Vorrei ripostare qui un mio intervento nel Forum ortodosso sulla notizia della conversione al cattolicesimo dell'Archimandrita greco di Trieste.
Siccome ho approfittato di questo argomento per riguardare un pochino l'ipocrisia di certi ortodossi (quella cattolica semmai me la dite voi!)
Vorrei esaminare la notizia da due punti di vista:
quello personale di chi cambia confessione religiose. Nella coscienza non possiamo in alcun modo entrarci e - come mi dovreste insegnare - la coscienza certa va sempre seguita, vera o falsa che sia.
Ho sempre sostenuto la piena libertà dei cattolici romani a diventare ortodossi, egualmente sostengo la piena libertà degli ortodossi di diventare cattolici.
Ma - secondo punto - occorre tener presente la difficoltà di essere ortodossi in Italia - cosa che io vivo da anni e vi confesso che - se il Signore non mi avesse dato forza e grazia - tante volte anch'io avrei avuto voglia di fare un fugone, specie da quando l'episcopato mi è caduto sulle spalle.
Per esser concreti:
In Italia ( qui tutto è più grave per la presenza "incombente" del papa) ed in genere nella Diaspora, la Chiesa Ortodossa è divisa in molte giurisdizioni.
Gli stessi vecchio calendaristi a cui appartengo sono frantumati in gruppi talora litigiosi e fanatici - con i quali non mi identifico di certo - e chi invece vuole una fermezza sulla fede e la tradizione della Chiesa. Accanto a questo ci sono almeno tre parasinagoghe (chiamo così prendendo a prestito il nome da San Basilio) che molto di più assomigliano ad una "ortodossia" fai da te" che non alla Santa Chiesa, ove ciascuno può fare quello che gli pare.
Aggiungasi che - in mezzo a tutto questo - il piccolo mondo ortodosso è italianamente pieno di gossip, di invidie, di gelosie, di lotte fratricide... per cui il clima che si crea è spesso tale che - senza la forza della fede e l'aiuto della grazia, il soccorso della preghiera e la protezione del manto della Deipara e le preghiere di tutti i santi, veramente non si capisce come si fa a restarci.
Mi posso confessare pubblicamente: talvolta il maligno mi insinua nella mente come starei bene se tornassi cattolico, magare e fare il confessore di un convento di monache, scrivere libri, non avere il problema di che campare e il rispetto, visto che mi dovrebbero accogliere come vescovo....... ma tentare è il mestiere del Diavolo, resistergli è il mestiere dei cristiani!
Voglio dire che umanamente comprendo come questo giovane archimandrita, magari con poca o nulla esperienza monastica, solo ed abbandonato, possa cedere a questa tentazione.
Tanto per far capire non so se vi siete accorti che il mondo ortodosso (o paraortodosso) è in questi giorni in grande fermento, in Italia.
Il p.Cosma di Bivongi è stato allontanato e si trova in Grecia (da quel che lo conosco e da quel che mi dice p.Stefano che gli è amico) è un ottimo monaco;
sul frote parasinagogale si sta disfacendo il Sinodo così detto di Milano e da lì il Patriarcato di Mosca che - per bocca dello stesso patriarca - ha sempre dichiarato di aver Chiese in diaspora SOLO E SOLTANTO per assistere i suoi russi all'estero e che non ha chiese italofone e quindi non fa proselitismo (Basta leggere l'ultimo libro-intervista di Alessio II), ora invece pesca da per tutto in questo disfacimento, dopo aver pescato due parrocchie Sarde nostre, italofone, solo perchè il Parroco che, per volontà testamentaria "tardiva" del Metropoliuta Giovanni, si è trovato personalmente erede di Chiese e case parrocchiali e di fronte all'ordine Sinodale di obbedienza di cederle all'Ente Patrimoniale della Chiesa , ha deciso di cercare altri lidi, è stato accolto personalmente dal Metropolita Kirill.
Così una chiesa di qua ed una di là il patriarcato sta facendo man bassa di clero dove può. Costantinopoli non è da meno anche se - avviluppato come si trova in Italia, in una congerie di problematiche molto serie, con meno dinamismo. Inoltre pare che un'altra parasinagoga, la cosiddetta "Chiesa Ortodossa in Italia" attinga anche lei a quel disfacimento specie per prendere un vescovo (che Mosca certo non vuole Vescovi italiani a darle noia) ed altri....
Tutto gossip, ma unito ai dispetti che gli ortodossi italiani si fan vicendevolmente mi domando se un giovane archimandrita (attenti, tra i greci neocalendaristi il titolo di archimandrita non ha più nulla delle sue gloriose origini monastiche di "Abate") non possa cadere in tentazione.
Già che ci siamo: le autorità cattoliche - mi chiedo - non si accorgono che queste chiese uffiuciali membre del movimento ecumenico sono mestre di ipocrisia nei loro confronti? Costantinopoli, il cui Patriarca si abbraccia di continuo con papi e cardinali, riceve i fedeli con Myron (non sempre perchè ove è possibile, purchè di nascosto e meglio in Grecia si ripete che il Battesimo è sempre la forma migliore!) e ripete le ordinazioni dei Chierici, che Mosca non fa proselitismo quando le conviene e lo fa qiando le conviene.....
Abbiate pazienza, a questo punto mi rallegro nel Signore percchè noi siamo molto più coerenti e onesti. Abbiamo nel cuore quel che abbiamo in bocca. Questo lo chiamo rispetto.
Forse qualcuno degli ortodossi mi dirà che fo male a parlare e che i panni sporca bisogna lavarceli in casa! Non vi preoccupate! Non c'è nulla di occulto che non debba essere svelato, dice il Signore!
E che la Chiesa è casta meretrix lo sappiamo tutti, ce lo ripete da secoli san Cipriano di Cartagine.
Piuttosto preghiamo tanto, è l'unica cosa che ci resta da fare.
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