In Cina La Violenza Sociale Cova Sotto La Cenere

[No Man's Land]

Dicevano cosi' anche Baffetto,Capoccione,Baffone,Noriega,Batista,Pol Pot, e poi guarda che fine han fatto....

E guarda chi li ha sostituiti!
Hai di fronte il pių cinico dei cinici, che pensa che il potere sia l'unica forma di libertā. La libertā di uno č il vincolo dell'altro. Posso essere libero e felice solo se qualcun altro č schiavo e infelice.

[agaragar]

Ah ecco,e infatti la rivoluzione fu poco cruenta,invece in Cina finira' peggio,ma per la liberta' vale la pena di morire

ha parlato il sovversivo

[agaragar]

Ah ecco,e infatti la rivoluzione fu poco cruenta,invece in Cina finira' peggio,ma per la liberta' vale la pena di morire

Morire per belusconi e rutelli.....

[agaragar]

E guarda chi li ha sostituiti!
Hai di fronte il pių cinico dei cinici, che pensa che il potere sia l'unica forma di libertā. La libertā di uno č il vincolo dell'altro. Posso essere libero e felice solo se qualcun altro č schiavo e infelice.

invece io penso che tra breve la Cina sarā altretanto democratica della Svezia

[agaragar]

Ti ricordi?Anche l'Unione Sovietica doveva durare per sempre....

Invece proprio la Cina l'ha fatta crollare....

[agaragar]

Riorto questi due post da Indymedia

IN CINA LA VIOLENZA SOCIALE COVA SOTTO LA CENERE

Un'altra rivolta in Cina. Questa volta a Zhengzhou, 500 km da Pechino, nel campus della facoltā di economia e commercio Shengda. Quindicimila studenti sono esplosi contro la precarietā cui sono destinati, hanno sfasciato vetrine, gettato televisori dalle finestre dei dormitori universitari, lanciato bottiglie contro la polizia e incendiato automobili. Nonostante il silenzio dei media, le tensioni si sono estese ad altre universitā: a Dalian 3.000 studenti di informatica hanno dato vita a manifestazioni violente; nella provincia dello Sichuan la miccia che ha acceso la rivolta di 9.000 giovani č stato il blackout che ha spento la luce nel campus nel bel mezzo dei mondiali di calcio. Solo nel 2005 in Cina vi sono stati 87.000 scontri violenti fra la popolazione e le forze dell'ordine. Se tradizionalmente le rivolte avvenivano nelle campagne in seguito agli espropri di terre agricole destinate all'industria, adesso il malcontento sembra spostarsi nelle zone industriali dove da anni era pių forte il consenso popolare alla politica governativa. Dal 1998 il governo ha lasciato proliferare nuove sedi universitarie ma il mercato del lavoro - malgrado una crescita del PIL del 10% l'anno - non riesce ad assorbire l'offerta di lavoro qualificato. Quest'anno, dei 4,13 milioni di neolaureati il 60% č destinato a non trovare lavoro: una vera e propria miscela esplosiva che cresce proporzionalmente allo sviluppo capitalistico cinese.

http://www.quinterna.org/Rivista/10/cina.htm

Aggiungo un altro fattore di tensione per esperienza diretta (nel senso che ho visto e conosciuto persone in Cina che me l'hanno confermato): la politica del figlio unico.
Con questa politica il figlio unico viene sovraccaricato di speranze, ambizioni, aspirazioni.
Dato che la previdenza pubblica e' praticamente inesistente, le famiglie (nonni, zii, genitori) investono tutto quello che hanno su questo povero ragazzo per mandarlo all'universita', al prezzo di 2000 euro all'anno. Una cifra alta in Italia ma che in Cina e' spaventosa, dato che la gente normale prende tra i 40 e i 100 euro al mese. Il tutto nella speranza che il ragazzo faccia carriera e possa mantenere i parenti quando smettereanno di lavorare.
Il problema e' che l'universita' in Cina e' molto selettiva e uno deve fare una sere di esami di ammissioni che ne determinano l'esclusione o l'ammissione a una certa fascia. In pratica, a seconda del risultato, uno si puo' iscrivere alle universita' di serie A, di serie B ecc...
Spesso e volentieri se un ragazzo č bocciato all'esame si suicida perche' non e' in grado di reggere tutta la tensione che gli hanno messo sulle spalle. Si parla di un milione di tentati suicidi all'anno.
Prima o poi esplodono.

L'universitā č selettiva, ma sforna laureati in eccesso....
ma siccome la selettivitā serve proprio per non avere laureati in eccesso...

ora, O č selettiva, O sforna laureati in eccesso.

