Cassazione
Lunedí 17.07.2006 18:05
Nuova sentenza della Cassazione: epitetare qualcuno come "frocio" è reato, dal momento che questo termine ha un intento senz'altro ingiurioso. La Suprema Corte ha così annullato una sentenza del giudice di pace di Teramo che aveva assolto un uomo che nel 2005 aveva chiamato in questo modo un conoscente ed era stato denunciato.
Dopo la sentenza, la parte lesa aveva chiesto il ricorso per cassazione. La Quinta Sezione penale gli ha dato ragione stabilendo che il giudice di pace "ha edulcorato e svalutato la portata lesiva della frase pronunciata dall'imputato".
Questo perché il magistrato abruzzese aveva deciso in maniera contraria "alla logica ed alla sensibilità sociale che ravvisa nel termine 'frocio' un chiaro intento di derisione e scherno espresso in forma graffiante". Adesso gli atti tornano a Teramo perché il giudice riesamini la vicenda.