A ruota libera
Camp Darby
duemila ettari
tra Pisa e Livorno
Roberta
Serdoz (*)
Appena iniziato il nuovo conflitto israelo-libanese ecco riapparire un nome: Camp Darby. La base, che è a tutti gli effetti americana anche se ospita un comando Nato, occupa circa 2mila ettari tra la provincia di Pisa e Livorno. Nessuno sa cosa succede all'interno di Camp Darby ma,
a sua importanza strategica è da tempo un fatto noto: da Camp Darby provenivano quasi tutte le munizioni, circa 4 mila tonnellate di bombe e granate, usate durante Desert Storm nel 91, compresi i proiettili d'artiglieria potenziati con uranio impoverito, e il 60% delle bombe sganciate sulla Jugoslavia nel '99.
Il ruolo strategico della
base l'ha resa di fondamentale
mportanza in tutte le opera-
zioni belliche, lecite e illecite,
compiute dagli americani negli
ultimi cinquant'anni. Da lì so-
no passate anche armi come le
"cluster bomb", le famigerate
bombe a grappolo che hanno
massacrato centinaia di perso-
ne nei villaggi iracheni; da lì si
parlò di un passaggio di armi
dirette all'Iran, mai verificato;
e ancora "accanto alle armi
Il ruolo strategicodella
base l'ha resa di fondamentale
mportanza in tutte
e operazioni belliche, lecite
e illecite, degli americani
convenzionali sarebbero custo-
dite armi chimiche e al napalm
non dichiarate, armi nucleari
ospitate nei bunker sotterra-
nei". È stata una fondazione
della Virginia a svelare qualche
notizia sul più grande arsenale
Usa che esiste all'estero. Non
era difficile ipotizzare che an-
che nell'ultima guerra medio-
rientale gli Usa utilizzassero
Camp Darby per inviare armi
già vendute ad Israele. La no-
tizia apparsa su "il Manifesto"
non ha avuto grande eco ma, se
corrisponde a realtà, il Governo
taliano farebbe bene a tenere
gli occhi aperti soprattutto nei
giorni in cui si accredita come
portatore di pace nella Confe-
renza di Roma.
*Giornalista
www.ilpadova.it