In Cina non c'č nessun esproprio di terre, perchč le terre non sono di proprietā privata ma pubblica...

E non credo che alla gente dispiaccia avere le industrie, p es. nel meridione italiano la gente lottava per avere le industrie e si rivoltava perchč non gliele davano....

Che bello tutti i reazionari di casa nostra che aspettano con ansia la rivoluzione in Cina,
rivoluzione che c'č giā stata 50 anni fa, quella che li ha fucilati.

[zhanghe]

Riorto questi due post da Indymedia

IN CINA LA VIOLENZA SOCIALE COVA SOTTO LA CENERE

Un'altra rivolta in Cina. Questa volta a Zhengzhou, 500 km da Pechino, nel campus della facoltā di economia e commercio Shengda. Quindicimila studenti sono esplosi contro la precarietā cui sono destinati, hanno sfasciato vetrine, gettato televisori dalle finestre dei dormitori universitari, lanciato bottiglie contro la polizia e incendiato automobili. Nonostante il silenzio dei media, le tensioni si sono estese ad altre universitā: a Dalian 3.000 studenti di informatica hanno dato vita a manifestazioni violente; nella provincia dello Sichuan la miccia che ha acceso la rivolta di 9.000 giovani č stato il blackout che ha spento la luce nel campus nel bel mezzo dei mondiali di calcio. Solo nel 2005 in Cina vi sono stati 87.000 scontri violenti fra la popolazione e le forze dell'ordine. Se tradizionalmente le rivolte avvenivano nelle campagne in seguito agli espropri di terre agricole destinate all'industria, adesso il malcontento sembra spostarsi nelle zone industriali dove da anni era pių forte il consenso popolare alla politica governativa. Dal 1998 il governo ha lasciato proliferare nuove sedi universitarie ma il mercato del lavoro - malgrado una crescita del PIL del 10% l'anno - non riesce ad assorbire l'offerta di lavoro qualificato. Quest'anno, dei 4,13 milioni di neolaureati il 60% č destinato a non trovare lavoro: una vera e propria miscela esplosiva che cresce proporzionalmente allo sviluppo capitalistico cinese.


Prima o poi esplodono.

TANGDARIEEEEEEN!!!! Un parere.

La situazione e´indubbiamente esplosiva.In Cina chi sta approfittando del capitalismo sono ancora molto pochi!
Nonostante io viva a Shanghai,prima citta´della Cina per sviluppo e modernita,Shanghai se uno la gira puo rivelarsi una cartina al tornasole per capire le contraddizioni della Cina.Si stima che 1 milioni di nuovi disperati arrivi a Shanghai ogni mese(!!),in effetti la citta nn e´mai sembrata cosi sovrapopolata come quest anno.
-Migliaia di tibetani si sono riversati a Shanghai(saranno veramente tutti tibetani o sono anche altre minoranze etniche?molti lo sono)e vendono sui lati delle strade collanine,braccialetti...
-gente dalle zone rurali in cerca di un lavoro(le campagne cinesi divento sempre piu invivibili:se prima erano le politiche solo a favore dei centri urbani e precise strategie del governo,Shenzhen,ora ci si mette anche l inquinamento)

Uno dei fenomeni piu´tristi e´quello degli studenti disoccupati che vagano per i grandi centri urbani....
A shanghai,citta che conosco abbastanza bene in quanto ci vivo nn in modo continuo da 6 anni ho visto nn raramente ragazzi starsene seduti tutto il giorno sulle panchine di qlc centro commerciale o per strada a leggere per tuttta la notte anche.
Chi sono?Un mio amico mi ha detto che sono studenti appena laureati che nn riescono a trovare lavoro in quanto la loro laurea vale di meno(....).la loro laurea nn e´"di marca",per usare un termine che ho sentito applicare a quasi tutto in Cina.
Generalmente le lauree di marca costano di piu´,le universita´si trovano nei grandi centri urbani ed entrare e´come vincere alla lotteria...
(chi ha conoscenze entra molto spesso a scapito di chi nn ne ha...)
Bisognerebbe anche parlare del sistema scolastico cinese che e´ķbsoleto a dir poco.La preparazione degli studenti una volta laureati nn raggiunge ancora gli standard europei...
(La mia ragazza per la patente ha da andare ogni giorno dalle 8 alle 5 di pomeriggio per 5 mesi a studiare teoria
ma siamo impazziti?!??!)

