complotto americano, auto-attentato - era assolutamente insolita per la massima parte degli ascoltatori che hanno sentito solo la tesi ufficiale, e ciò che non è familiare non viene compreso, anzi irrita (anche certi miei lettori si irritano di tesi insolite che espongo, per il solo fatto che le sentono per la prima volta).
    Ciò avviene specialmente in TV, dove in generale le cose complesse e nuove, che richiedono spiegazioni e delucidazioni piuttosto lunghe, semplicemente non «passano».
    Considero già un miracolo aver esibito il frontespizio del documento del PNAC, «Rebuilding the american defense» del settembre 2000, dove lo Stato Maggiore dei neoconservatori auspicava «una nuova Pearl Harbor», e di essere riuscito a nominare fra i firmatari del documento Paul Wolfowitz e Dov Zakheim, due che presto sarebbero stati viceministri al Pentagono, per poi andarsene poco dopo l'11 settembre 2001 a «missione compiuta».



    Anche se dubito che ascoltatori comuni abbiano capito qualcosa, e se ammetto di non aver saputo rispondere alla svalutazione della notizia che ha dato non solo Panella, ma anche Augias. Non mi aspettavo, confesso, osservazioni così vacue (tipo: «Beh, sono cose che si dicono…»), e ovviamente non c'era tempo di spiegare che quei viceministri sono persone importanti, che avevano i mezzi e il potere per attuare i loro piani, e non dei conversatori da caffè.
    Stessa cosa a proposito dell'ammiraglio Lemnitzer, quel capo di Stato Maggiore che propose a Kennedy, nel 1962, di abbattere un aereo passeggeri, darne la colpa a Fidel Castro e avere il pretesto di invadere Cuba.
    Non mi aspettavo da Augias (che pure non è di quelli che credono alla tesi ufficiale) la notazione che la CIA progettò di avvelenare la barba di Fidel… non ho avuto la prontezza di sottolineare che una cosa sono vaghi progetti, un'altra una proposta di Stato Maggiore, operativa e concreta a tal punto che fu sottoposta a McNamara il 13 marzo 1962: McNamara era allora il ministro della Difesa; avesse dato il suo placet l'operazione sarebbe partita.
    Come farlo capire?
    Ho perso un'occasione anche quando Panella è saltato fuori con la sua teoria: sì, gli USA non hanno raccontato la verità, ma solo per nascondere un errore; sul Pentagono hanno tirato un missile, un missile inteso a colpire l'aereo e che è finito per sbaglio dove non doveva, sparendo insieme al Boeing in una nuvola di fuoco, entrambi vaporizzati.
    Potevo almeno dire che la sua teoria non solo cambiava le carte in tavola, ma che era più cervellotica di tutte le più assurde teorie complottiste mai elaborate.



    Non mi è venuto in mente per tempo.
    E' quel che i francesi chiamano «l'esprit d'escalier»: le battute di spirito che ti vengono in mente a dibattito finito, mentre sali le scale di casa.
    Ma qui, ora, mi preme dare due risposte.
    Una ad un lettore che mi accusa bonariamente di non aver mai pronunciato la parola «Israele».
    L'avessi fatto, avrei offerto l'occasione per farmi bollare al solito di antisemita, magari negazionista dell'olocausto - Panella non aspettava altro - e dunque per chiudermi la bocca, senza modo né tempo di replicare.
    L'altra risposta, la devo a molti che sono stati colpiti dall'ultima domanda di Panella: chi non crede che sul Pentagono sia finito un aereo, deve spiegare dove sono finiti i passeggeri del volo 77.
    La questione ha fatto breccia.
    Già: dove sono finiti i passeggeri?
    Dov'è finita Barbara Olson, nota giornalista TV, nonchè moglie del «solicitor general»
    Theodore Olson?
    Proverò a dirlo.
    Ma anzitutto, voglio avvertire che la domanda stessa è capziosa.
    Poniamo di essere davanti a un prestigiatore che tira fuori il coniglio da un cappello, poi lo fa sparire con un gioco di mani.
    Noi diremo che c'è un trucco.



    Ora, Panella ci ribatterebbe: se credete ad un trucco, spiegateci allora dov'era il coniglio prima, e dov'è adesso.
    Non lo sappiamo.
    E' il prestigiatore che lo sa, è lui che conduce il gioco e che si è esercitato a farlo alla perfezione. Tutto ciò che possiamo dire noi spettatori, è che il trucco c'è: perché i conigli non escono dai cappelli, e non scompaiono in scatole magiche.
    Dell'11 settembre, noi che non crediamo alla tesi ufficiale non abbiamo i dati tecnici.
    Non siamo in grado di sapere come la trama sia stata congegnata veramente, perché il Pentagono e i congiurati che hanno architettato il mega-attentato hanno avuto il tempo e tutti i mezzi per attuarlo. Molti mezzi non riusciamo nemmeno a immaginarli: basti dire che il Pentagono ha fondi neri e spese non contabilizzate, spesso indicate come sprechi, pari a 1,6 miliardi di dollari l'anno.
    Il Pentagono dispone inoltre di corpi speciali abituati a condurre operazioni sporche molto complesse e malvagie, e su cui i partecipanti sono abituati a tener la bocca chiusa, legati dal segreto militare.
    Il Pentagono dispone di «contractors» che tengono il segreto e fanno le operazioni tecniche richieste.
    Uno di questi è appunto Dov Zakheim, che nella vita privata possiede una ditta, la System Planning Corporation, la quale vanta nel suo sito internet un apparato capace di teleguidare da terra fino a otto velivoli contemporaneamente, e lavora per l'aeronautica.



