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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    Mujâhid_Jihâd
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    Predefinito Iran: Serve inchiesta internazionale su atrocità israeliane in Libano

    Iran: Serve inchiesta internazionale su atrocità israeliane in Libano

    IRIB - La Repubblica Islamica dell'Iran ha chiesto l'apertura di un'inchiesta internazionale per far luce sulle atrocita' compiute dal regime sionista in Libano. ''L'Iran chiede la creazione di un team internazionale che persegua un'approfondita indagine sulle atrocita' commesse dal regime sionista in Libano'', ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Hamid Reza Asefi. Teheran, ha aggiunto Asefi, ''chiede con forza che siano processati e puniti tutti i responsaibili coinvolti nelle indiscriminate uccisioni in Libano''. Il portavoce ha quindi criticato l'operato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ritenuto incapace di prevenire le stragi di civili nel Paese dei Cedri. ''Avendo ricevuto luce verde dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il regime sionista sta uccidendo sfacciatamente civili inermi in Libano'', ha detto Asefi, accusando il massimo organo decisionale del Palazzo di Vetro di ''restare in silenzio'' e ''tenere gli occhi chiusi''.

  2. #2
    Mujâhid_Jihâd
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    Libano, rapporto di HRW sui crimini d'Israele


    IRIB - L'organizzazione internazionale Human rights Watch ha pubblicato un documento da 55 pagine sui crimini di guerra del regime sionista in Libano. Questa organizzazione per i diritti umani ha pubblicato sabato questo documento per l'intero e riferendosi alle norme internazionali per quanto riguarda operazioni militari israeliani in Libano specialmente lo sterminio dei civili, ha affermato che il caso e' un puro crimine di guerra. La Human Rights Watch inoltre ha espresso il proprio rammarico per il fatto che su missili e altro materiale bellico del regime sionista usati per colpire quartieri residenziali in Libano o lasciati dalle forze sioniste nel sud del paese, si vedono bene nomi che confermano la fabbricazione americana o inglese di queste munizioni. Intanto la suddetta organizzazione consegnando a Kofi Annan una copia di questo documento, gli ha chiesto di formare un comitato internazionale per la verita', il quale dovra' esaminare i casi verificati di violazione ai diritti umani tra cui crimini di guerra in Libano.

  3. #3
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    Ein Volk, Ein Reich, Ein Ahmadinejad !

    O B H
    der Oberbefehlshaber
    der 7.te Panzerarmée

  4. #4
    Mujâhid_Jihâd
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    Crimini di guerra sionisti in Libano

    12-2004

    Il documento che pubblichiamo qui di seguito è stato tradotto da un opuscolo in arabo e in inglese diffuso dal movimento di Hizbullah. Si tratta del resoconto dei massacri compiuti dai sionisti contro la popolazione civile del Libano a partire dal 1948. Quel che ci preme di sottolineare, è che i dati riportati si riferiscono al solo Libano, e non alla Palestina e a tutti gli altri paesi che hanno dovuto subire l'aggressione sionista. Ogni altro commento ci pare superfluo.


