Pedofilia e sadismo on line, arrestate 69 persone
Siracusa - Maxioperazione anti pedofilia. Tre arresti e 69 indagati è il bilancio di un’indagine eseguita in 16 regioni da Gdf e carabinieri. Nell’ambito dell’inchiesta, partita da Siracusa, sono stati sequestrati filmati con violenze estreme su bambini e bambine di 4-5 anni imbavagliati e legati. Le regioni interessate dalle indagini sono Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto, Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Piemonte, Liguria, Campania, Basilicata, Abruzzo, Marche, Sardegna e Trentino.
Professionisti fra i 40 e 60 anni Gli indagati sono per lo più professionisti di età compresa fra i 40 e i 60 anni. Sette di loro in passato sono stati già denunciati per reati sessuali nei confronti di minorenni. Le regioni maggiormente interessate dalle perquisizioni e con il maggior numero di indagati sono Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto. In Lombardia l’operazione anti pedofilia è stata eseguita nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Milano, Pavia, Sondrio e Varese. In Sicilia a Siracusa, Acireale, Aci Catena, San Giovanni La Punta, Gela, Caltanissetta, Palermo e Modica. In Veneto nele province di Rovigo, Padova, Venezia, Verona, Treviso e Belluno, mentre in Emilia perquisizioni sono state eseguite nelle province di Bologna, Modena, Rimini e Ferrara. Le indagini del Nit, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Siracusa Ugo Rossi, dall’aggiunto Giuseppe Toscano e dai sostituti Antonio Nicastro e Anna Trinchillo, sono state avviate dopo una serie di denunce dell’associazione Telefono arcobaleno.
Vittime torturate Sono stati tratti in arresto un impiegato di 57 anni residente in un comune dell’Isola di Bergamo, un uomo di 42 anni della provincia di Treviso e un medico sessantenne di Catanzaro con mansioni di dirigente di una comunità di recupero per tossicodipendenti. In quest’ultimo caso, al momento dell’arresto sono stati rinvenuti presso l’abitazione dell’indagato, oltre ai materiali pedopornografici, anche duecento grammi di droga e un bilancino. Le indagini del Nit hanno squarciato un velo nel sommerso mercato della fabbricazione dei film pedofili di genere "sadism", ovvero quel circuito di produzione di lungometraggi che prevedono la tortura delle vittime.
Legati e imbavagliati In particolare, sono state sequestrate decine di film, verosimilmente girati nell’ambito dei circuiti del turismo sessuale, i quali riproducono le violenze e torture contro bambine e bambini di quattro o cinque anni, talora imbavagliati e legati e costretti a subire pratiche indicibili. In alcuni casi, gli stupratori - uno dei quali è una donna - mostrano nei video il proprio volto con inusitata sfrontatezza.
FONTE: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=347539