Ricordate quando Fabio Cannavaro, alla vigilia della partenza per i mondiali, si presentò a Coverciano davanti alle tivù di mezzo mondo per dire che lo scandalo del calcio era una bffonata, che gli scudetti della Juventus erano puliti e che la sola colpa di Moggi era quella di essere il più furbo (e quindi il più bravo) dei dirigenti del pianeta pallone?
Tutti si stropicciarono gli occhi, il Commissario Guido Rossi andò su tutte le furie e il capitano azzurro fu costretto - 24 ore dopo - a indire una conferenza-stampa per spiegare (pena la degradazione sul campo) che era stato male interpretato, che la giustizia doveva fare il suo corso, che chi aveva sbagliato era giusto che pagasse.
Il bulletto napoletano, finto pentito, volò così in Germania a giocare (benissimo) il suo mondiale da capitano azzurro. Ma che sia stato - e sia - un giocatore indegno di portare la fascia di capitano lo dimostra l'intervista che il neo acquisto del Real ha rilasciato a Sky. "Lo scudetto 2005-2006 sulla maglia dell'Inter mi fa rabbia, molta rabbia - ha detto Cannavaro -. Noi giocatori abbiamo vinto il campionato sul campo. Loro possono anche cucirselo addosso, ma sarà sempre della Juventus".
E a proposito di Cobolli Gigli, il neo presidente juventino che ha dichiarato di non voler restituire la coppa dello scudetto alla Figc: "Fa bene a volersela tenere: anzi, se vuole gli mando qualcuno a controllarla".
Questi è Fabio Cannavaro. Che sarà anche il miglior difensore del mondo: ma è anche il giocatore che faceva finta di stare male all'Inter per essere ceduto alla Juve; il giocatore che si filmava - ai tempi del Parma - mentre si sottoponeva a una flebo di Neoton alla vigilia della finale-Uefa col Marsiglia; il giocatore che spacca una gamba a Mudingay, della Lazio, e nemmeno gli telefona per chiedergli scusa; il giocatore che sputa sul lavoro di giudici e inquirenti del calibro di Borrelli, Ruperto e Sandulli per dire - impunito e strafottente - che gli scudetti, checchè ne dicano loro, per lui sono e restano della Juventus.
Lo dicevamo prima del mondiale, lo ribadiamo oggi: togliamo la fascia di capitano dal braccio di Cannavaro.
Che sarà anche bravo, simpatico e guaglione, ma ha un difetto: non sa che cosa sia la vergogna.