    "Il terrorismo sionista assume forme molteplici per perseguire i suoi fini. I cosiddetti "israeliani" fanno uso dei metodi più brutali, dall'assassinio a sangue freddo alla strage di vite innocenti, ed hanno intensificato i loro attacchi nel corso degli anni, al punto che le carneficine di civili libanesi inermi sono diventate per loro un fatto abituale. Nello stesso tempo gli USA, che fanno di tutto per imporre ai popoli il loro "nuovo ordine mondiale", pretendono di mettere sulle stesso piano le sofferenze delle vittime innocenti ed i crimini dei carnefici. In aggiunta a tutto questo, il sedicente "stato d'Israele" vuol far credere all'opinione pubblica internazionale di essere sinceramente interessato al perseguimento della pace, nel tentativo di nascondere la sua vera natura e la sua storia sanguinaria. Ma tutti questi sforzi sono destinati a fallire, perché i sionisti non sono capaci di rinunziare al linguaggio del sangue, della violenza e del terrore, come risulta evidente dalle parole di David Levy: "Brucerà il suolo del Libano…sangue per sangue, bambino per bambino". Questo minacce, che si sono tradotte in atti criminali compiuti contro le nostre donne, i nostri vecchi e i nostri bambini, non hanno potuto e mai potranno indebolire la resistenza dei nostri uomini, che a prezzo del loro sangue hanno innalzato la bandiera della vittoria sui corpi dei nemici uccisi in battaglia. La resistenza all'aggressione sionista è l'unica garanzia per la difesa dei diritti e la salvaguardia della dignità di tutti gli arabi e di tutti i musulmani, fonte del nostro onore, luce che illumina il cielo della nostra nazione.
    MOQAWAMA ISLAMIYA (HEZBOLLAH) "
    MASSACRO DI SALHA, 1948, 105 morti: dopo aver costretto la popolazione a riunirsi nella moschea del villaggio, faccia contro il muro, i sionisti cominciarono a far fuoco alle spalle, sino a che il pavimento della moschea non si trasformò in un lago di sangue.
    MASSACRO DI HULA, 17 Ottobre 1949, 90 morti: questa folle carneficina di vite innocenti venne compiuta a titolo di "punizione" per avere gli abitanti del villaggio dato asilo ad un gruppo di profughi palestinesi.
    MASSACRO DI AYTURUN, 1975, 9 morti e 23 feriti: i sionisti perpetrarono la strage prima facendo esplodere una bomba "booby trap" (ordigno dall'apparenza inoffensiva, n.d.t.); dopo di che sequestrarono tre fratelli, li uccisero e ne gettarono i corpi sulla strada.
    MASSACRO DI KAWNIN, 15 Ottobre 1975, 16 morti: un carro armato sionista travolse deliberatamente un automezzo civile che trasportava 16 persone, nessuna delle quali sfuggì alla morte.
    MASSACRO DI HANIN, 16 Ottobre 1976, 20 morti: dopo averlo a lungo assediato e bombardato, i sionisti fecero irruzione nel villaggio massacrandone gli abitanti.
    MASSACRO DI BINT JIBAYL, 21 Ottobre 1976, 23 morti e 30 feriti: un improvviso bombardamento sionista fece strage tra la gente che affollava il mercato del villaggio.
    MASSACRO DI KHIAM, Marzo 1978, 100 morti: dopo un bombardamento notturno, i sionisti occuparono il villaggio, ne massacrarono gli abitanti e non lo abbandonarono se non dopo averlo completamente distrutto.
    MASSACRO DI AUSAY, 15 Marzo 1978, 26 morti e 20 feriti: durante l'invasione del 1978, aerei sionisti bombardarono il centro abitato causando morte e distruzione.
    MASSACRO DI ABBASYYAH, 15 Marzo 1978, 80 morti: sempre durante l'invasione del 1978, aerei sionisti distrussero la moschea di Abbasiyyah, facendo strage dei civili inermi che avevano cercato rifugio nel luogo sacro.
    MASSACRO DI ADLUN, 17 Marzo 1978, 17 morti: all'alba del 17 Marzo, due autoveicoli che percorrevano la strada per Beyrut vennero colpiti dal fuoco sionista. Solo un passeggero riuscì a sfuggire alla morte.
    MASSACRO DI SIDONE, 4 Aprile 1981, 20 morti, 30 feriti: l'artiglieria sionista aprì il fuoco contro uno dei quartieri residenziali di Sidone, uccidendo molti civili e danneggiando molti edifici.
    MASSACRO DI FAKHANY, 17 Giugno 1981, 150 morti, 600 feriti: gli aerei sionisti bombardarono a ondate successive alcuni quartieri residenziali di Beyrut, causando un'orribile strage.
    MASSACRO DI BEYRUT, 17 Luglio 1981, 150 morti, 600 feriti: gli aerei sionisti bombardarono a ondate successive alcuni quartieri residenziali di Beyrut, seminandovi morte e distruzione.
    MASSACRO DI SABRA E SHATILA, Settembre 1982: 3500 morti
    MASSACRO DI JIBSHIT, 27 Marzo 1984, 7 morti e 10 feriti: i blindati e gli elicotteri delle forze d'occupazione spararono sulla folla inerme.
    I° MASSACRO DI SUHMUR, 19 Settembre 1984, 13 morti e 12 feriti: le forze d'occupazione fecero irruzione nella città con blindati e truppe autotrasportate sparando sugli abitanti.
    MASSACRO DI SYR AL GARBYAH, 23 Febbraio 1985, 7 morti: la strage ebbe luogo nella moschea, dove la popolazione si era rifugiata per fuggire ai sionisti che avevano fatto irruzione nel centro abitato.
    MASSACRO DI MARAKAH, 5 Marzo 1985, 15 morti: le truppe di occupazione nascosero un ordigno esplosivo nella moschea della città, che venne fatto esplodere durante una distribuzione di aiuti a civili inermi.
    MASSACRO DI ZARARYAH, 11 Marzo 1985, 22 morti: dopo un pesante bombardamento, i sionisti occuparono il centro abitato massacrando donne, vecchi e bambini.
    MASSACRO DI HUMIN AL TAHTA, 21 Marzo 1985, 20 morti: le forze d'occupazione fecero strage di civili nella scuola del villaggio.
    MASSACRO DI JUBA, 30 Marzo 1985, 5 morti, 5 feriti: i sionisti assediarono l'abitato e fecero fuoco su di un gruppo di civili che tentava di fuggire.
    MASSACRO DI YUHMUR, 13 Aprile 1985, 10 morti: all'una di notte, i sionisti fecero irruzione nel villaggio e diedero fuoco ad alcune case; tra gli uccisi, un'intera famiglia di 6 persone.
    MASSACRO DI TIRO, 17 Agosto 1986, 4 morti e 79 feriti: i sionisti infierirono sui cadaveri delle vittime, mozzando loro mani ed orecchie.
    MASSACRO DEL CAMPO PALESTINESE DI BAHR EL BARAD, 11 Dicembre 1986, 20 morti e 22 feriti: gli aerei sionisti bombardarono il campo seminando morte e distruzione tra i rifugiati.
    MASSACRO DEL CAMPO PALESTINESE DI AIN AL HILWA, 5 Settembre 1987, 64 morti e 41 feriti: gli aerei sionisti attaccarono per tre volte il campo, uccidendo 31 persone e ferendone 41 nel corso delle prime due incursioni. Le restanti vittime furono causate da un terzo attacco, effettuato durante l'evacuazione dei morti e dei feriti.
    MASSACRO DI SIDDIQIN, 25 Luglio 1990, 3 morti: una bomba lanciata da un aereo sionista distrusse una casa. Tra le vittime, un bimbo di 4 anni.
    MASSACRO DELLA FESTA DI AID, (Beqa occidentale), 29 Dicembre 1990, 8 morti e 11 feriti: gli aerei sionisti colpirono un gruppo di bambini che stavano festeggiando la ricorrenza di Aid.
    I° MASSACRO DI KAFARARMAN, Gennaio 1991: 4 morti e 3 feriti.
    II° MASSACRO DI KAFARMAN, 29 Giugno 1992, 5 morti e 3 feriti.
    I° MASSACRO DI NABATIYYAH, 21 Marzo 1994, 4 morti e 10 feriti.
    MASSACRO DI ARAMTA, 15 Aprile 1994, 2 morti e 6 feriti: i sionisti entrarono nel paese, sparando sui civili, e deportarono uomini e donne in un campo di concentramento.
    MASSACRO DI DAYR AL ZHRANY, 5 Agosto 1994, 8 morti e 17 feriti: un aereo sionista lanciò un missile contro una casa, distruggendola.
    II° MASSACRO DI SUHMUR, 12 Aprile 1996, 8 morti: l'artiglieria sionista colpì un automezzo civile che trasportava 8 passeggeri, uccidendoli tutti.
    MASSACRO DI MANSURY, 13 Aprile 1996, 6 morti, 7 feriti: la strage fu perpetrata da un elicottero sionista che colpì un'autoambulanza che trasportava bambini.
    II° MASSACRO DI NABATIYYAH, 18 Aprile 1996, 9 morti, 7 feriti: un aereo sionista lanciò un missile contro una casa, facendola saltare in aria con tutti gli abitanti.
    MASSACRO DI QANA, 18 Aprile 1996, 106 morti, 110 feriti: i sionisti perpetrarono questa efferata carneficina colpendo con l'artiglieria un campo delle Nazioni Unite dove centinaia di civili si erano rifugiati per sfuggire ai loro bombardamenti. Pochi dei corpi carbonizzati e sfigurati potranno essere identificati.
    MASSACRO DI JANTA, 22 Dicembre 1998, 7 morti: una madre e 6 figli vengono colpiti da un aereo sionista al ritorno a casa dai campi.

