La proletarizzazione che persegue la sinistra

[Bianca Zucchero]

I metalmeccanici con l'ultimo aumento contrattuale hanno aumentato il loro potere d'acquisto rispetto a 10 anni fa (fonte: Il Manifesto, ma lo si ricava anche dagli studi della Ires).

E questo che c'entra?
Ieri il tg3 diceva che il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti è sceso di circa un migliaio di euro...
Maria Latella del Corriere qualche giorno fa rispondeva giustamente che a fronte delle corporazioni che sono state oggetto del decreto sarebbe forse bene gettare un occhio ai grandi managers che non pagano mai per nulla neanche se le aziende che gestiscono vanno male premiati sempre e comunque con succose stock options..
Ecco c'è un certo servilismo che fa si che non si rivolga mai lo sguardo ai potenti ma appunto più in basso scannandosi comunque tra i meno protetti (rispetto a quelli).
Il cittadino che va alla posta se la prende con lo sportellista mica col dirigente....
Così io dovrei inneggiare per Bersani che ha fatto il decreto oggi per attenuare gli effetti della stangata prossima ventura ignorando che una legge sul controllo dei bilanci delle grandi aziende l'hanno presentata non più di due anni fa (soprattutto per poter denunciare che il governo Berlusconi non la voleva e tralasciando il non indifferente "dettaglio" che quando governavano loro si erano ben guardati dall'approvarla e proporla una legge cosi!), quando tutti i buoi erano fuggiti ed i piccolissimi azionisti di Parmalat, Cirio e tanti altri c'avevano rimesso un sacco di soldi!
E con chi se la va a prendere il rifondarolo? Ma con i piccoli azionisti, mica con Bersani!

[mat kava]

E questo che c'entra?
Ieri il tg3 diceva che il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti è sceso di circa un migliaio di euro...

Rispetto a?

[bsiviglia]

Al solito devii la discussione: qui si discute del decreto Bersani? A me quello sta bene. Se c'è una discussione dove si discute, per esempio, della legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio (che è ovviamente contro i piccoli azionisti) io dico che il governo fa malissimo a non porre all' ordine del giorno di abrogarla ìimmediatamente. Questo però non vuol dire che io debba sostenere che i privilegi corporativi e feudali di avvocati, notai, farmacisti e assicurazioni debbano essere mantenuti.

[Bianca Zucchero]

Al solito devii la discussione: qui si discute del decreto Bersani? A me quello sta bene. Se c'è una discussione dove si discute, per esempio, della legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio (che è ovviamente contro i piccoli azionisti) io dico che il governo fa malissimo a non porre all' ordine del giorno di abrogarla ìimmediatamente. Questo però non vuol dire che io debba sostenere che i privilegi corporativi e feudali di avvocati, notai, farmacisti e assicurazioni debbano essere mantenuti.

Ma sai leggere?!
Gli altri spero di si!
La discussione verteva sull'articolo di Cazzullo sul rischio di proletarizzazione che si può avere se si liberalizzano senza governarli certi processi (che poi è la logica del massimo ribasso senza considerare "come" si ottengono certi risultati: con la precarizzazione del lavoro, l'aumento degli incidenti sul lavoro, le minori cautele, ecc!
Insomma la logica liberista di mercato rispetto alla quale mi rendo conto che i rifondaroli di oggi si inchinano. Mi giunge nuova la cosa pur non avendo mai fatto granché politicamente (e non solo in quanto a chiacchiere) per contrastarla!
Pare che su questo tu non abbia nulla da dire.
Prendiamo atto...

[Bianca Zucchero]

Rispetto a?

Su questo hai ragione. Ho sentito la concllusione della notizia ma ritengo nell'ultimo anno.

[mat kava]

Su questo hai ragione. Ho sentito la concllusione della notizia ma ritengo nell'ultimo anno.