    E si sa che Zakheim da vice-ministro, mandò molti Boeing ad una base vicina alla sua ditta per farli trasformare in aerei-cisterna per i rifornimenti in volo dei caccia.
    La sola cosa che sappiamo è che la tesi ufficiale contiene delle menzogne.
    No, non si può frequentare una scuola di volo da turismo e poi pilotare un Boeing.
    Altrimenti non si capirebbe perché l'Alitalia, quando deve far passare i suoi piloti (già esperti) dal Boeing all'Airbus, li fa addestrare per mesi in simulatori di volo costosissimi; basterebbe mandarli alle scuole di volo in Florida, con un bel risparmio.
    No, piloti della domenica non possono pilotare un Boeing a tutta velocità a pochi metri dal suolo (il carrello esce automaticamente, provocando turbolenze che terrorizzano un guidatore di Cessna da turismo); per acquistare quella capacità, piloti militari a bordo di caccia - molto più maneggevoli, come una Ferrari rispetto a un pulmann - si esercitano continuamente e a lungo, e con rischio personale elevato.
    No, un grande aereo di linea non si vaporizza nell'impatto con un edificio.
    Specie le ali e l'impennaggio di coda, che sono leggeri scatolati di alluminio, non penetrano nel cemento armato come coltelli nel burro: almeno quelle parti dovrebbero essere rimaste sul prato, che invece è verde e intatto come il giardino dell'Eden.
    Insomma, possiamo dire: c'è il trucco.
    Per il resto, possediamo solo poche tessere di un mosaico vasto e complicato.
    Possiamo riempire quei vuoti, ma non con fatti, bensì con ipotesi.
    Sul caso dell'aereo del Pentagono, la nostra ipotesi è che non ci sono stati veri voli commerciali, e nemmeno veri passeggeri, ma solo liste false di nomi.
    Perché possiamo dirlo?



    Perché nel documento-proposta che l'ammiraglio Lemnitzer presentò a Kennedy e McNamara nel '62, scrisse nero su bianco che le forze armate USA erano in grado di far decollare «un esatto duplicato di un aereo civile di linea» e «a un momento dato riempire l'aereo duplicato di passeggeri selezionati, imbarcati sotto nomi falsi».
    Dopodichè «il volo avrebbe dovuto essere convertito in un drone» - ossia in un velivolo senza pilota, teleguidato da terra, e infine distrutto «con un segnale-radio».
    Non capiamo completamente cosa ciò significhi.
    Ma la cosa era già tecnicamente possibile nel 1962, e da allora l'avionica ha fatto passi da gigante, e così la messa a punto del progetto.
    Secondo noi, gli aerei dell'11 settembre erano appunto «duplicati» dei voli civili, e infatti diversi testimoni di New York, fra cui giornalisti in diretta dei network, hanno gridato che i due aerei sulle Tower non avevano finestrini, che «non erano American Airlines», bensì velivoli grigi (il classico grigio-militare) e senza le insegne della compagnia sulla coda e sui fianchi.
    Insomma, sono quasi sicuro che non c'erano passeggeri su quegli aerei.
    Ma questa è appunto un'ipotesi: un disegno ipotetico, come quelli che fanno gli archeologi per completare il vuoto in un antico mosaico che il tempo ci ha restituito danneggiato.

    E' importante distinguere bene, specie in pubblico, i fatti certi - pochi - gli indizi - non pochissimi - dalle ipotesi.
    Anzi, in pubblico ho appreso che non bisogna lasciarsi tentare a parlare delle ipotesi.
    Perché c'è sempre un «esperto pilota» pronto a giurare che chi sa pilotare un Cessna può pilotare un B-757, e un «ingegnere» che giurerà, per smentirvi, che l'alluminio si vaporizza, che l'acciaio viene reso pastoso da un incendio di un'ora, che due grattacieli colpiti lateralmente è «normale» che cadano verticalmente… e in TV, vi fanno passare facilmente da complottisti stupidi.
    Perché la gente non sa nulla di ciò di cui parlano gli «esperti», e non sa che «esperti» a pagamento se ne trovano parecchi.
    Ecco perché è meglio non parlare di ipotesi, ma solo dei fatti, anche pochi.
    Meglio dire che non si sa, delle cose che non sappiamo.
    Eì andata così così, ad Enigma.
    Ma poteva andarmi peggio.
    Potevo essere triturato dentro una trappola.
    La trappola non c'era.
    E' già molto, credete.

    Maurizio Blondet

 

 
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