  5. #5
    Mujâhid_Jihâd
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    IL TERRORISMO SIONISTA

    La prima fase dal 1942 al 1947, prima della nascita dello Stato di Israele.



    * I testi virgolettati sono traduzioni di documenti originali. Le spiegazioni del redattore sono in corsivo.

    1942.
    "Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale anche la comunità sionista (in Palestina) adottò metodi violenti di lotta. L'uso del Terrorismo da parte loro è descritto in un documento ufficiale del governo britannico di allora":
    'Nel 1942 un piccolo gruppo di estremisti sionisti, guidati da Abraham Stern, si fece notare per una serie di omicidi e di rapine politicamente motivati' (1)


    ***
    1944.
    'Il Ministro inglese per il Medioriente, Lord Moyne, viene assassinato da due membri del gruppo Stern, al Cairo. Sempre nello stesso anno il gruppo fuorilegge sionista Irgun Tzeva'i Leumi distrugge numerose proprietà del governo britannico. Le azioni terroristiche dei gruppi Stern e Irgun sono state condannate dallo stesso portavoce della Comunità Ebraica.' (1)
    ***

    1946.
    'Il 22/7/1946, la campagna condotta delle organizzazioni terroristiche (sioniste) raggiunse nuovi livelli, con una esplosione che distrusse un'ala dell'hotel King David di Gerusalemme, che conteneva gli uffici della Segreteria del governo e il quartier generale britannico, uccidendo 86 impiegati, arabi ebrei e inglesi, e 5 passanti.' (1)

    ***

    1946.
    'Altre attività terroristiche (sioniste) includono: il rapimento di un giudice inglese e di alcuni ufficiali, e l'attentato dinamitardo a un Club di Ufficiali inglesi a Gerusalemme con grave perdita di vite umane.' (1)

    ***

    Menachem Begin (futuro premier israeliano) fu definito dagli inglesi un 'leader terrorista' per aver fatto esplodere l'hotel King David a Gerusalemme, che a quel tempo venne considerato uno dei peggiori atti terroristici del secolo." (1bis)

    ***

    Un altro documento ufficiale britannico del 1946 dichiara:
    "Il Governo di Sua Maestà britannica è arrivato alle seguenti conclusioni: che il gruppo (sionista) Haganah e il suo associato Palmach lavorano sotto il controllo politico dei membri della Agenzia Ebraica; e che essi sono responsabili di sabotaggi e di violenze..." (2)

    ***

    "Questa campagna terroristica contro gli arabi palestinesi e contro gli inglesi raggiunse tali proporzioni che Churchill, un forte sostenitore dei sionisti e a quel tempo Primo Ministro inglese, dichiarò alla Camera dei Comuni: 'Se i nostri sogni per il sionismo devono finire nel fumo delle pistole degli assassini e se i nostri sforzi per il futuro del sionismo devono produrre un nuovo gruppo di delinquenti degni della Germania nazista, molti come me dovranno riconsiderare le posizioni tenute così a lungo.' (3)

    ALCUNI COMMENTI STORICI SU QUESTO PERIODO

    "Il grande umanista sionista Ahad Ha'am lanciò un allarme contro la violazione dei diritti dei palestinesi (da parte dei sionisti): 'E cosa sta facendo la nostra gente in Palestina? Erano servi nelle terre della Diaspora e d'improvviso si trovano con una libertà senza limiti, e questo cambiamento ha risvegliato in loro un'inclinazione al despotismo. Essi trattano gli arabi con ostilità e crudeltà, gli negano i diritti, li offendono senza motivo, e persino si vantano di questi atti. E nessuno fra di noi si oppone a queste tendenze ignobili e pericolose.' (4)

    ***

    Dichiarazione di Lord Sydenham alla Camera dei Lord di Londra sul Mandato britannico in Palestina (1922):
    "Il danno prodotto dall'aver riversato una popolazione aliena (i sionisti immigrati in Palestina) su una terra araba forse non si riparerà mai più...Ciò che abbiamo fatto, facendo concessioni non agli ebrei ma ad un gruppo di estremisti sionisti, è stato di aprire una ferita in Medioriente, e nessuno può predire quanto essa si allargherà." (5)

    ***

    Dichiarazione della Commissione Shaw del governo inglese, a proposito delle violenze fra arabi e sionisti nel 1929:
    "...prima della Grande Guerra (1915-18) gli arabi e gli ebrei vivevano fianco a fianco, se non in amicizia, almeno con tolleranza... negli 80 anni precedenti (alla Grande Guerra) non ci sono memorie di scontri violenti (come quelli iniziati nel 1920)." (6)

    ***

    "L'espansione territoriale (sionista) attraverso l'uso della forza produsse un grande esodo di rifugiati (palestinesi) dalle zone degli scontri. I palestinesi sostengono che questa era un politica precisa che mirava all'espulsione degli arabi per far posto agli immigrati (sionisti) e citano, fra le altre, le dichiarazioni del leader sionista Theodor Herzl":
    'Tenteremo di sospingere la popolazione (palestinese) in miseria oltre le frontiere procurandogli impieghi nelle nazioni di transito, mentre gli negheremo qualsiasi lavoro sulla nostra terra... Sia il processo di espropriazione che l'espulsione dei poveri (palestinesi) devono essere condotti con discrezione e con attenzione...' (7)

    ***

    Da un documento delle Nazioni Unite:
    "La comunità ebraica della Palestina ancora si rifiuta pubblicamente di aiutare l'Amministrazione (ONU) a reprimere il Terrorismo (sionista), e cita come ragione il fatto che le politiche dell'Amministrazione sarebbero contrarie agli interessi ebraici." (8)



