PER LA RICOSTITUZIONE DELL'UCN - Unione dei Comunisti Nazionalitari

[Dr. Jeckyll]

Nel biennio 2000/01, la rivista Comunitarismo dette vita ad una organizzazione denominata UCN - Unione dei Comunisti Nazionalitari.

Questa esperienza si è esaurita col tempo per lasciare completamente il suo spazio al miglioramento della rivista. Questo miglioramento c'è stato ed inoltre sono aumentati i consensi verso le nuove tesi portate avanti dal progetto Comunitarista della rivista Comunitarismo.

Io credo che sia giunto il momento di riportare in auge l'UCN come forma minima di organizzazione, volta a raggruppare tutti coloro i quali si trovano d'accordo con le tematiche di Comunitarismo e del Comunismo Nazionalitario.

Questo per intensificare la lotta quotidiana e di paese sul piano strettamente "militante" oltre che culturale.

L'UCN, a mio avviso, dovrà essere una organizzazione strutturata a mò di partito, ma che rinnega la pratica elettoralista e che persegua invece un'attività militante rivoluzionariamente culturale.

L'UCN, dovrà strutturarsi in sezioni, circoli o gruppi denominati. Essa firmerà manifesti, documenti, volantini, manifestazioni.

Alla base dell'adesione annuale, vi dovrà essere un tesseramento minimo, segno di appartenenza al soggetto politico in questione.
Esso svolgerà inoltre la funzione di finanziamento volontario.

La rivista Comunitarismo sarà l'organo ufficiale su cui verrà studiata ed approfondita la teoria ufficiale oltre che agli spunti ed a notizie riguardanti l'area delle attività antimperialiste.

CHIEDO A TUTTI COLORO CHE SCRIVONO E CHE SI RICONOSCONO IN QUESTO FORUM, DI ESPRIMERE LE LORO OPINIONI RIGUARDO QUESTA IDEA.

DA QUESTO DIBATTITO NASCERA' EVENTULAMENTE LO SPUNTO PER LA REDAZIONE DI UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DELL'EDITORE E DEL COMITATO DI REDAZIONE DELLA RIVISTA COMUNITARISMO.

IL VOSTRO GIUDIZIO è DUNQUE MOLTO IMPORTANTE. VI PREGO DI PARTECIPARE A QUESTA DISCUSSIONE.

GRAZIE!

[22Ottobre]

Nel biennio 2000/01, la rivista Comunitarismo dette vita ad una organizzazione denominata UCN - Unione dei Comunisti Nazionalitari.

Questa esperienza si è esaurita col tempo per lasciare completamente il suo spazio al miglioramento della rivista. Questo miglioramento c'è stato ed inoltre sono aumentati i consensi verso le nuove tesi portate avanti dal progetto Comunitarista della rivista Comunitarismo.

Io credo che sia giunto il momento di riportare in auge l'UCN come forma minima di organizzazione, volta a raggruppare tutti coloro i quali si trovano d'accordo con le tematiche di Comunitarismo e del Comunismo Nazionalitario.

Questo per intensificare la lotta quotidiana e di paese sul piano strettamente "militante" oltre che culturale.

L'UCN, a mio avviso, dovrà essere una organizzazione strutturata a mò di partito, ma che rinnega la pratica elettoralista e che persegua invece un'attività militante rivoluzionariamente culturale.

L'UCN, dovrà strutturarsi in sezioni, circoli o gruppi denominati. Essa firmerà manifesti, documenti, volantini, manifestazioni.

Alla base dell'adesione annuale, vi dovrà essere un tesseramento minimo, segno di appartenenza al soggetto politico in questione.
Esso svolgerà inoltre la funzione di finanziamento volontario.

La rivista Comunitarismo sarà l'organo ufficiale su cui verrà studiata ed approfondita la teoria ufficiale oltre che agli spunti ed a notizie riguardanti l'area delle attività antimperialiste.

