Xò di cultura longobarda non gli è rimasto niente...Originariamente Scritto da Rotgaudo
però non vale
dai drugo cazzarolaOriginariamente Scritto da DrugoLebowsky
Si, mi sa che è rimasto poco, e quel poco lo trovi all'interno.Originariamente Scritto da Furlan
Come ho scritto altre volte interessante è il fatto che, al sud,
dove sono arrivati i Longobardi non si è sviluppata la Mafia,in tutti gli altri luoghi si.
I Longobardi non sono arrivati in Sicilia, a Napoli e dintorni,
nel sud della Puglia e nel sud della Calabria, e quelli sono esattamente i luoghi
dove sono scaturite la mafia, la camorra, la sacra corona unita, la ndrangheta.
Qomunque le istituzioni hanno realizzato qualcosa anche per il nord:
www.altomedioevolombardo.it
La Mafia affonda le sue radici nella cultura, "feudale", del latifondo... Aspetto smentite ma che io sappia è probabile che i primi "mafiosi" fossero gli "intermediari" fra i grandi proprietari terrieri e il bracciantato agricolo, destinati a giocare un ruolo sempre più autonomo.Originariamente Scritto da Rotgaudo
Certo, ma quel " feudale " va fatto risalire perlomeno al VI secoloOriginariamente Scritto da ZENA
dopo Cristo, il latifondo tardoromano e bizantino.
Una cosa simile è capitata in ambito veneto-veneziano.
La mafia è un fenomeno tipicamente mediterroneo, le cui radici affondano nel tessuto sociale e sottoculturale arabo-islamico.
No, a mio avviso inizia con la degradazione culturale romano-bizantina.Originariamente Scritto da Eridano
E' la struttura coloniale tardo-romana che vuole continuare a
vivere sfruttando la popolazione locale.
E' ostinazione tardo-antica,
esempio classico quello veneziano,
la rioccupazione dell'entroterra per quasi quattro secoli
e il contemporaneo fenomeno delle ville venete:
occupazione delle terre migliori, latifondo,
asservimento della popolazione locale.
Ora quei " veneziani " si sono estinti,
son rimasti i gondolieri,
ma questi ultimi son tutti longobardi
che si guadagnano il pane con la forza delle braccia.