    IL TERRORISMO SIONISTA-ISRAELIANO

    La seconda fase, dal 1947 al 1977, attraverso la nascita dello Stato di Israele



    "Uno dei più scabrosi atti di Terrorismo (sionista) contro la popolazione civile (palestinese) si registra, secondo fonti palestinesi ma anche secondo altre fonti, nell'aprile 1948 a Deir Yassin, un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme. Un ex governatore militare israeliano di Gerusalemme scrive in proposito":
    'Il 9 aprile abbiamo subito una sconfitta morale, quando le due gang Stern ed Etzel (sionisti) lanciarono un attacco immotivato contro il villaggio di Deir Yassin... Si trattava di un villaggio pacifico, che non aveva aiutato le truppe arabe di oltre frontiera e che non aveva mai attaccato le zone ebraiche. Le gang (sioniste) lo avevano scelto solo per ragioni politiche. Si è trattato di un atto di puro Terrorismo... Alle donne e ai bambini non fu dato tempo di fuggire... e molti di loro furono fra le 254 vittime assassinate, secondo l'Alto Comitato Arabo... Quell'evento fu un disastro in tutti i sensi... (le gang) si guadagnarono la condanna della maggioranza degli ebrei di Gerusalemme." (9)

    ***

    Alcuni leader sionisti negarono la strage di Deir Yassin, ma anche nella negazione ammisero esplicitamente di aver usato l'arma del Terrorismo psicologico, che non è meno letale. Scrisse Menachem Begin (futuro premier di Israele):
    "Il panico travolse gli arabi nella Terra di Israele e iniziarono a fuggire in preda al terrore. Non ciò che accadde a Deir Yassin, ma ciò che fu inventato su Deir Yassin ci aiutò a vincere...in particolare nella conquista di Haifa, dove le forze ebraiche avanzarono come un coltello nel burro mentre gli arabi fuggivano nel panico gridando 'Deir Yassin!'." (10)

    ***

    Menachem Begin fu però ritenuto uno dei responsabili della strage di Deir Yassin:
    "Il 9 aprile un'atrocità di enormi proporzioni fu perpetrata a Deir Yassin... furono massacrate 254 persone da membri della gang di Menachem Begin. Alcuni uomini del villaggio furono trascinati attraverso Gerusalemme prima di essere uccisi." (11)

    ***

    "Quante atrocità furono commesse (dai sionisti) forse non si saprà mai, ma furono sufficienti a spingere l'allora Ministro israeliano dell'agricultura, Aharon Cizling, ad affermare: 'Adesso anche gli ebrei si sono comportati come nazisti e tutta la mia anima ne è scossa...Ovviamente dobbiamo nascondere al pubblico questi fatti...Ma devono essere indagati.' (12)

    ***

    1948. "Folke Bernadotte fu nominato mediatore (in Palestina) dall'Assemblea Generale dell'ONU...ma prima che l'ONU potesse considerare le sue osservazioni fu assassinato dalla gang (sionista) Stern, una delle tante organizzazioni terroristiche le cui azioni erano diventate più spudorate dalla fine del Mandato (britannico). Il rapporto delle Nazioni Unite sull'assassinio disse che il governo provvisorio di Israele doveva assumersi la piena responsabilità di queste uccisioni... Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU chiese al governo di Israele di indagare e di presentare un rapporto, ma nessun rapporto fu mai presentato...Gli assassini di Bernadotte vestivano uniformi dell'esercito israeliano." (12 bis)

    ***

    Dalla proclamazione dello Stato di Israele (14/05/1948) e durante il trentennio successivo il Terrorismo israeliano nei territori occupati si esprime in una miriade di atti criminosi, in particolare rivolti alla popolazione palestinese dei territori occupati, al punto da richiedere nel 1977 l'intervento ufficiale e indignato dell'ONU con una risoluzione di condanna che parla chiaro:

    "L'Assemblea Generale ha ripetutamente votato risoluzioni che criticano le azioni di Israele nei territori occupati. La risoluzione votata nel 1977, che riflette i toni di quelle precedenti, dichiara che l'Assemblea": 'Condanna le seguenti politiche e pratiche israeliane: a)... b)... c) L'evacuazione, deportazione, espulsione, e trasferimento degli abitanti arabi dei territori occupati e la negazione del loro diritto di ritorno - d) L'espropriazione e confisca delle proprietà arabe nei territori occupati - e) La distruzione e demolizione delle case (arabe) - f) Gli arresti di massa e i maltrattamenti della popolazione araba - g) I maltrattamenti e le torture dei detenuti (arabi)...'
    '(La Commissione dell'ONU per i Diritti Umani) deplora ancora una volta le continue violazioni da parte di Israele delle norme della legalità internazionale nei territori arabi occupati... in particolare le gravi violazioni di Israele della Convenzione di Ginevra per la Protezione dei Civili in stato di guerra, che sono considerate crimini di guerra e un affronto all'umanità.' (13)


    IL TERRORISMO ISRAELIANO

    La terza fase, dal 1977 al 1988

    Israele, col pretesto di combattere il Terrorismo palestinese, bombarda e attacca il sud del Libano dal 1973 al 1978, causando enormi sofferenze fra i civili e la fuga verso Beirut di centinaia di profughi shiiti. (14) Poi, nel 1978, alcuni terroristi palestinesi provenienti dal Libano meridionale si infiltrano in Israele e massacrano trentasette turisti israeliani su una spiaggia di Haifa. In reazione a questo crimine Israele invade il sud del Libano, causando circa 2000 morti, la maggioranza civili. (15) Di nuovo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU condanna l'invasione con la risoluzione 425, e tenta di separare i belligeranti con un contingente di caschi blu ONU (UNIFIL). L'UNIFIL però dovrà fare i conti con la presenza nell'area libanese sotto occupazione israeliana delle spietate milizie mercenarie della South Lebanese Army, che erano interamente sotto il controllo di Israele e che per conto di Israele conducevano azioni militari e ogni sorta di atto terroristico, come quello qui descritto:

