Don Giussani e la ragione che tende all'infinito

[Barsanufio (POL)]

Le coeur à des raisons que la raison ignore.
Questa antropologia dei compartimenti stagni (l'innamoramento è di pertinenza del cuore, la riflessione della ragione) mi sembra non funzionante.
Io vorrei delle emozioni intelligenti e ragionevoli e un'intelligenza emozionata ed estatica.
Separare radicalmente gli ambiti toglie gli occhi al cuore e le ali alla mente.

Grazie, B

[bsiviglia]

ragazzo , c'è un bel palazzo di sei o sette piani nella tua citta ?
dimmi solo questo .

Non sono un ' esperta ma il tuo suggerimento non mi sembra molto cristiano nè mi risulta che il suicidio (e l' istigazione al medesimo) siano contemplati come atti leciti dalla chiesa cattolica.

[bsiviglia]

Le coeur à des raisons que la raison ignore.

Appunto!

[Mappo]

Credo che non sia giusto nè saggio considerare fede e ragione come due compartimenti stagni, mi sembra l'anticamera della follia.
Poi mi domando l'Avvenimento cristiano (Cristo centro del cosmo e della storia) è un dato di fatto e questo Fatto a cosa atterrebbe alla fede o alla ragione?

[giangaleazzo (POL)]

Pregasi evitare cesoie su critiche che non offendono.

[Barsanufio (POL)]

Appunto!

Sì, appunto.
La frase gioca su due significati diversi (o meglio: su due ampiezze diverse) del termine 'raison'.
Quale dei due vuole utilizzare?

Grazie, B.

[Augustinus]

[/B]

Ed io quoto...

Ho sempre pensato che gli agnostici....possono dare lezioni private (gratis spero...)

Caro Giovanni,
se l'esistenza di Dio è, per te, questione di fede secondo il più puro spirito fideista, come la metti con la Rivelazione, dove si legge, per es., "Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio" (Eb 3, 4) ed ancora nei Salmi "I cieli narrano la gloria di Dio, e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento" (Sal 19, 1). Ed ancora: "Ti scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra, osserva quanto vi è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti; tale è anche l'origine del genere umano" (2 Mac 7, 28).
C'è allora qualcosa che non va: o è la tua convinzione errata o è errata la Rivelazione. Delle due l'una.
O pensa anche a S. Giovanni Crisostomo che asserisce che Mosè (ritenuto l'autore umano della Genesi) "sradica tutte le eresie che dovevano pullulare nella Chiesa quando dice: 'In principio Dio creò il cielo e la terra'" (Hom. 11 in I Gen, 3).
Comunque, prescidendo da questo, va da sè che l'esistenza di Dio è provata dalla infinite perfezioni esistenti in natura ed in quanto causa ultima e finale di ogni realtà. Infatti, quando si dice, ad es., che il mondo proviene da un big bang, si fa riferimento solo alla "causa media" - diciamo così - non già alla causa prima, poiché non risponde alla domanda del "prima cosa c'era" e quel che c'era da dove veniva.
Queste sono prove direttamente percepibili dalla ragione umana. Non serve la fede per capire ciò. Le opere, infatti, testimoniano del suo Autore Divino.

[bsiviglia]

Credo che non sia giusto nè saggio considerare fede e ragione come due compartimenti stagni, mi sembra l'anticamera della follia.
Poi mi domando l'Avvenimento cristiano (Cristo centro del cosmo e della storia) è un dato di fatto e questo Fatto a cosa atterrebbe alla fede o alla ragione?

Non vedo cosa c'entrino i sentimenti con la follia. I sentimenti sono soggettivi, la ragione è oggettiva: questo è quanto. Non per questo esiste una subordinazione gerarchica fra l'una e gli altri: semplicemente agiscono in ambiti diversi dell' esperienza umana.

[Mappo]

la follia potrebbe essere (ho usato il condizionale) anche un varco per comprendere il reale..
comunque, L'Avvenimento cristiano e' un dato di fatto dirompente e provoca ragione e sentimenti.

Temo di aver usato il termine follia in maniera un pochino impropria, quello che volevo intendere è, che a mio parere, pretendere di poter vivere in maniera dissociata fede e sentimenti da un lato e dall'altro ragione e razionalità porta solo ad una situazione come minimo instabile e fragile, un vero e proprio vicolo cieco per l'uomo.

[Mappo]

Non vedo cosa c'entrino i sentimenti con la follia. I sentimenti sono soggettivi, la ragione è oggettiva: questo è quanto. Non per questo esiste una subordinazione gerarchica fra l'una e gli altri: semplicemente agiscono in ambiti diversi dell' esperienza umana.

Cara Bisiviglia, come ho detto anche ad Antonio temo di aver usato il termine follia in modo improprio.