TORINO - Un pezzo della vecchia Juve che vinceva pulito, Marco Tardelli, è anche un pezzo della nuova Juve che sta provando a ripulirsi. Fa parte del Consiglio d'amministrazione, è uno dei dirigenti che dovranno scalare la montagna dalla B e da meno trenta (forse). Ma adesso è soprattutto uno juventino che si chiede alcune cose e altre non le capisce, o forse le capisce troppo bene.
Tardelli, cos'è che non torna?
"Parlandone dopo qualche ora di riflessione, e con maggiore freddezza, a me questa sentenza sembra squilibrata. Perché punisce troppo i club e poco o nulla le persone. E tra i club, ne punisce molto o moltissimo alcuni, e quasi non ne punisce altri".
La Juve due volte in B, il Milan invece resta in A.
"Ecco una cosa che non comprendo. Lungi da me voler difendere Moggi e Giraudo, ma per loro c'è la proposta di radiazione, per altri appena un anno di inibizione".
Facciamo qualche nome.
"Perché, non si è capito?"
Quale verdetto le sarebbe sembrato più giusto?
"Tutti in B, senza penalizzazioni. Oppure tutti penalizzati, però in A. Al contrario, pagano i tifosi che non c'entrano niente".
Se lei fosse stato un giudice?
"Certi personaggi li avrei radiati. Via, in massa. Cacciati per sempre dallo sport, non solo dal calcio. Vedrete, invece, che tra un po' torneranno in tanti. Escono dalla porta e rientreranno dalla finestra. Perché, questa sentenza, le finestre le lascia quasi tutte aperte".
C'è ancora l'appello.
"E io sono sicuro che avremo più serenità di giudizio".
Si può parlare di sentenza esemplare?
"Direi piuttosto emotiva, e un po' frettolosa. Nessuno può negare che la Juventus abbia ammesso una parte di colpa, giudicando equa la retrocessione in B: ma non certo con trenta punti di penalizzazione. E sono stati cambiati tutti i dirigenti: ci aspettavamo più comprensione da parte della corte".
Berlusconi ha reclamato i vostri due scudetti e ha parlato di sentenza politica.
"A volte, agitare i fantasmi premia. Vi pare giusto che il Milan possa disputare la Coppa Uefa? A me no. In quanto agli scudetti, ci sono altri che li vorrebbero".
L'Inter?
"Mancini, sì, mi sembra abbia detto qualcosa del genere. E anche Moratti".
Concorderà però che non si possono mettere sullo stesso piano le responsabilità di Moggi e quelle di un ristoratore addetto ai guardalinee.
"Allora: mandano la Juve in B con un handicap di trenta punti mentre il Milan resta in A, le tolgono due scudetti, radiano Moggi e Giraudo. Cos'altro?"
Questo verdetto salva il sistema?
"Manco per niente: non lo salva e non lo cambia. Il calcio dev'essere ripulito, e per pulire bisogna prima punire. Qui, invece, si condanna e basta. Forse cambierà lo spettacolo, però continueranno a recitarlo gli stessi attori".
Lo scandalo l'ha sorpresa?
"Non raccontiamoci balle. Tutti sapevano tutto da anni, compresi i controllori e i controllati".
Gli arbitri e i designatori: colpiti troppo poco?
"Poco? Direi strapoco! Con tutto quello che si è letto nelle intercettazioni, c'è gente che dovrebbe essere allontanata dal calcio per sempre. Lo ripeto: esiste una sproporzione enorme tra le pene per le società e quelle per i veri colpevoli, cioè le persone. Spero che in appello si inasprisca qualcosa e si attenui qualcos'altro".
Qualche idea?
"C'era un nome da colpire di più, un nome su tutti, e invece non è stato quasi colpito".
Adesso cosa si può dire ai tifosi juventini?
"Di stare zitti e andare avanti, accettando qualunque cosa senza combinare nulla di sciocco. Non si devono aggiungere errori a errori".
Riuscirete a trattenere i vostri campioni anche in serie B?
"Io ragiono, ho giocato al calcio e penso che sarebbe ingiusto oltreché impossibile chiedere di restare a chi non se la sente. Solo Del Piero ha detto che rimarrà, perché aveva già deciso".
Dunque, addio a Buffon, a Cannavaro, a Zambrotta?
"Come si fa ad andare da un campione del mondo e dirgli che se non accetta la B è un traditore? Assurdo. E' giusto che ognuno decida in base a quello che ha nel cuore, senza ricatti emotivi".
Il mondiale c'entra qualcosa?
"E' un'altra storia, non confondiamo. E nessuno nomini mai più la parola amnistia".
Cosa pensa del giustizialismo?
"Non m'interessa, e comunque c'è ancora un'inchiesta in corso. Io vorrei pulizia, ma anche l'equilibrio e il rispetto della logica. Invece qui paga soprattutto la Juventus".
Tardelli, qual è la morale della favola?
"Direi che questa è una favola senza morale".