Ricorsi, lotta contro il tempo
Galliani è il primo a rivolgersi alla Camera di conciliazione del Coni cui bisogna appellarsi prima del Tar che però si riunisce già il 10 agosto
L’ex presidente di Lega e vicepresidente del Milan Adriano Galliani, alle cinque di ieri pomeriggio, è stato il primo e finora il solo a presentare ricorso alla segreteria della Camera di conciliazione arbitrato (Cca) presso il Coni. Galliani ricorre contro i nove mesi di squalifica inflittigli dalla Corte Federale per la storia delle telefonate con l’addetto agli arbitri (ma soprattutto ai guardalinee) Leonardo Meani. Il ricorso della Juventus, seppure annunciato, non è ancora arrivato negli uffici dello stadio Olimpico. Se ne riparla lunedì, alla riapertura della Cca. I tempi per ricorrere sono: 30 giorni dalla sentenza della Corte federale del 25 luglio. Ma proprio i "tempi" complicano la strada dei ricorsi. Vediamo perchè.
TEMPI - Tecnicamente la Camera (Cca) può dar luogo all’arbitrato in base al solo"dispositivo" della sentenza sportiva di secondo e ultimo grado. Senza aspettare il deposito dei"motivi" di tali decisioni. Tant’è che il presidente della Corte Federale, Piero Sandulli, aveva dichiarato che"le motivazioni verranno consegnate entro il 10 agosto". Ma, guarda caso, sempre il 10 agosto è fissata l’udienza feriale della terza sezione del Tar Lazio (presidente Francesco Corsaro) titolare per i ricorsi di chi si ritenesse insoddisfatto dell’arbitrato della Cca.
ACCELERA - Ora è possibile che il presidente Sandulli e il componente-relatore Mario Serio, che s’incontrano lunedì, possano anticipare la consegna delle"motivazioni" già al 5 agosto. Anche perché il Tar, al massino, potrebbe slittare a venerdì 11 agosto. Poi scatta la pausa "ferragostana". E, sempre ieri, il Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio delle controversie sportive, ha stabilito due udienze feriali: 23-24 agosto rispetto all’originario 22 agosto.
RICORSI - Prima di presentarsi al terzo piano del palazzo del Tar Lazio a via Flaminia, bisogna passare obbligatoriamente per la Cca (art. 2 della Legge 280/2003 detta proprio"stoppa Tar"). Ecco la ragione, oltre che del ricorso in arrivo della Juventus (retrocessa in B e con meno 17 punti), anche dei ricorsi annunciati di Fiorentina e Lazio, nonostante alla Cca la partita dei viola e dei biancocelesti sia già persa in partenza.
NO SUI PUNTI - L’art. 27 comma 3 dello statuto Figc vieta infatti qualsiasi intervento della Cca in merito a: "Controversie di natura disciplinare decise in via definitiva (dalla Corte federale) con delle penalizzazioni in classifica". La Juve retrocessa può dunque andare all’arbitrato e puntare allo sconto, mentre i ricorsi di Fiorentina e Lazio (rimaste in serie A, rispettivamente, con 19 e 11 punti in meno) saranno dichiarati "irricevibili".
NON CONCILIA - Ma, come già spiegato per la Legge 280, Della Valle e Lotito devono fare questo percorso alla Cca per poter andare al Tar. Come spiegato dall’ormai arcinoto caso Nardò. Teoricamente bisogna tener conto di un’altra soluzione. Solo teoricamente, ci sarebbe spazio, comunque, per la conciliazione, ma in teoria, perché la Federcalcio non concilia.