    "I soldati irlandesi (dell'UNIFIL) Derek Smallhorn, Thomas Barrett e John O'Mahony stavano scortando due osservatori dell'ONU all'interno della zona di Haddad (leader della South Lebanese Army). Caddero in una imboscata di miliziani cristiani e furono portati a Bent Jbail, dove O'Mahony riuscì a fuggire... Smallhorn e Barrett furono visti da un osservatore americano dell'ONU mentre, terrorizzati, venivano sospinti su un'auto... un'ora più tardi venivano assassinati con un singolo colpo alla nuca... Gli Israeliani, che controllavano la zona, negarono di essere al corrente delle uccisioni... Ma ciò che infuriò gli ufficiali del 46esimo Battaglione irlandese (dell'UNIFIL) fu che ricevettero informazioni riservate secondo cui un agente dello Shin Bet (servizi segreti israeliani) era presente all'assassinio di Smallhorn e Barrett... il suo nome in codice era Abu Shawki... Una indagine dell'ONU identificò gli assassini... Ma Israele, che si definisce il cacciatore di 'Terroristi', non volle consegnarli, e non li condannò come 'Terroristi'; al contrario, li aiutò a lasciare il Libano, attraverso Israele, e a stabilirsi a Detroit (Usa)". (14)

    ***

    Nel 1982 Israele invade il Libano; il ministro della difesa di allora è Ariel Sharon (futuro premier). Uno dei più atroci crimini di guerra (e atto di Terrorismo) degli ultimi 50 anni accade proprio sotto gli occhi e con la connivenza piena delle truppe israeliane. (17)
    Parliamo del massacro di Sabra e Chatila, i cui esecutori materiali furono le milizie falangiste libanesi sotto il pieno controllo di Israele. (17)

    "Il 15 settembre 1982 Bashir Gemayel, presidente del Libano, fu assassinato... Lo stesso giorno le forze israeliane avanzarono su Beirut ovest. Il 16 di settembre gli israeliani arrivarono a controllare quasi tutta Beirut ovest e circondarono i campi profughi palestinesi. Il giorno seguente il Consiglio di Sicurezza dell'ONU condannò la mossa di Israele con la risoluzione 520... IL 17 settembre giunse notizia che gruppi armati erano entrati nel campo profughi di Sabra e Chatila di Beirut ovest e ne stavano massacrando la popolazione civile. Il 18 settembre fu confermato che una strage immane era stata compiuta. Centinaia di cadaveri di uomini donne e bambini furono scoperti, alcuni mutilati, altri apparentemente uccisi mentre tentavano di fuggire; molte case erano state fatte saltare in aria con dentro gli occupanti." (18)

    ***

    Le responsabilità israeliane per quel massacro sono documentate oltre ogni dubbio. La commissione di inchiesta dello stesso governo israeliano, la Commissione Kahan, nel suo rapporto dell'8 febbraio 1983 dichiara:

    "Menachem Begin (allora premier di Israele) fu responsabile di non aver esercitato una maggior influenza e consapevolezza nella questione dell'introduzione dei falangisti nei campi (profughi). Ariel Sharon (Min. Difesa di Isr.) fu responsabile di aver ignorato il pericolo di strage e di vendetta quando diede il permesso ai falangisti di entrare nei campi (profughi), ed è anche responsabile di non aver agito per impedire la strage... la nostra conclusione è che il Ministro della Difesa è personalmente responsabile. Il Capo di Stato Maggiore (israeliano) Eitan non diede i giusti ordini per prevenire il massacro. La Commissione chiede che il Ministro della Difesa rassegni le sue dimissioni." (19)

    'invasione israeliana del Libano nel 1982 fu approvata dagli Stati Uniti (20), e costò la vita a circa 17.000 civili innocenti. (21)


    ***
    Fra i crimini terroristici e di guerra dello Stato di Israele vi è anche la continua violazione di quasi tutte le fondamentali norme della legalità internazionale. Le seguenti parole esprimono una condanna agghiacciante della condotta di Israele nei territori occupati attraverso tutti gli anni '80:

    "In particolare, le politiche (di Israele) e le sue azioni nei territori occupati continuano a costituire violazioni evidenti di una serie di precise norme di legalità internazionale. Queste norme sono: la Carta delle Nazioni Unite - la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - la Convenzione di Ginevra per la Protezione dei Civili in stato di guerra del 12 agosto 1949 - la Convenzione di Ginevra per la Protezione dei Prigionieri di guerra del 12 agosto 1949... Le politiche di deportazione, le torture dei detenuti, gli arresti di massa, la demolizione delle case (palestinesi), i pestaggi arbitrari e gli omicidi di persone innocenti - fra cui bambini donne e anziani - oltre alle umiliazioni inflitte ai palestinesi nella loro vita quotidiana, sono state sistematicamente applicate dalle autorità israeliane nei territori occupati. Tutto ciò è stato aggravato dalla crescente violenza dei coloni (ebrei) armati contro la popolazione palestinese disarmata." (22)

    ***

    Il Comitato Internazionale della Croce Rossa lancia le stesse accuse a Israele, aggiungendovi la condanna dell'odiosa pratica delle truppe israeliane di espellere i civili palestinesi dalle loro abitazioni e di murarne le entrate, nonché la pratica di confiscare arbitrariamente le loro terre e dichiararle proprietà di Israele. (23)

    ***

    Le condanne internazionali di Israele si susseguono in un coro continuo, ma Israele le ignora totalmente. Come già nel 1977, nel 1985 di nuovo la Commissione dell'ONU per i Diritti Umani vota una risoluzione (1985/1A) di forte condanna in cui si legge:
    "...Israele si rifiuta di permettere al Comitato Speciale di avere accesso ai territori occupati... la Commissione conferma la sua dichiarazione secondo cui le violazioni israeliane della Quarta Convenzione di Ginevra sono crimini di guerra e un insulto all'umanità." (24)

    ***

    Nel 1988, in piena Intifada (sollevazione) palestinese, la Commissione dell'ONU per i Diritti Umani vota una risoluzione che denuncia ancora il Terrorismo di Israele:
    "Nella risoluzione 1988/1A, la Commissione ripete la sua condanna delle politiche israeliane di violenza nei territori occupati, dove vengono spezzate le ossa ai bambini, alle donne e agli uomini, e dove le donne abortiscono a causa dei pestaggi. (La Commissione) condanna altre pratiche violente e sistematiche di Israele, fra cui le uccisioni, i ferimenti, gli arresti e le torture... e i rapimenti di bambini palestinesi." (25)