CHIEDO A TUTTI COLORO CHE SCRIVONO E CHE SI RICONOSCONO IN QUESTO FORUM, DI ESPRIMERE LE LORO OPINIONI RIGUARDO QUESTA IDEA.

DA QUESTO DIBATTITO NASCERA' EVENTULAMENTE LO SPUNTO PER LA REDAZIONE DI UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DELL'EDITORE E DEL COMITATO DI REDAZIONE DELLA RIVISTA COMUNITARISMO.

IL VOSTRO GIUDIZIO è DUNQUE MOLTO IMPORTANTE. VI PREGO DI PARTECIPARE A QUESTA DISCUSSIONE.

GRAZIE!

Che posso dire...io sono quello che viene comunemente definito l'ultimo arrivato e per di più non vivo a Roma quindi non ho ancora la giusta percezione riguardo la possibile maturità del progetto comunitarista per strutturarsi in un partito o comunque almeno in un movimento in vista di una possibile strutturazione partitica. Sicuramente un partito o un movimento porta con sè una fisiologica burocratizzazione del progetto in quanto si ha bisogno di una direzione, di una segreteria e di tutti quegli organi che assicurano il buon funzionamento di qualsiasi formazione partititica o movimentista.
Detto questo non posso che essere daccordo con la proposta di Jekyll in quanto (forse per la mia formazione marxista-leninista) credo che un avanguardia rivoluzionaria abbia bisogno ad un certo punto di configurarsi in un organizzazione strutturata.
E' chiaro che una decisione di questo genere porterebbe con sè anche alcuni problemi che possono essere risolti esclusivamente se dietro al progetto comunitarsta ci fosse già una adeguata maturità ideologica (che a mio parere c'è) ed una base di consenso minima per non diventare una sorta di partito o movimento fantasma.
Sono inoltre daccordo sulla scelta di rimanere fuori dallo schema partitocratico ed elettorale in quanto credo che aldilà dei consensi il progetto comunitarista non dovrebbe perseguire progetti di democrazia rappresentativa sistemica ma al massimo progetti di democrazia collegiale ed ora come ora non credo che questo sia possibile in Italia.
Da parte mia pollice su all'idea di Jekyll quindi ma come ripeto credo che aldilà della validità soggettiva del mio giudizio sia più importante sentire il parere di chi da anni è coinvolto direttamente ed ha una visione più completa della mia.

A luta continua

[pietro]

Io mi riprometto di tornarci su in modo ponderato dopo aver sentito i pareri di altri.Non voglio influenzare la discussione che trovo molto importante e rilevante con un mio giudizio.Diciamo che dopo aver raccolto qualche parere diroì la mia.

Saluti a tutti

[Muntzer (POL)]

OMNIA SUNT COMMUNIA

Spero che questa stimolante e importante discussione cresca e possa dare importanti spunti per il documento base che sarà pronto in settembre ma credo anche che il forum non possa essere il luogo "ufficiale" per decidere la rinascita dell'UCN.

TUTTO E' DI TUTTI

[Esmor]

Ma l'associazione Socialismo e Liberazione intorno alla rivista Comunitarismo formalmente esiste ancora ?

[Dr. Jeckyll]

ma credo anche che il forum non possa essere il luogo "ufficiale" per decidere la rinascita dell'UCN.

TUTTO E' DI TUTTI

E' naturale, Compagno Muntzer! Anch'io lo credo.
Questa è solo una forma di sondaggio per "testare" le opinioni di tutti i compagni che, al di là delle proprie sfumature di pensiero, si riconoscono nell'idea del Comunitarismo, delle Comunità solidali e nel Comunismo nazionalitario.

Alla base di una seria decisione, cioè di una serissima RICOSTITUZIONE, ci dovrà essere un'incontro nazionale, di estrema importanza a cui dovremo partecipare tutti.

[22Ottobre]

E' naturale, Compagno Muntzer! Anch'io lo credo.
Questa è solo una forma di sondaggio per "testare" le opinioni di tutti i compagni che, al di là delle proprie sfumature di pensiero, si riconoscono nell'idea del Comunitarismo, delle Comunità solidali e nel Comunismo nazionalitario.

