Sì confermo, anche se altre fonti italiane (più ideologiche che storiografiche in realtà.....) dicono l'inversoOriginariamente Scritto da impresentabile
Sì confermo, anche se altre fonti italiane (più ideologiche che storiografiche in realtà.....) dicono l'inversoOriginariamente Scritto da impresentabile
Dopo i fallimenti di Stalingrado e Leningrado la Germania si ritrovò a difendere i confini contro un esercito che superava le 6.000.000 di unità. La Germania arrivava a malapena alle 4.000.000 di unità.Originariamente Scritto da ulfenor
Noi siamo i padroni.
Noi siamo gli schiavi.
Siamo ovunque
e da nessuna parte.
Regniamo sui fiumi di porpora.
Tonnellaggio di bombe sganciate ssull'Europa dagli angloamericani:
Germania. (USAAF 673.782) (RAF 676.539) (TOTALE 1.350.321) 50,5%
Francia. (USAAF 279.572) (RAF 303.746) (TOTALE 583.318) 21,8%
Italia. (USAAF 257.572) (RAF 109.393) (TOTALE 366.925) 13,7%
Austria,
Ungheria e
Balcani. (USAAF 158.827) (RAF 22.001) (TOTALE 180.828) 6,8%
Paesi Bassi e
Belgio. (USAAF 28.936) (RAF 59.803) (TOTALE 88.739) 3,3%
Area mediterranea (USAAF 34.829) (RAF 41.676) (TOTALE 76.505) 2,9%
Cecoslovacchia e
Polonia (USAAF 18.637) (RAF 2.782) (TOTALE 21.419) 0,8%
Norvegia e
Danimarca (USAAF 1.726) (RAF 3.571) (TOTALE 5.297) 0,2%
Obiettivi
marittimi (USAAF 98) (RAF 466) (TOTALE 564) 0,002%
Isole del
Canale (USAAF 93) (RAF -) (TOTALE 93) 0,0003%
TOTALE (USAAF 1.453.631) (RAF 1.219.977) (TOTALE 2.673.608) (100%)
Noi siamo i padroni.
Noi siamo gli schiavi.
Siamo ovunque
e da nessuna parte.
Regniamo sui fiumi di porpora.
Ahinoi e vero...Originariamente Scritto da ISKANDER
Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
La ''società fascista'' ha fatto ottimi affari con quella americana almeno sino al '29. L'accoglienza a Balbo fu trionfale e siamo nel '33. Non pochi furono gli americani che vedevano nel New Deal una sorta di replica del fascismo ''economico'' [e lo conferma pure Alvi]. Indubbiamente guerra d'Etiopia e guerra civile spagnola furono fattori di allontanamento. Ma sino all'ultimo Roosevelt tentò di mantenere canali diplomatici aperti con Mussolini. Il testo della Nacci è interessante, non c'è dubbio. Ma credo che l'ideologia non vada mai assolutizzata o presa per oro colato ma sempre raffrontata con le concrete dinamiche politiche.Originariamente Scritto da impresentabile
PS. tra l'altro nel testo della Nacci c'è un interessante capitolo su ''Americanismo e bolscevismo'' che dovrebbe far riflettere non poco...
Originariamente Scritto da Paul Atreides
Certo, è vero; chi ha detto il contrario? L'Italia fece affari anche con l'URSS. Quanto al New Deal come "fascismo economico" è evidentemente una forzatura, anche se vi sono elementi comuni, ma elemenenti comuni si possono trovare anche con alcuni aspetti dell'economia sovietica. Ma l'aspetto principale è che il fascismo, pur con forti modernizzazioni di base, si sviluppò in senso rurale ed antifordista. Fu la vittoria di Serpieri e di certe correnti sindacaliste rivoluzionarie non ronnoniane contro Ugo Spirito e Gramsci (tayloristi e fordisti). L'ho letto il capitolo su "Americanismo e Bolscevismo" : che vuole dire?
Con campagna dei Balcani si intende l'attacco tedesco alla Jugoslavia e alla Grecia, attacco che si sviluppò dal 6 al 30 aprile 1941. I precedenti erano stati l'occupazione italiana dell'Albania nel 1939 e l'attacco alla grecia del 28 ottobre 1940, sempre italiano e senza che fossero avvenute consultazioni preventive con la germania. Il contrattacco greco aveva respinto gli Italiani all'interno dell'Albania: non solo, poiché la Grecia aveva stretto un patto con l'Inghilterra, sorgeva il concreto pericolo che venissero usati gli aeroporti greci per minacciare i pozzi petroliferi in Romania.