    ***

    "Nel corso dell'anno (1988) Israele continuò a reprimere i palestinesi nei territori occupati... culminando con l'assassinio a Tunisi, commesso da un commando israeliano il 16 aprile, di Khalil al-Wazir, vice comandante in capo delle forze palestinesi e membro del Comitato centrale dell'OLP... Il 25 aprile il Consiglio di Sicurezza dell'ONU adottò la risoluzione 611... in cui si condanna Israele per l'aggressione contro la sovranità e l'integrità territoriale della Tunisia, in violazione flagrante della Carta delle Nazioni Unite, della legalità internazionale e delle norme di condotta." (26)

    ***

    "L'assassinio di Khalil al-Wazir... corrispondeva perfettamente alla definizione del Dipartimento di Stato americano di cosa sia il 'Terrorismo internazionale', ma nessun dipartimento del governo USA suggerì che Israele fosse colpevole di Terrorismo." (27)



    ISRAELE E L'USO DELLA TORTURA.
    Come si è già visto, nei rapporti della Commissione dell'ONU per i Diritti Umani si accusa spesso Israele di praticare la tortura, che è uno strumento di Terrore universalmente condannato. Lo Stato di Israele non solo pratica la tortura, ma è persino arrivato a legalizzarla, unica fra le democrazie mondiali. Lo afferma Amnesty International:

    "Lo Stato di Israele ha a tutti gli effetti legalizzato la tortura, nonostante sia un firmatario della Convenzione Contro la Tortura (dell'ONU). Israele ha fatto questo in tre modi: primo, l'uso da parte dello Shin Bet (Servizio di Sicurezza) di 'quantitativi moderati di pressioni fisiche' (sui detenuti) fu permesso dal rapporto della Commissione Landau nel 1987 e approvato dal governo... secondo, dall'ottobre 1994 il Comitato Ministeriale di Controllo dello Shin Bet, organo del governo di Israele, ha rinnovato il diritto di praticare (sui detenuti) un uso ancor maggiore della forza fisica... e terzo, nel 1996 la Suprema Corte di Israele ha emesso una sentenza che permette a Israele di continuare nell'uso della forza fisica contro specifici detenuti." (28)

    ***

    B'Tselem, forse la più autorevole organizzazione per i Diritti Umani d'Israele, scrive:

    "Nel 1995 un detenuto palestinese è morto a causa degli 'strattonamenti' (sotto interrogatorio). Il Primo Ministro di allora, Yitzhak Rabin, affermò in quella occasione che quel metodo di pressione fisica era stato usato contro 8.OOO detenuti... Neppure la morte di quel detenuto convinse il governo a proibire quei metodi brutali durante gli interrogatori." (29)

    ***

    "Esiste una montagna di prove sull'uso israeliano della tortura. Chiunque ne dubiti dovrebbe chiedere di avere accesso al 'Complesso Russo' dei servizi segreti israeliani a Gerusalemme, oppure ai prigionieri della prigione di Khiam, nella (ex) zona occupata da Israele nel sud del Libano." (30)



    ISRAELE E GLI OMICIDI POLITICI, LE DEMOLIZIONI, IL TERRORISMO MILITARE, FINO AI NOSTRI GIORNI


    Lo Stato di Israele ha legittimizzato la pratica di ammazzare presunti o sospetti "terroristi" senza neppure arrestarli, senza dunque sottoporli ad alcun procedimento legale, senza diritto di difesa o di appello. Semplicemente li ammazza. Scrive Amnesty International:

    "L'uso degli omicidi politici. Israele non solo ha praticato la condanna a morte extragiudiziale per trent'anni, ma ha anche ufficialmente approvato questa pratica. Dal 9 dicembre 1987 al 13 settembre 1993 circa 1.070 civili palestinesi sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane nei territori occupati... il tentato omicidio di Khaled Mesh'al ad Amman è una flagrante violazione del diritto alla vita... ma il rapporto della commissione di inchiesta del governo israeliano (su questo evento) è scioccante nel suo disprezzo per la legalità... Continua a esserci una impunità quasi totale per gli omicidi extragiudiziali inflitti ai palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane. Le forze di sicurezza israeliane che praticano la condanna a morte extragiudiziale non portano prove di colpevolezza (delle vittime), né concedono il diritto di difesa." (31)

    ***

    Questo è l'amaro commento su queste pratiche dell'organizzazione israeliana per i Diritti Umani B'Tselem:

    "Gli omicidi sono stati parte integrante delle politiche di sicurezza israeliane per molti anni. Israele è l'unica nazione democratica che considera legittime queste pratiche." (32)

    ***

    Abbiamo già parlato della distruzione arbitraria di abitazioni civili palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane nei territori occupati. Questo crimine è continuato fino ai giorni nostri, al punto che Amnesty International nel 1999 ha pubblicato un rapporto dove la durezza della condanna espressa è marcatamente superiore al passato:

    "Dal 1967, anno dell'occupazione israeliana della Cisgiordania, di Gerusalemme est e di Gaza, migliaia di case palestinesi sono state distrutte... si tratta di abitazioni ammobiliate, occupate sovente da più famiglie con molti bambini, cui spesso vengono dati solo 15 minuti per raccogliere le proprie cose e andarsene. Ma la politica di Israele è basata sulla discriminazione. I palestinesi vengono colpiti per nessun'altra ragione a parte il fatto di essere palestinesi. Nel fare ciò gli Israeliani hanno violato la Quarta Convenzione di Ginevra." (33)

    ***

    "Nell'ambito dell'operazione militare israeliana denominata "Grapes of Wrath", l'esercito di Israele ha attaccato la sede ONU di Qana con la morte di 102 civili." (34)

    ***

    Una dei più gravi atti terroristici israeliani, in violazione di ogni norma morale e di legalità internazionale, è l'indiscriminato attacco armato agli operatori medici e paramedici che vanno in soccorso ai civili e ai militari palestinesi feriti o uccisi durante gli scontri. Questa ignobile pratica è documentata oltre ogni dubbio:

    "Le Forze di Difesa israeliane hanno sparato sui veicoli che tentavano di raggiungere gli ospedali, con conseguenti morti e feriti. Medici e personale paramedico sono stati uccisi da colpi di arama da fuoco (israeliani) mentre viaggiavano sulle ambulanze, in chiara violazione della legalità internazionale. (35)