Alla base di una seria decisione, cioè di una serissima RICOSTITUZIONE, ci dovrà essere un'incontro nazionale, di estrema importanza a cui dovremo partecipare tutti.

Assolutamente daccordo su tutto. Questa discussione deve servire esclusivamente da cartina di tornasole e come punto di partenza per una più strutturata e completa riflessione sull'argomento. E' fondamentale infatti che alla base di tutto poi ci sia un incontro organizzato su scala nazionale. Non è certo questa una decisione che si può prendere su un forum.

A luta continua

[Dr. Jeckyll]

Che posso dire...io sono quello che viene comunemente definito l'ultimo arrivato e per di più non vivo a Roma quindi non ho ancora la giusta percezione riguardo la possibile maturità del progetto comunitarista per strutturarsi in un partito o comunque almeno in un movimento in vista di una possibile strutturazione partitica. Sicuramente un partito o un movimento porta con sè una fisiologica burocratizzazione del progetto in quanto si ha bisogno di una direzione, di una segreteria e di tutti quegli organi che assicurano il buon funzionamento di qualsiasi formazione partititica o movimentista.
Detto questo non posso che essere daccordo con la proposta di Jekyll in quanto (forse per la mia formazione marxista-leninista) credo che un avanguardia rivoluzionaria abbia bisogno ad un certo punto di configurarsi in un organizzazione strutturata.
E' chiaro che una decisione di questo genere porterebbe con sè anche alcuni problemi che possono essere risolti esclusivamente se dietro al progetto comunitarsta ci fosse già una adeguata maturità ideologica (che a mio parere c'è) ed una base di consenso minima per non diventare una sorta di partito o movimento fantasma.
Sono inoltre daccordo sulla scelta di rimanere fuori dallo schema partitocratico ed elettorale in quanto credo che aldilà dei consensi il progetto comunitarista non dovrebbe perseguire progetti di democrazia rappresentativa sistemica ma al massimo progetti di democrazia collegiale ed ora come ora non credo che questo sia possibile in Italia.
Da parte mia pollice su all'idea di Jekyll quindi ma come ripeto credo che aldilà della validità soggettiva del mio giudizio sia più importante sentire il parere di chi da anni è coinvolto direttamente ed ha una visione più completa della mia.

A luta continua

A parte il termine "ultimo arrivato" che garba poco al mio dizionario...

La tua riflessione invece è molto utile ed interessante. E bisognerebbe che anche altri, come te, anche se da poco nel forum o da poco "comunitaristi", dovrebbero dire un loro parere. Molto spesso i nuovi soggetti sono portatori di nuovi e interessanti spunti.

Per quanto riguarda le questioni che poni, io credo che una direzione "collegiale" sarebbe l'ideale.

E per la cronaca, anch'io non sono di Roma. Ma questo non credo sia un problema.

[Dr. Jeckyll]

scusate ho sbagliato a cliccare ed ho inserito 2 volte la mia risposta...

[Sandokan80]

Ma, io sono il penultimo arrivato, o quasi...
Non conosco bene l'ambiente comunitarista di Roma se non per fonti un po' indirette. Per esempio,, non sapevo nulla del tentativo di far nascere l'UCN e mi piacerebbe leggerne qualche documento per farmi un'idea dell'impostazione che aveva. Sarebbe anche interessante se qualche comunitarista della "prima ora" ripercorresse la storia del movimento, così anche quelli come me si possono fare un'opinione più precisa.
Tornando alla questione posta da Dr. Jeckyll, mi sembra una proposta interessante e da valutare. C'é bisogno di un qualche movimento che tenti di rompere il soffocante bipolarismo italiano. L'importante è riuscire ad evitare il rischio di rifare il solito micropartitino comunista senza possibilità di essere egemonico e destinato a perdere pezzi man mano, come sta facendo oggi Ferrando sia pur con le migliori intenzioni.
Vedremo....