Massimo Fini: "Ma lo straniero non va rieducato"

[FREDDO]

Perfettamente d'accordo con l'articolo di Masimo Fini. Vivono in Italiano e pagano le tasse dopo un certo periodo hanno diritto alla cittadinanza, punto.
Perchè dovrebbero essere obbligati ad imparare l'italiano o cambiare la loro cultura se non commettono reati? Allora chi nasce italiano o si comporta secondo altre culture dovrebbe perdere la nazionalità italiana?
La nazionalità è un fatto di nascità e residenza e poco altro vale per queli che in Italia ci nascono e per quelli che ci devono o scelgono di risiederci. E' un fatto tecnico ma profondamente civile el momento che i criteri sono uguali per tutti.

[RibelleDiVandea]

Non so voi, io trovo l'articolo aberrante. Leggete attentamente qui:

Quelle che vanno richieste agli immigrati devono essere solo condizioni di fatto, per così dire tecniche, senza esamini culturali: l'aver soggiornato regolarmente nel nostro Paese per un certo numero di anni (che per il decreto Amato sono cinque ma potrebbero, se lo si ritiene opportuno, anche essere aumentati) e il pagarvi le tasse.

Per essere italiani ed europei, secondi Fini, è sufficiente vivere qui pagando le tasse: pensiero che più borghese non si può. Come se invece la cultura, l'etnia e la religione non fossero affatto determinanti. Un pensiero liberale e borghese, appunto.

secondo me la migliore chiave di lettura di quel passaggio sta anzitutto nella separazione di concetto di cittadinanza e concetto di appartenenza ad una comunità etnica, culturale, e spirituale.
Concetti che nella nostra società ideale sono inscindibili, purtroppo non e' cosi' per la nostra società globalizzata.
Per M. Fini, e' sufficiente pagare le tasse e passare un tot di tempo in Italia per ottenere la cittadinanza italiana.
e fin qui di problemi reali non ce ne sono, visto che il suo ragionamento e' volto all'eliminazione di qualsiasi meticciamento con la nostra società.

Quindi, al contrario di quanto si porta avanti, nessun esame e nessuna conoscenza specifica per evitare di formare i nuovi cittadini che magari sapranno pure parlare italiano, e conosceranno anche cosa siano stati gli anni di piombo, che rimarranno sempre e comunque figli di algerini, nigeriani, culture sicuramente diverse.

Evitato poi il melting pot, POI si potrà procedere ad assegnare nuovamente la cittadinanza italiana solamente a chi appartiene al popolo e alla cultura nostrana.

Cosi' facendo, (ed e' sicuramente un processo forse utopico, dato che molti considerano l'immigrazione un fenomeno purtroppo incontrovertibile) si potrà ristabilire la piena appartenenza a una Volksgemeinschaft anche con il riconoscimento legale, quale e' appunto la cittadinanza.
Questa credo sia l'interpretazione del pensiero di M. Fini

[Barney]

Fini scrive illudendosi, coscientemente o no, come se nessuna invasione allogena si sia mai presentata alle nostre porte. Quanto dice può funzionare, ed è tutto da dimostrare, all'interno dei meccanismi di una società la cui percentuale di individui stranieri sia piuttosto bassa e , sicuramente, di molto inferiore a quella che oggi noi riscontriamo in Italia.

[Tomás de Torquemada]

Qui siamo in Italia, chi viene si adegua come io mi adeguo quando vado a casa degli altri. Se proprio c'è una cosa buona del decreto Amato, questa è il tentativo di dare un chiaro impulso del genere.

Se qualcuno ha tanta voglia di non adeguarsi - e i crocifissi feriscono la sua sensiblità - rimanga a casetta sua nel deseto e non venga a Roma, Venezia,ecc. Saranno più contenti loro e lo saremo anche noi.

[RibelleDiVandea]

Qui siamo in Italia, chi viene si adegua come io mi adeguo quando vado a casa degli altri. Se proprio c'è una cosa buona del decreto Amato, questa è il tentativo di dare un chiaro impulso del genere.