Questi studenti disoccupati piuttosto di tornare a casa(la vergogna ever mancato alle aspettative dei genitori e´troppo grande.Molte volte i genitori si indebitano per investire sul unico figlio che hanno...)rimangono nella grande citta´(alcuni fanno l elemosina altri vivono di espedienti...),quando nn si buttano sotto la metro´o da un palazzo.
Si possono vedere ai lati di qlc strada,in ginocchio,la loro storia scritta per terra o su un pezzo di carta(finche la polizia nn gli fa´sgombrare)
Non so i dati ma la percentuale dei laureati dissocupati e´estremamente alta.
Non e´solo l insufficenza dei posti di lavoro e´anche il sistema di assunzioni molto spesso e´marcio alla radice.
Per fare un esempio nella nostra azienda un terzo degli impiegati ha trovato lavoro perche e´amico o parente del nostro general manager...
In altre zone della Cina le ragazze devono subire le avance di chi sta sopra di loro altrimenti potrebbero essere licenziate...

[Sheera]

La situazione e´indubbiamente esplosiva.In Cina chi sta approfittando del capitalismo sono ancora molto pochi!
Nonostante io viva a Shanghai,prima citta´della Cina per sviluppo e modernita,Shanghai se uno la gira puo rivelarsi una cartina al tornasole per capire le contraddizioni della Cina.Si stima che 1 milioni di nuovi disperati arrivi a Shanghai ogni mese(!!),in effetti la citta nn e´mai sembrata cosi sovrapopolata come quest anno.
-Migliaia di tibetani si sono riversati a Shanghai(saranno veramente tutti tibetani o sono anche altre minoranze etniche?molti lo sono)e vendono sui lati delle strade collanine,braccialetti...
-gente dalle zone rurali in cerca di un lavoro(le campagne cinesi divento sempre piu invivibili:se prima erano le politiche solo a favore dei centri urbani e precise strategie del governo,Shenzhen,ora ci si mette anche l inquinamento)

Uno dei fenomeni piu´tristi e´quello degli studenti disoccupati che vagano per i grandi centri urbani....
A shanghai,citta che conosco abbastanza bene in quanto ci vivo nn in modo continuo da 6 anni ho visto nn raramente ragazzi starsene seduti tutto il giorno sulle panchine di qlc centro commerciale o per strada a leggere per tuttta la notte anche.
Chi sono?Un mio amico mi ha detto che sono studenti appena laureati che nn riescono a trovare lavoro in quanto la loro laurea vale di meno(....).la loro laurea nn e´"di marca",per usare un termine che ho sentito applicare a quasi tutto in Cina.
Generalmente le lauree di marca costano di piu´,le universita´si trovano nei grandi centri urbani ed entrare e´come vincere alla lotteria...
(chi ha conoscenze entra molto spesso a scapito di chi nn ne ha...)
Bisognerebbe anche parlare del sistema scolastico cinese che e´ķbsoleto a dir poco.La preparazione degli studenti una volta laureati nn raggiunge ancora gli standard europei...
(La mia ragazza per la patente ha da andare ogni giorno dalle 8 alle 5 di pomeriggio per 5 mesi a studiare teoria
ma siamo impazziti?!??!)

Questi studenti disoccupati piuttosto di tornare a casa(la vergogna ever mancato alle aspettative dei genitori e´troppo grande.Molte volte i genitori si indebitano per investire sul unico figlio che hanno...)rimangono nella grande citta´(alcuni fanno l elemosina altri vivono di espedienti...),quando nn si buttano sotto la metro´o da un palazzo.
Si possono vedere ai lati di qlc strada,in ginocchio,la loro storia scritta per terra o su un pezzo di carta(finche la polizia nn gli fa´sgombrare)
Non so i dati ma la percentuale dei laureati dissocupati e´estremamente alta.
Non e´solo l insufficenza dei posti di lavoro e´anche il sistema di assunzioni molto spesso e´marcio alla radice.
Per fare un esempio nella nostra azienda un terzo degli impiegati ha trovato lavoro perche e´amico o parente del nostro general manager...
In altre zone della Cina le ragazze devono subire le avance di chi sta sopra di loro altrimenti potrebbero essere licenziate...

Grazie

[agaragar]

Grazie

pare il Giappone degli anni 50.......

[agaragar]

In India l'industria non si sviluppa proprio perchč hanno paura di questi inevitabili fenomeni che non saprebbero controllare, mentre in Cina entro 10 anni saranno fuori dalla povertā e dall'emergenza economica, in india non hanno nemmeno cominciato.