"La Provincia di Como"

«È il cerchio che si chiude attorno alla Lega Nord». La notizia che la Procura della Corte dei Conti di Milano ha messo in mora tutti gli amministratori del Casinò di Campione degli anni 2002-2003 (presieduto all'epoca dal leghista Armando Selva, con Roberto Salmoiraghi, An, amministratore delegato) ha ridato fiato alle critiche del centrosinistra. «È la conferma che il responsabile politico di quanto sta accadendo a Campione non è solo An, ma anche il Carroccio». A finire nel mirino dell'opposizione è il presidente della Provincia, Leonardo Carioni. «La Lega e Carioni hanno la responsabilità politica di quanto successo, sia per la gestione Selva che per la presidenza Matteo Seroldi (nominato dalla Lega) - ha denunciato Andrea Livio, consigliere dell'Ulivo (Margherita) a Villa Saporiti - se ci fosse una classe politica responsabile ne avrebbe già tratto le conclusioni e presentato le dimissioni. Esattamente quello che dovrebbe fare Carioni. Hanno avallato operazioni fatte a mani basse, e intanto il territorio è rimasto senza soldi, perdendo 32milioni di euro in quattro anni. C'è stata una gestione scellerata». Il secondo siluro è diretto espressamente contro Selva e Seroldi. «Hanno usato il Casinò di Campione - ha aggiunto Livio - per costruire rendite sul territorio anche in termini di consenso politico. Le sponsorizzazioni fatte da Selva e Seroldi sono mirate per determinate manifestazioni e amministrazioni». La notizia che ha sconvolto le acque di Campione è stato l'avvio degli accertamenti disposti dalla Procura della Corte dei Conti di Milano sulla gestione della cassa del Casinò di Campione spa (società a totale partecipazione pubblica che vede fra i proprio soci la Provincia). I sospetti dei giudici contabili si sono concentrati sugli anni 2002-'03: si va dagli onorari di un gruppo di professionisti, a una serie di contratti con gente dello spettacolo fino alle sponsorizzazione di enti, associazioni e concessionarie di pubblicità. L'indagine è nella fase iniziale, ma ha già creato un terremoto. «Abbiamo sempre sostenuto che le scelte della Lega andavano tutte nella direzione non di contrastare mai il malgoverno del Casinò, ma di avallarle sempre - ha detto Massimo Patrignani, capogruppo di Rifondazione - l'indagine avviata conferma le critiche che avevo già sollevato contro Selva. Continuiamo a chiedere il commissariamento del Comune e l'azzeramento dei vertici della società». «Speriamo - ha aggiunto Renato Viganò (Ds) - che questo serva a chiarire tutte le questioni ancora aperte. Ora il percorso non può che essere la modifica dei patti parasociali». Carioni ha replicato difendendosi su tutti i fronti. «Non prendo lezioni dalla sinistra. Sono stato io il primo a sollevare il caso sulle spese del Casinò nel 2003, presentandomi in Procura dove fui ascoltato per due ore. Non mi risulta che il centrosinistra abbia mai fatto la stessa cosa. La smettano di fare demagogia. Se ci sono indagini della Procura, della quale ho piena fiducia, aspettiamo gli esiti». Ribatte a muso duro anche a quanti hanno tacciato la Lega di coinvolgimento diretto. «Non è assolutamente vero che abbiamo sempre avallato le decisioni di Campione. E poi perchè scaricano su di noi la responsabilità politica quando abbiamo nominato un consigliere su sette? Perchè non se la prendono con la Provincia di Lecco, anche lei socio di Campione, amministrata dal centrosinistra?». Per oggi è intanto fissata una nuova assemblea dei soci del Casinò.
Claudio Bustaffa



"La Provincia di Como"
«Non ho mai guardato con timore a questo tipo di azioni di controllo. Anzi, ben vengano. Io ho sempre agito correttamente. Faccio un esempio: il fatto che ci sia un posto di blocco non mi preoccupa se ho la macchina e la patente a posto». Armando Selva, ex presidente della Provincia dal 1996 al 2001 e presidente del cda di Campione per un anno e mezzo fino al 2 luglio 2003, ha saputo del provvedimento messo in atto dalla procura della Corte dei Conti di Milano dai giornali. Una notizia che, a sua detta, non lo ha minimamente turbato. I giudici contabili sono andati dritti al sodo. Il sospetto è il danno erariale. Cosa risponde? Sono doppiamente sereno. Prima di tutto perché ho operato sempre correttamente nei mesi in cui sono stato a Campione. Ho gestito le risorse che mi riguardavano in base ai budget assegnati, come mio dovere. I risultati di quel periodo sono citati come i momenti di maggior profitto della società. Ho fatto sì delle scelte, ma rientrava nell'arbitrio concesso al mio ruolo. Va comunque ricordato che alla Provincia nel 2002 arrivarono 9milioni e 900mila euro che sono poi stati investiti in opere pubbliche. Il secondo motivo? È perché ho messo da parte la politica con gli annessi e connessi. Ed è stata scelta giusta perché al giorno d'oggi la politica è terreno di scontro dove c'è un'esasperazione di tutto quello che sono le persone al di là dei fatti realmente accaduti. Se lei non ha commesso irregolarità, ha mai avuto sospetti che fossero altri a spendere oltre il dovuto? Preferisco rispondere per quello che mi riguarda, tutto quello che ho fatto io l'ho gestito correttamente. Il centrosinistra ha definito l'episodio come il simbolo della piena responsabilità della Lega Nord in tutto quello che sta accadendo di negativo da vari anni a Campione. Cosa risponde? Non entro nel merito di queste polemiche. Come ho già detto sono uscito dalla politica.