Gioventù Europea, conflitto Israele-Libano aumenta rischi per la pace nel mondo
ROMA - 10 agosto. “Continuano i raid e i bombardamenti da parte dei militari israeliani in Libano ed in particolare sulla città di Beirut, dove le vittime aumentano di giorno in giorno e la città è ridotta ad un cumulo di macerie. Tutto questo non fa che alimentare il clima di odio e di tensione non solo in Medio Oriente ma anche nel resto del mondo, poiché da azioni di forza di questa portata scaturiscono solo delle reazioni tutt’altro che pacifiche”. Lo dichiara il movimento di Gioventù Europea per voce del responsabile nazionale Federico Rocca. “La Comunità Internazionale è incapace di imporre un cessate il fuoco e di trovare una via di mediazione, ma è impensabile sperare che il conflitto si risolva da solo, la distanza tra le parti non lo permette, quindi è necessario trovare una strada percorribile che porti innanzitutto all’immediato cessate il fuoco ed al ritiro delle truppe israeliana dal territorio libanese. I paesi occidentali, Italia compresa, non possono continuare ad avere un atteggiamento tollerante e conciliante con Israele, ciò non significa tollerare le violenze terroristiche dei movimenti islamici più radicali, ma è necessario intervenire su entrambe i fronti, altrimenti il conflitto rischia di allargarsi a macchia d’olio e di coinvolgere altri paesi. Infatti Iran, Siria e la stessa Russia si sono espresse contro l’atteggiamento di Israele che gode invece del sostegno politico e miliare di Stati Uniti e Gran Bretagna, ma continuare su questa strada rischia di innescare un conflitto di ben altre proporzioni. I falliti attentati di Londra sono un segnale – prosegue la nota del movimento - così come lo sono state in passato altre azioni terroristiche alle quali dobbiamo rispondere e porre rimedio, ma dall’altra parte dobbiamo impedire che donne e bambini di uno stato sovrano come il Libano muoiano ogni giorno sotto le bombe israeliane che vorrebbero colpire membri di hezbollah ma che al contrario stanno facendo tante vittime innocenti che serviranno poi a qualcuno per alimentare la guerra dell’odio e della vendetta. E’ un circolo vizioso che va stroncato, nel quale l’Europa ha dimostrato di non essere in grado di mediare e l’Italia si affida a dichiarazioni di intenti da parte di Prodi e di altri ministri, tra l’altro dichiarazioni contrastanti l’una con l’altra, con l’estrema sinistra contro Israele e l’ala più moderata ed i centristi a favore. In mezzo la CDL - conclude Rocca - che almeno su questa vicenda dovrebbe trovare una posizione unanime, ma che non può essere di certo la solita frase “Israele ha diritto a difendersi”, perché al tempo stesso anche altri hanno diritto a vivere in pace nel loro paese e di non dover vedere bombardati obiettivi civili e morire vittime innocenti nel tentativo di dare la caccia a dei terroristi”.
fonte: www.gioventueuropea.com / www.legionario.org