Dopo la lettere inviata a "la Padania" dall'ex Segretario provinciale di Venezia del "M.G.P." Matteo Baruzzo, che ho riportato sul forum qualche settimana fa, ora Paragone ci riprova e concede addirittura due lettere di militanti leghisti che si lamentano per l'allenaza con il centro-destra. Grazie "direttur", sei proprio "democratico". AHAHAAHAHAHAHAH
WALTER ROVERATO*, Venezia
Mi chiedo: com’è possibile che la Lega Nord continui a far parte di una coalizione che fa passare dei provvedimenti sciagurati, come l’indulto, che sono stati presentati da una maggioranza che noi, come opposizione, dovremmo osteggiare in tutti i modi, come d’altra parte hanno fatto loro quando erano al nostro posto. C’è odore forte di inciucio che precede la grande intesa, e la Lega non può e non deve mai entrarci. Cosa risponderemo agli elettori di una futura riproposizione della Cdl, quando ci ripresenteremo come i paladini della sicurezza dei cittadini, i paladini della certezza, della pena? Che abbiamo solo votato contro l’indulto? La gente non capirebbe comunque. Svincoliamoci dalla Cdl, la Lega torni a fare la Lega, pensi solo alla libertà della Padania e lasci gli inciuci alle vecchie cariatidi della politica italiota.
* al 99% dovrebbe essere il Walter Roverato che è membro del Consiglio Direttivo della Sezione cittadina di Mestre "Daniele Manin" e membro del Consiglio Direttivo provinciale di Venezia Sud della "Lega Nord-Liga Veneta Padania".
MARCO SCAGLIA, Concesio (Bs)
Gentile direttore, nella primavera del 2004 mi sono candidato alle elezioni comunali di Concesio in una lista civica di centro-destra, ma ora ho deciso di dissociarmi da questa lista. Il motivo di questa mia decisione è che alcune forze politiche che compongono il centro-destra, o meglio la “Casa delle Libertà”, hanno dato il loro voto favorevole e determinante al provvedimento di indulto. Secondo me questo provvedimento è vergognoso, assurdo ed indegno per un Paese che vuole definirsi civile. Con l’indulto si è concesso uno sconto di pena di 3 anni, che per molti significherà l’uscita dal carcere, ad assassini, rapinatori, scippatori, estorsori, corrotti etc. Questo significa uno schiaffo ai cittadini onesti che lavorano e cercano di non trasgredire le regole, tra cui le forze dell’ordine.
Per questo non posso e non voglio accettare di far parte di una coalizione con partiti che non hanno esitato a votare con il governo di centro-sinistra, non per cercare di risolvere i problemi o le esigenze dei cittadini (grandi intese che non auspico nemmeno in questi casi, ma che al limite potrei cercare di giustificare), ma per tutelare dei delinquenti che vivono in soprannumero nelle carceri, quasi che la colpa di questa situazione fosse del destino malvagio e non dei loro comportamenti che hanno provocato lacrime, dolore e danni materiali ad altre persone vittime innocenti. Resta comunque immutata la mia stima personale nei confronti del Capogruppo Tabeni Mario, e degli altri componenti la lista elettorale, con i quali ho condiviso questa esperienza.