L’Islam e la conquista demografica dell’Europa.
Tra meno di vent’anni in Europa il numero dei musulmani potrebbe aver superato quello dei cattolici. Tra meno di sette saranno la seconda confessione religiosa, e tra mezzo secolo gli islamici europei equivarranno quasi a quanti ve ne sono oggi nel mondo. Tutto ciò accadrà anche solo mantenendo invariati, su tassi odierni, il flusso di immigrati dall’esterno e l’indice di natalità della comunità islamica già residente. Complice il contemporaneo calo della popolazione europea autoctona, dovuto al calo delle nascite. Questi dati, che definire sorprendenti è poco, si desumono da un’elaborazione dei rapporti del centro continentale più prestigioso in materia di statistiche sull’Islam, l’Istituto centrale archivi islamici di Soest (Germania). E delineano gli inquietanti contorni di un nuovo tipo di «bomba» islamica, quella demografica [...]
Le premesse per una conquista del moderno Occidente cristiano ad opera di una civilizzazione culturalmente ferma al 14° secolo della sua storia, ci sono tutte. Qualcuno come Oswald Spengler (celebre autore de Il tramonto dell’Occidente), l’aveva previsto già che non sarebbe stata una rivincita cruenta, o perlomeno non solo. La crisi del primo mondo si sarebbe appalesata sotto forma di stordimento edonistico e conseguente globalizzazione meticcia. Un corpo sano si mantiene giovane, autonomo e attivo, spiegava il filosofo. Fuor di metafora: una nazione solida procrea, lavora e si difende dal contagio di elementi intrusi, o li colonizza a sua volta imponendo i propri valori. Precisamente ciò che l’Europa di oggi ha rinunciato a fare, porgendo il fianco a una contro colonizzazione lenta ma inesorabile. Anche la romanità si sciolse sotto la spinta delle invasioni demografiche e culturali dei barbari di allora...
(Francesco Ruggeri 23/11/2005)
Paura dell’Islam, parliamone senza veli
Mi vergogno a dirlo: ho paura. E credo di interpretare il sentimento che serpeggia, ancora silenzioso anche se persistente, nell’animo di tutti. Chi finora non s’è chiesto se i tagliagole terroristi dell’Islam sono già tra noi? E quando tireranno fuori i coltelli? Eppure, facciamo finta di niente. Ci svegliamo al mattino, ci diamo da fare nelle nostre faccende quotidiane e lanciamo un occhio alle immagini del fanatismo che la televisione ci rimanda dai Paesi arabi e da quelli africani dove si sta scatenando l’inferno con la scusa delle vignette contro Maometto. Sono a pochi passi da noi, alcuni si affacciano sul bacino del Mediterraneo [...] Ci suggeriscono il dialogo. Il presidente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella, s’è coperta il capo con un foulard di seta ed è entrata nella moschea. A distanza di un paio di giorni alcune studentesse napoletane ne hanno seguito l’esempio. E che ci vuole [...] Grazie, presidente Lonardo! [...] Ci ha fatto fare un passo indietro di alcune centinaia di anni. Nessun uomo glielo dirà. Nessuno le dirà che ha sbagliato, che ci ha ferite, che ci sta dando in pasto a una cultura che si traduce con il termine «sottomissione». E lo sa perché si sentirà dire solo brava dagli uomini? Perché se l’Islam degli integralisti (che sono la maggioranza) dovesse malauguratamente sottomettere l’Europa così come aspira a fare (e, dato che gli stiamo spianando la strada, da qui a una decina d’anni ci riuscirà) a rimetterci non saranno gli uomini. A loro la sharìa impone solo di farsi crescere un po’ di barba. Avranno poca libertà di pensiero, nessuna possibilità di satira. Ma stanno dimostrando che in fondo a tutto ciò non tengono molto. Per il resto, in quella cultura che toglie alle donne il diritto di esistere, questa risma di «uomini coraggiosi» sarà premiata con la possibilità di riconquistare il ruolo sovrano in famiglia e in società, con il diritto di prendersi molte mogli sulle quali imporsi [...] Parliamone senza veli.
(Rosa Benigno, 22/2/2006)