finito il tempo del "giullare" e con l' uomo giusto al posto giusto
... tornano anche gli stranieri.
Aria nuova per tutti!
Turismo: Fipe; nel 2006 vale 87 miliardi, 37 nei mesi estivi
ROMA (MF-DJ)--
L'industria turistica italiana fatturera' nel 2006 un totale di
87 miliardi di euro, 37 dei quali nei mesi che vanno da giugno a settembre. E'
la previsione del centro studi di Fipe-Concommercio, che ha svolto un'indagine
tra gli operatori del settore. In un comunicato, la Fipe spiega che il giro
d'affari del turismo in Italia vale circa il 6% del Pil nazionale. Questi
dati sono il frutto di 154 milioni di arrivi e 850 milioni di presenze, per una
spesa media giornaliera per presenza turistica di 103 euro. Le presenze sono
per il 75% italiane e per il 25% straniere, e si concentrano al 58% nei mesi
estivi, quando toccano un picco di 500 milioni. Tra gli stranieri, nel 2006 la
Fipe rileva un "ritorno di inglesi, austriaci, svizzeri, spagnoli, belgi".
com/fdp (END) Dow Jones Newswires August 10, 2006 09
7 ET (13
7 GMT)
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TURISMO: BEL PAESE TIRA, SEMPRE PIU' TURISTI ITALIANI/ANSA
(ANSA) - ROMA, 9 ago - L'Italia torna ad essere il luogo
privilegiato per le vacanze degli italiani che, abbandonate le
mete esotiche, preferiscono quest'anno le nostre località
balneari e si interessano di più alle tante città d'arte di
cui sono circondati.
Secondo alcune stime della Fipe-Confcommercio, infatti, le
nostre mete turistiche saranno quest'anno più affollate di
connazionali, grazie anche al contributo dato dagli italiani che
abitualmente passano le vacanze nelle seconde case, in
abitazioni prese in affitto o di parenti e amici e che 'pesano'
per un totale di almeno 600 milioni di giorni-presenza l'anno. A
fine stagione, dicono le previsioni, l'economia che gira intorno
alle vacanze estive potrà contare su un incremento di 860 mila
arrivi, pari a 4 milioni di presenze aggiuntive e su 300 milioni
di euro di domanda in più.
Sarà per i timidi segnali di crescita economica o per la
stanchezza per aver stretto troppo la cinghia nei mesi scorsi,
ma gli italiani si sono rimessi in moto e, per la classica pausa
estiva, hanno affollato città e spiagge tanto che per quasi la
metà degli operatori turistici, (il 46,3%), gli affari nei
primi due mesi della stagione sono andati meglio dello scorso
anno e ancora meglio andranno ad agosto e settembre. La ricerca
é stata svolta dal centro studi dell'organizzazione fra i
titolari dei pubblici esercizi per i quattro mesi della stagione
turistica.
L'indagine (un consuntivo relativo a giugno-luglio e una
previsione per i mesi di agosto e settembre) è stata infatti
effettuata su un campione di 260 imprese fra ristoranti, bar,
gelaterie, discoteche, stabilimenti balneari, rifugi alpini,
parchi a tema e centri benessere nelle aree più importanti e
rappresentative del Paese, in modo da registrare il reale
andamento turistico a prescindere da chi fa il pendolare con le
località più vicine, chi si trasferisce in case di
villeggiature o in quelle di parenti e amici o da chi sceglie la
vacanza più tradizionale comprensiva di pernottamento fuori
casa. Si tratta di una consistente fetta di turisti che sfugge
normalmente alle statistiche sul turismo.
"L'aumento degli italiani in vacanza con un trend positivo
del settore segnala una ripresa economica in atto. Gli operatori
turistici hanno investito sulla qualità dell' offerta e grazie
anche ad una maggiore attenzione alla politica dei prezzi, ha
portato ad un recupero significativo di quote di
mercato",afferma il presidente della Fipe, Lino Stoppani.
Per il 46,3% degli esercenti gli affari nei primi due mesi
della stagione sono andati meglio dello scorso anno e ancora
meglio andranno ad agosto e settembre, mentre solo per un 20,4%
(contro il 37,2% dello scorso anno) degli esercenti, durante i
quattro mesi si guadagnerà meno. Complessivamente, nel
quadrimestre giugno-settembre, a prescindere dalla modalità di
vacanza scelta, il numero dei turisti moltiplicato per i giorni
di permanenza, farà ammontare le presenze a 500 milioni.
I mesi preferiti rimangono luglio e agosto e la spesa viene
ben calibrata, nonostante i prezzi siano rimasti invariati,
secondo quanto afferma il 73% degli esercenti. Si preferisce
risparmiare su alberghi, pensioni, bungalow scelti dal 37,3%
delle persone rispetto alle abitazioni private preferite dal
62,7%. Il resto della spesa viene destinato a divertimenti di
vario genere, dai centri benessere alle gelaterie e stabilimenti
balneari, ma si consuma anche in bar, ristoranti e pizzerie.
In cima alle preferenze degli italiani c'é sempre il mare,
soprattutto il tratto di costa dall'alto Adriatico alla Romagna,
e le città d'arte; meno richiesta, invece, la montagna.
Grazie forse all'amor patrio rispolverato per la vittoria dei
mondiali di calcio, l' Italia sembra esercitare fascino più tra
gli stessi italiani che sugli stranieri. (ANSA).