Oltre alle regionali di novembre in Molise, entro l'anno non si dovrebbe votare per i comuni di Palermo, Agrigento e Trapani e per la provincia di Ragusa? Avete delle date sotto mano..!?
Oltre alle regionali di novembre in Molise, entro l'anno non si dovrebbe votare per i comuni di Palermo, Agrigento e Trapani e per la provincia di Ragusa? Avete delle date sotto mano..!?
A Palermo in primavera. Grandi manovre in corso.
musotto o cammarata? o tutti e due?
Palermo, ad ottobre primarie Unione
Per ora corsa tra Orlando e Siragusa
Nei salotti buoni della sinistra palermitana lo scontro padre-figlia era già nell'aria. Si vociferava, commentava, ci si divideva. Tutto, però, col beneficio del dubbio, visto anche il comune bacino elettorale. Ma oggi sembra quasi certo: le primarie dell'Unione per scegliere il candidato sindaco di Palermo vedranno opposti l'ex primo cittadino Leoluca Orlando e la sua ex collega di giunta Alessandra Siragusa.
La competizione si dovrebbe svolgere a ottobre, perché, come dice il segretario provinciale dei Ds Ninni Terminelli, "le primarie prima si fanno, meglio è". Se ne discuterà lunedì prossimo, quando alla Casa del Sorriso di Monreale si terranno gli stati generali dell'Unione.
Nel corso dell'incontro si discuterà sicuramente di cosa faranno i due grossi partiti della coalizione, visto che ancora una volta, dopo Rita Borsellino, Ds e Margherita sembrano essere stati battuti sul tempo dai 'piccoli'. Anche se definire Orlando, soprattutto a Palermo, espressione dei 'piccoli' è quantomeno fuorviante: eletto a suon di voti alla Camera con l'Italia dei valori, l'ex sindaco, fuoriuscito dai Dl proprio per la scelta di appoggiare la Borsellino, può contare su simpatie sparse su tutto l'arco dell'Unione. Stesso discorso per la Siragusa, che alle Regionali ha raccolto 7 mila preferenze, e dalla sua, a quanto pare, può annoverare grandi elettori come l'eurodeputato dl Luigi Cocilovo.
Una situazione che potrebbe relegare al ruolo di inseguitori Quercia e Margherita, mentre in prima linea la farebbero da padroni un'esponente e un sostenitore di quel movimento politico consolidatosi intorno alla Borsellino.
Per questo il ds Apprendi ha invitato il suo partito "a far presto" nella scelta di un nome per la corsa a sindaco. Nuccio della Margherita propone di scegliere un candidato condiviso con la Quercia, per evitare che "le primarie diventino il luogo dove si consumano prove di forza". Leggasi la candidatura di Latteri alle primarie per le Regionali.
Ma c'è un altro elemento che preoccupa i due big. Nella corsa a Palazzo della Aquile, infatti, si sta consumando il nuovo atto della lotta fratricida tra le due correnti di Forza Italia , quella che fa capo a Schifani e quella di Micciché. Il primo vorrebbe che l'attuale sindaco Diego Cammarata, sostenuto dal secondo, passi il testimone a Francesco Musotto, che rischierebbe di restare senza poltrona all'imminente scadenza del mandato di presidente di Provincia. Musotto può contare sull'appoggio di Udc e Mpa, soddisfatti dall'ultimo 'rimpasto' a Palazzo Comitini e che, di contro, scalpitano a Palazzo delle Aquile.
Detto questo, se l'assalto del presidente della Provincia dovesse fallire, si potrebbero aprire scenari 'inquietanti' per i Dl palermitani. In molti, infatti, ricordano l'appoggio di Orlando alle ultime Comunali, quando Musotto, allora in rotta con Fi, riuscì a far tremare il suo attuale partito. Un favore che Musotto potrebbe ricambiare per ripicca contro l'esclusione dalla corsa a Palazzo delle Aquile e consegnare all'"odiatissimo amico" dei Dl una vittoria inaspettata e deflagrante per gli equilibri interni del partito di Cardinale. Potrebbe succedere anche che la Cdl esprima due candidati. In un eventuale ballottaggio interno al Polo, Miccichè potrebbe far convergere su Cammarata le simpatie dei sostenitori di Rita Borsellino (non a caso il neo presidente dell'Ars è stato criticato dai suoi per le troppe attenzioni rivolte alla leader dell'opposizione). Infine (ma qui la 'fantapolitica' raggiunge livelli sublimi), se il secondo turno dovesse mettere contro Orlando e Musotto, il bacino di Cammarata potrebbe confluire sull'ex sindaco.
Il balletto di ipotesi, comunque, fa sorridere. La politica è cosa più complessa di quanto emerge da queste scarne righe. Ma nelle stanze dei partiti aleggia anche la paranoia e pare che qualcuno stia correndo ai ripari, con una nuova legge elettorale per gli enti locali che eliminerebbe i ballottaggi (a turno secco la Cdl sarebbe costretta a evitare prove di forza) e porterebbe a tre (anziché due) il limite di mandati per sindaci e presidenti provinciali. Il che sa tanto di contentino per Musotto.
Dario Prestigiacomo (27 luglio 2006)
Fonte: http://www.ateneonline-aol.it/060727dap2.php
chi sono i nuovi assessori provinciali di palermo?
Credo che ancora Musotto li debba nominare.