Se qualcuno ha tanta voglia di non adeguarsi - e i crocifissi feriscono la sua sensiblità - rimanga a casetta sua nel deseto e non venga a Roma, Venezia,ecc. Saranno più contenti loro e lo saremo anche noi.

Ragionamento giusto e che condivido, tuttavia c'e' da fare qualche precisazione su cosa voglia dire adeguarsi, e su cosa voglia dire "integrarsi".

Esempio piu' lampante di questo ragionamento: la ragazza non doveva fidanzarsi con l'italiano proprio perche' sarebbe meticciamento della sua famiglia e di quella dell'italiano.

il discorso che fai tu pero' e' condivisibile al momento dell'uccisione. Il delitto d'onore, per quanto barbaro sia, sarà anche appoggiato nei paesi loro, ma noi qui.

[Barney]

Ribadisco: come si fa ad essere d'accordo su un articolo che suggerisce l'antitesi del nostre pensiero? Fini spiega lucidamente il suo teorema: tasse pagate=diritto di appartenenza sociale. Tipico del pensiero statunitense, lo stesso che, peraltro, vorrebbe criticare. Deve essere impazzito.

[RibelleDiVandea]

Massimo Fini analizza lucidamente le alternative possibili:

Dare la Cittadinanza e fare integrare le persone
o
Dare la Cittadinanza e NON fare integrare le persone?

lui sceglie quest'ultima, e in mancanza di alternative non abbiamo scelta.
Ci vuole un governo forte che scardini lo Ius Soli e tutte le nuove riforme sul diritto di cittadinanza, se aspettiamo che i governi facciano come diciamo noi e' finita...

[Barney]

Massimo Fini è un ebreo paraculo.

[Tomás de Torquemada]

Fini scrive illudendosi, coscientemente o no, come se nessuna invasione allogena si sia mai presentata alle nostre porte. Quanto dice può funzionare, ed è tutto da dimostrare, all'interno dei meccanismi di una società la cui percentuale di individui stranieri sia piuttosto bassa e , sicuramente, di molto inferiore a quella che oggi noi riscontriamo in Italia.

Fare come dice Massimo Fini significa accettare ancora più passivamente del governo l'arabizzazione dell'Italia..

Invece un cazzo. Per esempio qui siamo in Italia, la lingua è l'italiano e le scuole insegneranno quella e basta. Se qualcuno non gradisce resta a casa sua e allora è liberissimo di mandare i figli alle scuole islamiche.

Il paragone con le comunità italiane ed ebraiche, poi, è così ridicolo che non meriterebbe commento.Ignorare la differenza di impatto sociale fra l'Islam altamente invasivo, l'"italianità" e la stessa cultura ebraica (che, appunto, è gelosa di sé e non vuole far proseliti) significa che addirittura una lucida intelligenza come Fini si sta omologando ai pennivendoli di regime.

[RibelleDiVandea]

Fare come dice Massimo Fini significa accettare ancora più passivamente del governo l'arabizzazione dell'Italia..

Invece un cazzo. Per esempio qui siamo in Italia, la lingua è l'italiano e le scuole insegneranno quella e basta. Se qualcuno non gradisce resta a casa sua e allora è liberissimo di mandare i figli alle scuole islamiche.

Il paragone con le comunità italiane ed ebraiche, poi, è così ridicolo che non meriterebbe commento.Ignorare la differenza di impatto sociale fra l'Islam altamente invasivo, l'"italianità" e la stessa cultura ebraica (che, appunto, è gelosa di sé e non vuole far proseliti) significa che addirittura una lucida intelligenza come Fini si sta omologando ai pennivendoli di regime.

e infatti il problema peggiore non e' l'islamico che parla arabo o gira qui col velo (anche se non lo voglio)
e' peggio quando l islamico comincia a parlare italiano, o peggio ancora romanesco, fiorentino o napoletano.
la' sarà veramente il kali yuga della civiltà....