Lo chiedo perchè è un argomento che mi sta particolarmente a cuore e purtroppo di centri di analisi improntati al potere d'acquisto per classi in Italia ce ne sono due o tre, l'unico decente è l'IRES che però è della CGIL quindi parecchio "partigiano".
Vedrò di cercare maggiori info.

[Bianca Zucchero]

Lo chiedo perchè è un argomento che mi sta particolarmente a cuore e purtroppo di centri di analisi improntati al potere d'acquisto per classi in Italia ce ne sono due o tre, l'unico decente è l'IRES che però è della CGIL quindi parecchio "partigiano".
Vedrò di cercare maggiori info.

Comunque si può chiedere alla redazione del TG. Credo sia tg3@rai.it

[Bianca Zucchero]

Il tema proposto riguarda i tassisti che, a mio parere, hanno privilegi corporativi e feudali, cose che la sinistra non è certo tenuta a difendere.

Ed infatti nessuno li vuole difendere.
Naturalmente se di questi fossi beneficiata tu, te ne libereresti senza una protesta, francescanamente (visto che sei di sinistra)....
Peraltro l'articolo in questione evidenziava come in tutto il mondo (a differenza che da noi) il tassista sia un mestiere da poveraccio, da immigrato (eritreo a New York, marocchino a Parigi, ecc.), una volta si sarebbe detto "proletario".
Ora che per liberalizzare sul modello americano si arrivi a questa (ed è un rischio che possono correre tante categorie non necessariamente di "corporazioni") estensione non mi pare sia un progresso particolarmente appetibile.
Poi stiamo discutendo sul nulla perché l'articolo è già vecchio. Bersani se le è già calate le braghe ed i tassinari possono stare tranquilli...

[bsiviglia]

Ma sai leggere?!
Gli altri spero di si!
La discussione verteva sull'articolo di Cazzullo sul rischio di proletarizzazione che si può avere se si liberalizzano senza governarli certi processi (che poi è la logica del massimo ribasso senza considerare "come" si ottengono certi risultati: con la precarizzazione del lavoro, l'aumento degli incidenti sul lavoro, le minori cautele, ecc!
Insomma la logica liberista di mercato rispetto alla quale mi rendo conto che i rifondaroli di oggi si inchinano. Mi giunge nuova la cosa pur non avendo mai fatto granché politicamente (e non solo in quanto a chiacchiere) per contrastarla!
Pare che su questo tu non abbia nulla da dire.
Prendiamo atto...

Senti, io ho da dire che non mi sta bene che, se uno vuole fare il tassista e ha la patente adatta e la macchina, però non ha centinaia di migliaia di euro, non lo possa fare; che, se uno si laurea in farmacia e non ha il padre farmacista (o le solite centinaia di migliaia di euro) non possa aprire una farmacia; che esista una figura come il notaio di cui si potrebbe benissimo fare a meno e che ai cittadini venga imposto di usufruirne, pagando tariffe salatissime, anche contro la loro volontà ecc... A te vanno bene queste gabelle e imposizioni? A me no. Quanto al mercato: sì, preferisco il mercato e la concorrenza rispetto al feudalesimo baronale, è comunque un passo avanti e almeno dà un minimo di garanzie a un giovane che vuole lavorare di avere qualche opportunità in più, anche se non ha privilegi di casta corporativi in famiglia che si trasmettono per via ereditaria e impediscono ad altri cittadini di accedere a quel lavoro. Di fronte all' ancien regime di Luigi XIV, preferisco la Repubblica.

[mat kava]

Comunque si può chiedere alla redazione del TG. Credo sia tg3@rai.it

E' probabile si riferisca alle previsioni del 2006 rispetto al 2005.
Il 2005 come anno ha visto un aumento percentuale del potere d'acquisto (+3,1 retribuzioni lorde vs. +2,2 prezzi al consumo) che non si vedeva dal 1988 (7,1 vs 5,9).

Edit: ovviamente mi riferisco alle retribuzioni del lavoro dipendente.