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Discussione: Bint Jbeil non cede!!!

  1. #1
    Il Patriota
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    Predefinito Bint Jbeil non cede!!!

    Libano: si combatte a Bint Jbeil
    Secondo al Arabiya tre soldati israeliani sono stati uccisi
    07-08-2006 090


    (ANSA) - TEL AVIV, 7 AGO - Duri scontri a fuoco fra soldati israeliani e miliziani Hezbollah sono in corso nella citta' sud libanese di Bint Jbeil. Lo ha riferito la radio militare israeliana. Secondo la tv al Arabiya, negli scontri tre soldati israeliani sono stati uccisi. In precedenza gli Hezbollah con un comunicato avevano riferito di avere ucciso quattro soldati israeliani nella zona di Houla, una notizia smentita dal portavoce israeliano che ha parlato di cinque militari feriti.

  2. #2
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  3. #3
    kalashnikov47
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    Questi Hezbollah, sono combattenti eccezionali. Niente a che vedere con i palestinesi. Ricordatevi che nel loro sangue scorre il sangue crociato. Moltissimi di loro sembrano europei.

  4. #4
    Il Patriota
    Ospite

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    alcune info su Hezbollah

    Anzitutto, la consistenza militare del movimento sciita: le stime apparse sulle menzognere agenzie di stampa occidentali riportavano una cifra di circa 3.000 effettivi (ANSA).
    E’ veramente difficile immaginare un movimento politico che – nella scorsa primavera – portò in piazza mezzo milione di sostenitori contro la “deriva” anti-siriana del governo (che sta ancora cospargendosi il capo di cenere per l’errore commesso), il quale esprima una forza combattente di soli 3.000 effettivi.
    Altre analisi – di parecchi anni fa – affermavano che Hezbollah aveva la forza di “un paio di divisioni iraniane”, ossia un esercito di 10-20.000 uomini, che è più coerente con le dimensioni del movimento politico e con la resistenza mostrata.
    Anche qui, se non la smettiamo di credere a quello che ci raccontano, non riusciremo mai a spiegare nulla: secondo molti giornalisti occidentali, in Iraq combattono soltanto pochi terroristi che sono pure malvisti dalla popolazione. La realtà è che in Iraq combattono alcune decine di migliaia di guerriglieri, appoggiati da gran parte della popolazione: altrimenti – se fossero solo quei quattro gatti – come mai i 135.000 soldati americani non sono riusciti a venirne a capo?
    Le armi di Nasrallah – oltre ai razzi Katjuscia, i soliti lanciarazzi multipli che tutti gli eserciti hanno in dotazione, compreso quello italiano – sono i lanciarazzi RPG, mitragliatrici ed armi individuali: le armi contraeree – ossia i lanciamissili portatili con guida all’infrarosso – hanno limitato raggio d’azione e sono soggetti alle contromisure attive dei jet israeliani, ossia quegli artifizi (flare) sganciati in continuazione da aerei ed elicotteri.
    Un’arma molto sottovalutata è il razzo RPG, che ha avuto molta importanza nella guerra contro i corazzati sovietici in Afghanistan, il quale è semplicemente un razzo portatile sparato con puntamento ottico contro il nemico.
    Si tratta di un’arma semplice, che colpisce solo se la mira è buona ed il tiratore ha il “fegato” d’avvicinarsi ad un corazzato fino a poche centinaia di metri, e per questo è un’arma poco costosa, replicabile in gran copia a bassi costi.
    Queste armi furono inventate dai tedeschi al termine della Seconda Guerra Mondiale (Panzerfaust) per arginare le avanzate dei russi e degli anglo-americani e diedero buoni risultati, ma nel dopoguerra furono abbandonate – in Occidente – perché ritenute troppo rischiose per chi doveva usarle.
    Furono sostituite da sistemi di lancio che prevedevano non più una linea di mira ottica, bensì sofisticati sistemi di puntamento e di guida per aumentare la distanza di lancio e proteggere la vita del fante: rapidamente, i razzi Panzerfaust od RPG divennero i sistemi missilistici HOT e MILAN, ossia dei missili.
    Un missile – a differenza di un razzo – ha un sistema di guida che lo conduce fino all’obiettivo: ne esistono di varia natura – elettromagnetica, infrarosso, laser, ecc – ma tutti questi sistemi prevedono una sofisticata elettronica per la guida, e quindi alti costi di produzione.
    Il missile più “misero” non costa mai meno di decine di migliaia di euro, e per questa ragione non se ne possono consegnare grandi quantitativi alle truppe, mentre un razzo modello RPG costa forse qualche migliaio di euro: con la stessa cifra è possibile fornire un solo missile oppure decine o centinaia di razzi. Dal punto di vista della letalità dell’arma – ossia della testata esplodente – non c’è differenza fra un razzo ed un missile: la differenza è data dal sistema di guida. Ora – se affidati a soldati coraggiosi, che accettino di rischiare la vita – è più probabile che centrino il bersaglio un solo missile o decine di razzi?
    Questa è la prima riflessione sul modello di battaglia che Hezbollah sta imponendo ad Israele; nessuno, però, si è posto un’altra domanda: come fa Hezbollah a conoscere la posizione del nemico, visto che i comandi israeliani si lamentano spesso “d’essere attesi”? Perché gli sciiti – il 6 agosto – hanno lanciato una salva di circa 200 razzi in un’area ristretta, proprio la zona dove s’ammassavano le truppe di riserva israeliane? Un caso?
    Può darsi che sia stato soltanto un caso ma, casualmente, nell’ottobre del 2005 i russi lanciarono dal cosmodromo di Baykonur il satellite spia iraniano Sinah-1, primo di una serie di lanci concordati con i russi per disporre di una rete di satelliti per la sorveglianza militare (1) . Non si ha notizia di successivi lanci, ma l’Iran ha tuttora in orbita un satellite per la sorveglianza militare.
    Non confondiamo le possibilità di un solo satellite con quelle della rete americana ed israeliana, ma avere un “occhio” che può inviare a terra immagini del territorio è ben diverso dall’essere completamente ciechi come lo furono gli iracheni od i vietnamiti.
    La strategia degli iraniani è dunque quella d’associare la tecnologia, quando è disponibile, alla disponibilità dei combattenti a sacrificare eventualmente anche la vita contro il nemico sionista. Attenzione: Hezbollah non compie attentati suicidi, ma le truppe combattenti sono coscienti di rischiare ed eventualmente sacrificare la vita per un ideale. A questo s’aggiunge un certo fatalismo dell’Islam sulla durata della vita ma, soprattutto, l’eredità di decenni lasciata dalle guerre di Israele; un vero e proprio grumo d’odio attraversa i luoghi e le generazioni, da Sabra e Chatila fino a ieri, e si è trasformato in una sorta di colonna sonora del Medio Oriente: la lotta ad Israele fino alla sua distruzione. Un miliziano intervistato recentemente in Libano, da Dahr Jamail per Mother Jones, affermava che la sua famiglia combatteva Israele da decenni:

    “Il membro di Hezbollah che stavo intervistando - chiamiamolo Ahmed - era stato colpito tre volte durante le precedenti battaglie contro le forze israeliane sul confine meridionale del Libano. Suo fratello è stato ucciso in una di queste battaglie. Sono passati molti anni da quando suo padre è stato ucciso in un attacco aereo su un campo rifugiati.”(2)

  5. #5
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    Combattimenti anche stamane nel villaggio di Bint Jbeil

    Proseguono anche stamane, con grande intensità - secondo quanto riferisce il sito Ynet - i combattimenti nel villaggio libanese di frontiera di Bint Jbeil: l'esercito israeliano afferma di aver ucciso altri 4 Hezbollah, oltre ai sette eliminati durante la nottata. Truppe della brigata Golani e paracadutisti sono impegnati nell'area.

  6. #6
    Il Patriota
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    Israele-Libano: 4 soldati uccisi
    Duro bombardamento con razzi a Kiryat Shmone, Alta Galilea
    09-08-2006 12:46
    Articoli a tema | Tutte le news di Esteri

    (ANSA) - BEIRUT, 9 AGO - Quattro soldati israeliani sono stati uccisi in un carro armato colpito con un missile anticarro a Aita El Shaab. Lo ha comunicato la tv di Dubai Al Arabiya precisando che l'attacco e' avvenuto un chilometro a nord del confine meridionale tra Libano e Israele. E mentre nella citta' di Kiryat Shmone i razzi Hezbollah hanno danneggiato o distrutto circa 900 abitazioni, circa il 15 per cento del totale, il fuoco israeliano ha distrutto due lanciarazzi a Tiro.

 

 

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