    ***

    "Durante l'operazione "Grapes of Wrath", l'esercito di Israele, secondo il nostro rapporto, ha attaccato un'ambulanza che trasportava civili, uccidendone sei." (36)

    ***

    "E' stata mostrata in televisione la morte di Muhammad al-Dura, di 12 anni (palestinese), colpito a morte all'incrocio Netzarim il 30 settembre a Gaza, mentre il padre tentava di proteggerlo. L'ambulanza che è corsa a soccorrere Muhammad al-Dura e suo padre fu bersagliata di colpi d'arma da fuoco e l'autista fu ucciso." (37)

    ***

    Anche la Croce Rossa Internazionale è duramente intervenuta nel condannare questi atti di Terrorismo militare:

    "Il 2 aprile 2002 Il Comitato Internazionele delle Croce Rossa '...urgentemente e solennemente fa appello a tutti coloro che fanno uso di armi di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra relativa alla Protezione dei Civili in stato di Guerra." (38)


    ***
    La negazione di soccorso medico urgente alla popolazione palestinese da parte dell'esercito di Israele non si limita all'attacco alle ambulanze in situazioni di conflitto. Ai posti di blocco israeliani, disseminati su tutti i territori occupati, avvengono fatti gravi. La denuncia è sempre di Amnesty International:

    "Altri ostacoli sono stati messi al diritto dei pazienti palestinesi di recarsi in ospedale, con ritardi ai posti di blocco o con il rifiuto di passare imposto dai soldati israeliani... secondo B'Tselem (forse la più autorevole organizzazione per i Diritti Umani d'Israele) ciò ha prodotto dei decessi. La Quarta Convenzione di Ginevra relativa alla Protezione dei Civili in stato di Guerra è stata continuamente violata dall'esercito di Israele." (39)

    ***

    "Almeno 29 sono stati i decessi in seguito al rifiuto (da parte dei soldati israeliani ai posti di blocco) di concedere il passaggio verso i centri medici, o a causa dei ritardi... ci sono stati diversi casi di parto ai posti di blocco." (39 bis)




    GLI ULTIMI GRAVI SVILUPPI NEI TERRITORI OCCUPATI. ISRAELE DI NUOVO SOTTO ACCUSA PER GRAVI VIOLAZIONI E PER TERRORISMO MILITARE
    A conclusione di questa inquietante cronologia di eventi, che dimostra ampiamente l'uso israeliano, sia come Stato che come individui, del Terrorismo, proponiamo alcuni spezzoni relativi agli ultimi tragici sviluppi nei territori occupati. Sono tratti anche dai media internazionali e non pretendono di dare un quadro completo delle presunte atrocità commesse da Israele in questi giorni, per due motivi: perché non sono state ancora indagate ufficialmente e perché l'offensiva israeliana è ancora in corso.


    Commenti sui fatti di questi giorni (aprile 2002)
    "In ogni caso, le Forze di Difesa israeliane hanno agito come se il loro principale scopo fosse quello di punire tutti i palestinesi. Le Forze di Difesa israeliane hanno compiuto atti che non avevano nessuna importanza militare ovvia; molti di questi, come gli omicidi extragiudiziali, la distruzione delle case (palestinesi), la detenzione arbitraria (di palestinesi) e le torture, violano i Diritti Umani internazionalmente sanciti e la legalità internazionale... L'esercito di Israele, oltre a uccidere i palestinesi armati, ha anche colpito e ucciso medici e giornalisti, ha sparato alla cieca sulle case e sulla gente per la strada... I delegati di Amnesty International che dal 13 al 21 di marzo hanno visitato i territori occupati hanno visto una scia di devastazione... Le Forze di Difesa israeliane hanno deliberatamente tagliato l'elettricità, l'acqua, i telefoni, lasciando isolate intere aree per almeno 9 giorni. Hanno negato l'accesso alle agenzie umanitarie dell'ONU che volevano portare soccorso, e persino ai diplomatici che volevano rendersi conto dell'accaduto... Hanno vietato alle ambulanze, incluse quelle del Comitato Internazionale delle Croce Rossa, di muoversi, o hanno causato loro ritardi che mettevano in pericolo la vita dei pazienti. Hanno sparato ai medici che tentavano di aiutare i feriti, che sono morti dissanguati per le strade." (40)

    ***

    "Scrive Aviv Lavie sul giornale Ha'aretz (israeliano): 'Un viaggio attraverso i media israeliani mette in mostra un enorme e imbarazzante vuoto fra quello che ci viene raccontato e quello che invece il mondo vede, legge e sente. Sui canali televisivi arabi, ma non solo su quelli, si possono vedere le immagini dei soldati israeliani che invadono gli ospedali (palestinesi), che distruggono i macchinari medici, che danneggiano i farmaci, e che rinchiudono i medici lontano dai loro pazienti.' (41)

    ***

    Zbigniev Brzezinski, ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale del Presidente USA Jimmy Carter, ha detto:
    "La realtà è che i morti palestinesi sono tre volte quelli israeliani, e fra loro un numero realtivamente piccolo erano veramente guerriglieri. La maggior parte erano civili. Alcune centinaia erano bambini." (42)

    ***

    "Per reprimere la resistenza palestinese, un ufficiale israeliano di alto rango ha sollecitato l'esercito 'ad analizzare e a far proprie le lezioni su come l'esercito tedesco combatté nel Ghetto di Varsavia'. A giudicare dal recente massacro dell'esercito di Israele nella Cisgiordania - ha colpito le ambulanze e i medici palestinesi, ha ucciso dei bambini palestinesi "per sport" (scritto da Chris Hedges, New York Times, ex capo della redazione al Cairo), ha rastrellato, ammanettato e incappucciato tutti gli uomini palestinesi dai 14 ai 45 anni, cui sono stati stampati i numeri di riconoscimento sulle braccia, ha torturato indiscriminatamente, ha negato l'acqua, l'elettricità, il cibo e l'assistenza medica ai civili palestinesi, ha usato dei palestinesi come scudi umani e ha abbattuto le loro case con gli abitanti ancora all'interno - sembra che l'esercito di Israele abbia seguito i suggerimenti di quell'ufficiale. Ma se gli israeliani non voglio essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi da nazisti." (43)

    ***

    "I palestinesi devono essere colpiti, e provare molto dolore. Dobbiamo infliggergli delle perdite, delle vittime, così che paghino un prezzo pesante." *

    * dichiarazione dell'attuale Primo Ministro di Israele, Ariel Sharon, a una conferenza stampa del 5 marzo 2002.