Si aggiunse che all'interno dei due paesi alleati della Germania nei Balcani, la Bulgaria dal 10 marzo 1940 e la Jugoslavia dal 25 marzo 1941, scoppiarono disordini. Sopratutto in Jugoslavia la situazione precipitò, quando un golpe di ufficiali, solo due giorni dopo la sottoscrizione del patto con la Germania, insediò un governo filo-russo che il 5 aprile 1941 concluse un patto di alleanza con l'Unione Sovietica e decretò la mobilitazione dell'esercito. Il paese era sull'orlo di una guerra civile e comunque l'area dei Balcani, in una simile situazione di disordine, rappresentava un pericolo per la futura "Operazione Barbarossa", la quale dovette pertanto essere rinviata di sei settimane. Il comando supremo dell'esercito (OKH) mutò le disposizioni vigenti e già il 6 aprile 1941 truppe tedesche entravano dall'Austria e dalla Bulgaria sia in Jugoslavia che in Grecia. Quattro giorni dopo, la Croazia proclamava la propria indipendenza e l'11 aprile scendevano in campo anche gli Ungheresi.
Il 27 aprile veniva occupato Belgrado e il 17 le forze armate jugoslave capitolavano; re Pietro II fuggiva con il suo governo in Inghilterra, ma in Jugoslavia non si stabiliì mai una vera e propria pace perché iniziò una guerriglia partigiana antitedesca, estrememente dura, che sarebbe durata, sotto la guida del croato comunista Josif Broz detto Tito, fino alla fine della guerra.
Nel frattempo gli Inglesi avevano inviato in Grecia un corpo di spedizione di 60000 uomini, cosa che si dimostrò ben presto inutile, dato che il 21 aprile la Grecia capitolava. Gli Inglesi ripararono quindi a Creta e in Egitto. ANche il re Giorgio II riparava in Inghilterra, mentre 220000 soldati ellenici e 22000 soldati inglesi cadevano prigionieri delle forze dell'Asse, ma quelli greci saranno ben presto rimessi in libertà.
Le perdite tedesche furono scarse: 2559 morti e 3169 feriti. Ma la campagna balcanica era stata una vittoria acquisita ad un prezzo che si sarebbe rivelato in futuro altissimo: perché le sei settimane di rinvio dell'Operazione Barbarossa si sarebbero rivelate essenziali alle porte di Mosca, quando l'inverno russo fece la sua precoce comparsa.
Per la prima volta avvenne, come appendice alla campagna balcanica, una vasta operazione aviotrasportata: il 20 maggio 1941 l'isola di Creta, occupata dagli Inglesi, venne assalita dal cielo. In tre giorni di sanguinosi combattimenti i paracadutisti di Student ebbero ragione degli Inglesi; l'operazione, che registrò notevoli perdite, era stata resa necessaria per impedire che l'isola facesse da scalo per gli attacchi aerei ai pozzi petroliferi romeni di Ploesti.
Ancora una volta, attraverso la campagna nei Balcani la Wehrmacht aveva dato un'ulteriore prova della propria capacità operativa. La campagna era terminata con un rapido successo, nonostante avversari di una certa forza, l'ostile conformazione del territorio, l'assenza di una rete stradale idonea all'impiego delle unità mobili e, in ultimo, nonostante il tutto fosse improvvisato all'ultimo momento.
Dobbiamo poi segnalare un fatto importante: a causa delle continue richieste d'aiuto, l'ingresso dell'Italia in guerra si era rivelato ben presto per la Germania un grande peso. Per salvare le armate italiane, proteggere i pozzi petroliferi romeni e predisporre contromisure alla cresciuta operatività dell'Armata Rossa, le truppe tedesche avevano dovuto essere impiegate in uno scenario nuovo indesideratamente esteso, e sempre più ostile. Soldati tedeschi erano ora presenti da Capo Nord fino all'Africa settentrionale. Estensione delle linee di combattimento, perdita di unità specializzate difficilmente sostituibili (come a Narvik e a Creta), le inevitabili tragedie del caso, il tutto si era assommato prorpio mentre l'Armata Rossa entrava in una fase di crescente operatività ai confini orientali.
Noi siamo i padroni.
Noi siamo gli schiavi.
Siamo ovunque
e da nessuna parte.
Regniamo sui fiumi di porpora.