    Note bibliografiche

    1. ONU: La questione palestinese. British Government, The political history of Palestine (Memorandum to the United Nations Special Committee on Palestine, Jerusalem 1947, p.30)

    1 bis. Robert Fisk, "Pity the Nation", Oxford University Press, 1990, p. 280

    2. ONU: La questione palestinese. British Government, Palestine: Statement relating to acts of violence, Cmd. 6873 (1946), p.3

    3. ONU: La questione palestinese. British Government, survey of Palestine, vol. 1, p.73

    4. ONU: La questione palestinese. Kohn, Hans, "Ahad Ha'am: Nationalists with a difference" in Smith, Gary (ed.): Zionism: the Dream and the Reality (New York, Harper and Row, 1974), pp. 31-32

    5. ONU: La questione palestinese. British Government, Hansard's reports, House of Lords, 21 june 1922, p. 1025

    6. ONU: La questione palestinese. Report of the Commission on the Palestine Disturbances of august 1929, Cmd.3530 (1930), p.150

    7. ONU: La questione palestinese. Herzl, Theodore, "The complete diaries" (N.Y. Herzl Press, 1969) vol. I, p.88

    8. ONU: La questione palestinese. Official records of the General Assembly, Second Session, Supplement No. 11, document A/364, vol. II, p.28

    9. ONU: La questione palestinese. Joseph, Dov, "The Faithful City" (N.Y. Simon & Schuster, 1960), pp. 71-72

    10. ONU: La questione palestinese. Begin, op. cit., pp. 164-165

    11. David McDowall, "Palestine and Israel", I.B. Tauris & Co Ltd, 1989, p.194

    12. David McDowall, "Palestine and Israel", I.B. Tauris & Co Ltd, 1989, p.195

    12 bis. ONU: La questione palestinese. Official records of the Security Council, Third Year, Supplement for October 1948, pp. 4-9, documents S/1018

    13. ONU: La questione palestinese. General Assembly resolutions 32/91 C of 13 december 1977 & Commission on Human Rights resolution 1 (XXXIII) of 15 february 1977

    14. David McDowall, "Palestine and Israel", I.B. Tauris & Co Ltd, 1989, p. 33

    & 16 Robert Fisk, "Pity the Nation", Oxford University Press, 1990, p. 123 & p.p. 151-152

    17. Rapporto della Commissione d'Inchiesta Kahan sugli eventi nei campi profughi di Beirut (8 febbraio 1983)

    18. The Origins and Evolution of the Palestine Problem, United Nations, N.Y. 1990

    19. Rapporto della Commissione d'Inchiesta Kahan sugli eventi nei campi profughi di Beirut (8 febbraio 1983)

    20. Ze'ev Schiff, "Green Light, Lebanon" Foreign Policy, Spring 1983

    21. Robert Fisk, "The Awesome Cruelty of a Doomed People", The Independent, 12/09/2001, p.6

    22. ONU: La questione palestinese. Report of the Special Committee to Investigate Israeli practices affecting Human Rights of the population of the Occupied Territories (A/43/694), paras.499 and 619

    23. ICRC Annual Reports: 1984, pp. 66-68; 1985, pp. 72-73; 1986, pp. 71-72; and 1987, pp. 83-85

    24. ONU: La questione palestinese. 41esima Sessione a Ginevra della Commissione ONU per i Diritti Umani, febbraio 1985

    25. ONU: La questione palestinese. Commissione ONU per i Diritti Umani, rapporto alla 44esima Sessione, marzo 1988

    26. Consiglio di Sicurezza dell'ONU, 21-25 aprile 1988, risol. 611

    27. Robert Fisk, "Pity the Nation", Oxford University Press, 1990, p. 441

    28. Amnesty International Reports, London. 53rd UN Commission on Human Rights (1997): Statements and press releases by AI

    29. B'Tselem, Israel, "Legitimizing Torture", Special Report,January 1997

    30. Robert Fisk, "Pity the Nation", Oxford University Press, 1990, p. 403

    31. 54th UN Commission on Human Rights (1998): Statements and Press Releases issued by Amnesty International. ISRAEL AND THE OCCUPIED TERRITORIES State assassinations and other unlawful killings 02/2001

    32. Israeli Assassination Policy : extra-judicial executions. Written by Yael Stein, B'Tselem, Israel

    33. Amnesty International Reports, London. AI 12/1999 ISRAEL AND THE OCCUPIED TERRITORIES "Demolition and Dispossession"

    34. Amnesty International Reports, London. AI 1996-2002

    35. Amnesty International Reports, London. ISRAEL/OCCUPIED TERRITORIES 03/2002, "Attacks on health personnel and disrupted health care"

    36. Amnesty International Reports, London. AI 1996-2002

    37. Amnesty International Reports, London. 11/2000 MEDICAL LETTER WRITING ACTION, "Killing and disrupted helth care in the context of the palestinian uprising"

    38. Amnesty International Reports, London. MEDICAL LETTER WRITING ACTION, "Update on attacks on health personnel and disrupted health care", ISRAEL/OCCUPIED TERRITORIES/PALESTINIAN AUTHORITY

    39. Amnesty International Reports, London. ISRAEL/OCCUPIED TERRITORIES 03/2002, "Attacks on health personnel and disrupted health care"

    39 bis. Marton R., Weingarten M. Response from Physicians for Human Rights-Israel

    40. Amnesty International Reports, London. ISRAEL AND THE OCCUPIED TERRITORIES, "The heavy price of Israeli incursions", 12/04/2002

    41. Alexander Cockburn, "Sharon's wars", American Journal, 09/04/2002

    42. Zbigniev Brzezinski, intervistato al Lehrer News Hour, PBS, USA

    43. Norman G. Finkelstein, "First the Carrot, Then the Stick: behind the carnage in Palestine", 14/04/2002 & Ha'aretz, 25/01/2002, 01/02/2002

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